COSA C'È DIETRO LE DIMISSIONI DI MICCICHÈ DALLA LEGA DI SERIE A? ANTONELLO VALENTINI, EX DG FIGC: ''CON QUESTA MOSSA ABILE E DISPERATA, MALAGÒ È RIUSCITO A CONVINCERE IL BANCHIERE AL PASSO D'ADDIO PER SALVARE SE STESSO: ORA SPERA CHE VENENDO MENO IL MOTIVO DEL CONTENDERE, SI FERMI L'INCHIESTA DELLA FIGC SULLE IRREGOLARITÀ NELL'ELEZIONE DI MICCICHÉ, GESTITA DA MALAGÒ IN QUANTO COMMISSARIO STRAORDINARIO'' - A MICCICHÉ SERVIVA L'UNANIMITÀ PERCHÉ…
Riceviamo da Antonello Valentini, ex direttore generale della Figc:
Nel pranzo a 2 che hanno avuto oggi a Milano, con una mossa abile e disperata allo stesso tempo, Malago’ è riuscito a convincere Micciche’ al passo d’addio per salvare se stesso. La speranza del n.1 del CONI è che venendo meno il motivo del contendere, l’inchiesta della Figc sulle presunte irregolarità nell’elezione di Micciche’ (da lui gestita come Commissario straordinario) esaurisca i suoi effetti e in sostanza si fermi senza individuare eventuali responsabilità.
Com’è noto e come risulta dai verbali, le schede della votazione per il presidente della Serie A non furono mai scrutinate per decisione di Malago’ che le fece sigillare in un plico custodito nella cassaforte della Lega. E proclamo’ Micciche’ eletto per acclamazione.
Per essere eletto, secondo lo Statuto modificato qualche settimana prima, a Micciche’ serviva l’unanimita’ dei consensi, condizione indispensabile per superare l’incompatibilità con il ruolo di Consigliere di amministrazione di RCS, l’azienda editoriale (Corsera-Gazzetta dello sport) di Urbano Cairo, anche presidente del Torino.
Toccherà ora al presidente del Collegio dei Revisori Simonelli indire nuove elezioni in Lega. In caso di flop, la Federcalcio sarà chiamata a nominare un Commissario straordinario per la Confindustria del pallone.
Resta da vedere cosa deciderà ora il procuratore federale Pecoraro che ha già chiuso l’inchiesta e dovrà comunque esprimersi tra due sole alternative, di sua esclusiva competenza: archiviare o deferire eventuali responsabili del brutto pasticcio di Milano.
Con le dimissioni, in ogni caso, Micciche’ tutela anche la propria posizione di n.1 di Banca IMI e prende le distanze da una brutta storia nella quale è rimasto coinvolto suo malgrado.