hamilton vettel

“AVEVO IN TASCA LA VITTORIA, POI HO SBAGLIATO LA FRENATA E…” – IN GERMANIA HARAKIRI VETTEL CHE VA A SBATTERE QUANDO ERA IN TESTA, HAMILTON TRIONFA COL BRIVIDO: FINISCE SOTTO INVESTIGAZIONE MA RESTA PRIMO - ORA IN CLASSIFICA MONDIALE HA 17 PUNTI DI VANTAGGIO SU VETTEL

Giusi Ferronato per www.gazzetta.it

hamilton

 

Sembrava fatta, sembrava la vittoria perfetta da dedicare a Sergio Marchionne. Invece Sebastian Vettel ha sbattuto al 52° giro al Motodrom, con la pista bagnata per una pioggia beffarda, iniziata a cadere mentre la Ferrari stava comandando agevolmente il GP di Germania che avrebbe potuto definitivamente lanciare Seb nel Mondiale, con Lewis Hamilton in difficoltà. E invece non è stato così.

 

Proprio Hamilton è passato dall’Inferno al Paradiso, dopo le terribili qualifiche di ieri che lo avevano relegato al 14° posto. Mentre Seb andava a sbattere contro le barriere, l’inglese, autore di una rimonta stupenda, ha scavalcato Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas, andando a vincere una gara che ora lo rilancia prepotentemente in testa al campionato. Il trionfo Mercedes è stato completato dal 2° posto di Bottas, mentre la Ferrari mastica amarissimo e porta a casa il podio con Raikkonen.

 

vettel

CRITICHE — Pare proprio una stagione in cui essere in testa non porta molta fortuna. Ma è anche vero che a questi livelli gli errori si pagano molto cari e per Vettel il rimpianto è enorme. E non è nemmeno difficile prevedere il coro di critiche che ora si abbatteranno sul tedesco, perché questa è stata un’altra sbavatura, costata uno zero devastante, più per il morale che per la classifica. La pista umida è un alibi che purtroppo non può reggere.

 

IL VIA — Al via Seb aveva sfruttato bene la pole di ieri, era scattato bene e aveva sfilato Bottas alla prima curva, mettendosi nella miglior posizione possibile. Il finlandese ha mantenuto la seconda posizione e dietro di lui si è messo Raikkonen, che è riuscito a contenere gli attacchi di Max Verstappen. Poi Magnussen davanti a Hulkenberg. Vettel ha fatto subito il ritmo, allungando su Bottas che si è ritrovato a in 15 giri già a 4”. Hamilton, scattato 14°, ha velocemente recuperato fino al 5° posto, quando la Ferrari gli ha però messo davanti Raikkonen, richiamato per il cambio gomme ai box e poi uscito proprio davanti all’inglese.

 

IL PIT STOP — Si è così arrivati al momento del pit stop dei primi tre, con Vettel entrato al 25° giro e uscito dietro a Raikkonen, ma davanti a Hamilton, ancora senza soste. Al 28° giro è stato Bottas a rientrare, seguito da Verstappen al 29°. Nei giri successivi Vettel si è portato nella scia di Raikkonen, iniziando ad accusare un surriscaldamento delle gomme . Al 40° passaggio è arrivata dal muretto l’indicazione al finlandese di far durare i pneumatici e così Vettel è passato nuovamente al comando.

vettel

 

ECCO LA PIOGGIA — Poi, 45° giro, inattesa e beffarda (per la Ferrari) è arrivata la pioggia, iniziata a cadere in un unico punto del tracciato. Che fare? Cambiare le gomme o no? Hamilton prima della pioggia era rientrato montando le ultrasoft e ha iniziato a volare. Hanno provato l’azzardo delle intermedie Leclerc, Alonso e Verstappen, ma l’acqua è diminuita e sono tutti dovuti tornare a rimettere le slick. Hamilton come una furia ha rimontato e il cielo lo ha aiutato. L’acqua è di nuovo aumentata e al 52° giro il clamoroso colpo di scena: Vettel è uscito di strada al Motodrom, davanti al suo pubblico. Hamilton è invece andato a prendersi 25 punti che ieri probabilmente aveva già dato per persi. Ma sbagliare, contro uno come Lewis, è sinonimo di suicidio.

 

 

2. VETTEL

vettel

Da gazzetta.it

“L’avevamo in tasca, poi quell’errore... Piccolo, ma enorme per il risultato finale”. Sebastian Vettel vorrebbe dimenticare tutto con la stessa velocità con cui la Ferrari lo ha sospinto in questo fine settimana. Ma non si può. L’errore del 52° giro, quando era al comando del GP di Germania, pesa molto oggi e nell’economia di questo campionato. Ma la Ferrari spera non pesi in modo decisivo.

 

GOMME FREDDE — Ma che è successo? “Credo che le gomme andassero ancora bene e fossero ancora le migliori - ha detto il tedesco - ma ho commesso un errore piccolo arrivando tardi in frenata. Credo che fino a quel punto avevamo gestito bene tutto. Ho sbagliato io, avrei dovuto fare meglio, non è stato l’errore più grosso che abbia mai fatto, ma è stato quello più pesante da pagare”.”Sono piu deluso che arrabbiato, non è stato un errore enorme a mio parere, ma l’impatto sul risultato della gara è stato enorme. La gara era in tasca, stavamo gestendo, la pioggia proprio oggi non ci voleva”.

 

hamilton

KIMI E IL SORPASSO — Il terzo posto di Kimi Raikkonen ha minimamente mitigato il bilancio per la Ferrari. Per il finlandese anche un momento delicato in gara, quando gli è stato chiesto di far passare Vettel: “Il sorpasso? Ci sono regole chiare però non era del tutto limpido cosa mi chiedevano dai box in quel momento. Ero veloce, era il momento in cui ero idealmente sulle due soste ed è successo questo.

 

È cambiato un po’ tutto alla fine, sapevamo che la pista era insidiosa, scivolosa in diversi punti. Il terzo posto è comunque positivo. Se era difficile guidare in queste condizioni? Non saprei, io ho guidato solo la mia macchina, in passato è stato sempre difficile in questo tipo di condizione con poca pioggia, sono rimasto sorpreso dall’aderenza su questa pista, ma quando vai troppo veloce in una pista così corri il rischio”.

vettel

 

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...