bergomi

BELLA “ZIO” – NON VADO BENE NE’ AI TIFOSI DELL'INTER NE’AGLI ALTRI: OGNUNO PENSA CHE SIA FAZIOSO…” - BEPPE BERGOMI A ‘RADIO2’ PARLA DEL TIFO DA BAMBINO PER IL MILAN, DEL MUNDIAL VINTO NEL ’82 E DELLA "FERITA APERTA" DI ITALIA ’90: "A ROMA ERAVAMO INVINCIBILI E INVECE CI TOCCO' GIOCARE LA SEMIFINALE A NAPOLI. MARADONA FU ANCHE BRAVO A GIRARLA DALLA SUA PARTE - IL PIU' FORTE CON CUI HO GIOCATO? RONALDO IL FENOMENO. E VAN BASTEN E’ STATO L’ATTACCANTE PIU' DIFFICILE DA AFFRONTARE" - VIDEO

 

Da I Lunatici Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici

 

beppe bergomi

Beppe Bergomi è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall'1.30 alle 6.00 del mattino.

 

Sul mondiale vinto nel 1982: "Avevo 18 anni, devo tutto a quella squadra e ad Enzo Bearzot. Abbiamo battuto l'Argentina di Maradona, il Brasile di Zico, la Germania, eravamo veramente forti":

 

beppe bergomi

Su Italia 90: "Una ferita ancora aperta. Eravamo una grande squadra, giocavamo molto bene, la semifinale con l'Argentina al Napoli l'abbiamo persa ai rigori, un peccato. L'atmosfera che avevamo vissuto il mese in cui abbiamo giocato a Roma era veramente speciale. Magari i tifosi napoletani si arrabbiano per questo racconto, però credetemi, a Roma c'era una atmosfera unica, il pullman viaggiava verso lo stadio tra due ali di folla, c'era un entusiasmo incredibile, era impossibile batterci. A Napoli invece c'era un clima buono, ma non bellissimo, entusiasmante, Maradona fu anche bravo a girarla dalla sua parte".

 

bergomi caressa selfie foto mezzelani gmt090

L'avversario e il compagno più forte: "I più forti con cui ho giocato sono stati Lothar Matthaus, come personalità, leadership e carisma, e poi Ronaldo il Fenomeno, come tecnica, velocità, qualità. Era unico. L'avversario più duro è stato invece Marco Van Basten. Era completo, alto, forte di testa, tecnico, veloce, difficilissimo da affrontare. E anche agonisticamente era molto cattivo, sportivamente parlando. Parlando di oggi, Messi è il Calcio, Cristiano Ronaldo è straordinario, per stare a certi livelli dà tutto sé stesso. Ronaldo il Fenomeno, però, era impossibile da marcare. Era unico. Con la tecnica che aveva poteva giocare e far male anche da fermo".

 

van basten bergomi

Sull'infanzia: "Sono nato in un paese di milanisti, la mia famiglia ed io tifavamo Milan. Però c'è sempre tempo per cambiare. Ho fatto un provino al Milan, mi hanno lasciato a casa, dopo due anni mi volevano tutti e ho deciso di andare all'Inter. Da lì è partita l'avventura. Ho festeggiato lo scudetto del 1980 in Curva, anche se avevo già esordito in prima squadra. Da lì sono diventato tifoso dell'Inter e con l'Inter ho giocato più di 500 partite. A 20 anni il Trap provò a capire se volevo andare alla Juventus, mentre l'anno di Orrico all'Inter ho avuto richieste sia dalla Roma che dalla Lazio. Fu un anno difficile, ma decisi di rimanere. Non ho mai voluto lasciare l'Inter".

beppe bergomi

 

Sul suo lavoro da commentatore Tv su Sky: "Io e Fabio Caressa siamo amici, anche se non ci frequentiamo. Ci conosciamo da tantissimo tempo, ci stimiamo, ci completiamo. Io sono un lombardo taciturno, lui un romano espansivo. I mondiali del 2006 con quell'andiamo a Berlino lo urlano anche i ragazzini che magari all'epoca non erano ancora nati. E' rimasto nella testa di tutti. I tifosi? Per i tifosi dell'Inter non mi considerano troppo interista, quindi non vado bene. Per gli altri sono interista, quindi non vado bene. Ognuno pensa che sia fazioso. All'inizio ne soffrivo, poi ci ho fatto l'abitudine. Cerco di parlare il giusto, di non essere banale e se non ho niente da dire sto in silenzio".

bergomi caressa selfie foto mezzelani gmt090caressa bergomi costacurta del piero sky calcio club

 

per abatantuono bergomi guarda caressa come i vecchi guardano i cantiericaressa bergomida sinistra matteo mammi beppe bergomi e fabio caressaCARESSA E BERGOMIbeppe bergomiREAL MADRID INTER BIGLIA BERGOMIbeppe bergomi e giancarlo marocchi alla festa skyCARESSA BERGOMICARESSA BERGOMI - 1CARESSA BERGOMI -2BERGOMI CARESSA 3giuseppe bergomibergomicaressa bergomiBERGOMIbergomi caressa la coppia del gol foto mezzelani gmt bergomi caressa la coppia del gol foto mezzelani gmt bergomibergomizenga bergomi maldini boniperti vicinibeppe bergomi

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…