turner prize

ARTSPIA - DALLA SCOZIA CON RIGORE. I 3O ANNI DEL TURNER PRIZE SI FESTEGGIANO IN GRIGIO, MOLTA POLITICA NIENTE SCANDALI E ARTISTI DELLA SCUOLA DI GLASGOW. ECCO NOMI E LAVORI DEI PRESCELTI (VIDEO)

Alessandra Mammì per Dago-art

 

Un grande “Bah!”: ecco in sintesi la recensione ai quattro cavalieri del Turner Prize 2014. Edizione che doveva essere epocale. Quella dei 3o anni del premio più importante e padre di tutti i premi d'arte contemporanea che hanno contagiato il resto del mondo e decorato centinaia se non migliaia di “under qualcosa”. Ma un grande bah! è risuonato dall' “Independent” (Frustratingly timid) al Telegraph. Più un generoso bah(ino)! del “Guardian”

 

Ciara PhillipsCiara Phillips

Son passati i bei tempi degli shock, dell'arte che sfiorava l'horror in formalina o di Rachel Whiteread che riusciva a vincere sia il massimo premio britannico che il riconoscimento della K Foundation come peggior artista dell'anno (correva il 1993).

 

Son passate le rivoluzioni e le trasformazioni. Grayson Perry nei panni del suo alter ego Claire, con gonnellina a fiori e tacchi rosa shocking che riceve il super assegno dall'artista Peter Blake. Mentre la moglie (ebbene sì, moglie) applaude il marito en travestì

 

 

Ora il massimo del turbamento risiede nel film di James Richards ,affidato alla vista di un libro pornografico giapponese in cui tutti i genitali sono stati grattati via con taglierino da un sessuofobo bibliotecario.

"rosebud"

 

Per il resto la prima notizia del Turner 2014 è che dei quattro selezionati ben tre son filmaker il che dimostra la caduta di ogni steccato fra arte e cinema. Lo sapevamo già da un pezzo ma questa è ulteriore conferma della totale fusione tra le due arti

 

Duncan CampbellDuncan Campbell

La seconda e più interessante notizia è che nessun candidato tra i quattro shortlisted arriva dal Goldsmith College o dalla St Martin's le londinesi scuole che hanno finora sfornato artstar.

Tutti questa volta si sono formati altrove e tre su quattro a Glasgow ( città indipendentista). Il che dimostra quanto l'aumento delle rette scolastiche, i costi stratosferici della vita nella Londra finanziaria e i tagli alle borse di studio e alle tasse per gli studenti britannici stiano modificando anche le geografie dell'arte.

tris-vonna-michell-tris-vonna-michell-

 

Ultima considerazione: la più o meno velata componente politica che rende molto (forse troppo) seriose queste opere. Ragazzi tristi, impegnati e preoccupati con lo sguardo rivolto al Novecento: altro che quegli scatenati, modaioli e scopatori Young British Artists dei tempi che furono!

 

Ecco i protagonisti del Turner 2014

 

Duncan Campbell nato a Dublino nel 1972. E' stato protagonista del padiglione della Scozia all'ultima biennale di venezia. Porta al Turner il suo cortometraggio omaggio al film di Chris Marker e Alain Resnais del 1953 “Statue also Die” un j'accuse contro il vampirismo dell' Occidente nei confronti delle altre culture soprattutto africane.

 

 

Ciara Phillips. Una ragazza d'altri tempi che con le sue coloratissime installazioni rivendica il lavoro collettivo l'artigianato, l'uso di tessuti e laboratori e si ispira a Corita Kent artista e attivista da socialismo utopico scomparsa nel 1986

 

 

 

James Richards, nato nel 1983 a Cardiff autori di film di grande contenuto emotivo,ottime scelte musicali, raffinate inquadrature. Dopo la Biennale di Gioni eccolo finalista e con buone chance grazie al suoRosebud che riecheggia Orson w

Welles.

 

 

 

Tris Vonna- Michell story teller, performer, affabulatore e mimo. E' il più temibile concorrente di Richards grazie al suo visual script “Berlin” dove narra la storia di sua mamma nata tra le rovine nella Germania del dopoguerra. Molto di quel che racconta non è mai avvenuto. Ma fa lo stesso. Una cosa del genere si può dire anche di Omero.

 

 

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