pompei

AVVISATE CHI HA RUBATO LA BORCHIA A POMPEI: TRAFUGARE REPERTI DAGLI SCAVI PORTA MALE – SISTEMA DI VIDEO-SORVEGLIANZA IN TILT, I SINDACATI: MANCANO SORVEGLIANTI – IL DIRETTORE: UNA FERITA PER L’ITALIA – MA UNA MALEDIZIONE SI STA PER ABBATTERE SUI LADRI

Nino Materi per il Giornale

 

POMPEIPOMPEI

Cosa vuoi di più dalla vita? Un lucano. E infatti questa è una vicenda «amara» che - di lucanità - abbonda. Lucano (precisamente di Venosa, patria di Orazio, il poeta del Carpe Diem) è il direttore generale della Soprintendenza di Pompei, professor Massimo Osanna; lucana è la borchia del VI a.C.

(proveniente dal Museo archeologico «Dinu Adamesteanu» di Potenza) rubata ieri mentre era in mostra negli scavi più affascinanti del mondo; e lucana - in un certo senso - è anche l' atmosfera di tragicomica superstizione che ammanta l' ultimo (almeno, si spera) «colpo» avvenuto all' ombra della città incenerita.

Lapilli di vesuviana memoria pronti ora a fulminare l' ignoto trafugatore di borchia, certo non al corrente della «maledizione» destinata ad abbattersi su di lui, la sua famiglia e sui suoi discendenti fino alle prossime tre generazioni. A meno che...

A meno che non venga restituito il maltolto (assicurato per 300 miseri euro, ma - pare - dal «valore storico inestimabile»). Noi lo diciamo nel suo stesso interesse: caro ladruncolo, pentiti e rispedisci subito la borchia - più o meno «preziosa» - all' illustre professor Osanna. Altrimenti saranno guai.

POMPEIPOMPEI

Come sanno bene le decine di turisti - ribattezzati «furbetti delle scavetto» - che in passato pensarono bene di concludere la visita a Pompei «grattando» un piccolo souvenir, poi sapientemente occultato in borsa.

Peccato che da allora la loro vita sia diventata un inferno, tra disgrazie a non finire; i poveretti ignoravano infatti che sottrarre i reperti pompeiani porta male e che la sfortuna ad essi collegati può arrestarsi solo riportando alla base l' oggetto dolosamente sgraffignato.

Esattamente come fatto nel corso degli anni da centinaia di turisti macchiatisi della medesima colpa: rubare dagli scavi un «ricordino» illudendosi di sfuggire alla maledizione. Che invece arriva.

 

Sempre. Sotto forma di un' implacabile sfiga. Si spiega così la saggia decisione di rispedire all' indirizzo della «Direttore generale della Soprintendenza di Pompei» decine di pacchetti contenenti reperti di varia natura, ma accomunati da un' unica caratteristica: essere stati appunto trafugati durante le visite turistiche. Una forma di rimorso a sfondo archeologico-jettatorio che spinse il professor Massimo Osanna a ideare addirittura una mostra dal titolo «Quello che mi porto via da Pompei». Il tutto corredato da lettere di scuse, supplicanti la benevola fine della «maledizione». Tanti gli esempi: come quello di un turista spagnolo che aveva trafugato un pezzo di intonaco decorato, e che ha restituito il bottino mettendo nero su bianco come quel furto compiuto in una gita culturale fosse stato «foriero di disavventure e disgrazie patite da lui e dalla sua famiglia».

vittime di pompeivittime di pompei

 

Idem per una signora inglese che nel 2015 inviò un pezzo di mosaico rubato negli anni '70 dai suoi genitori: «Vi restituisco quanto prelevai indebitamente nel 1983 e che mi ha portato solo disgrazie.

Ora mi sento libera».

 

Mentre «liberi» (almeno dal sospetto) non si sentono affatto i sindacati che tutelano il «buon nome» dei custodi di Pompei. Categoria perennemente in rotta di collisione col professor Osanna, anche quando quest' ultimo - come nel caso del furto della borchia «lucana» - non li ha accusati di nulla. Ma è bastata qualche innocua frasetta del direttore per scatenare Cgil, Cisl, Uil, Unsa e Flp: «Assistiamo all' ennesimo tentativo di gettare ombre sul personale di vigilanza. Evitando di ricordare che il sistema videosorveglianza non copre l' intera area del parco».

È la riprova di come tra Osanna e sindacati il dialogo resti difficile. Ma questa è un' altra storia.

Anzi, un' altra «maledizione».

POMPEI OSANNAPOMPEI OSANNAMASSIMO OSANNAMASSIMO OSANNA

 

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…