moggi giraudo calciopoli

FERMI TUTTI! E’ LA JUVE A DOVER RISARCIRE LA FIGC PER CALCIOPOLI - LA CASSAZIONE STABILISCE CHE E’ STATA LA FEDERAZIONE A SUBIRE UN DANNO DI IMMAGINE -CONFERMATA L’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE, PRESCRITTO GIRAUDO

MOGGI E CALCIOPOLI MOGGI E CALCIOPOLI

Paolo Ziliani per il “Fatto Quotidiano”

 

Avete presente i 444 milioni che la Juventus, da anni, minaccia di chiedere alla Figc come risarcimento per i danni che le sentenze di Calciopoli, nell’estate 2006, le avrebbero arrecato: a spanne 130 milioni per il calo in Borsa, 80 per la mancata partecipazione alla Champions, 100 per la svalutazione del marchio, 50 per la diminuzione dei diritti televisivi più ammennicoli vari? Beh, una boiata pazzesca.

 

Grazie alla pubblicazione delle motivazioni con cui la Cassazione ha dichiarato prescritto (ma non assolto) Antonio Giraudo, l’a.d. della Juventus che era stato condannato in appello a 1 anno e 8 mesi per associazione a delinquere e frode sportiva, la realtà che emerge, messa nero su bianco dai giudici, è la seguente: la Juventus, al pari del suo massimo dirigente Giraudo, sarà chiamata a risarcire in solido, in sede civile, i danneggiati di Calciopoli a cominciare proprio dalla Figc.

 

MOGGI GIRAUDOMOGGI GIRAUDO

Una novità assoluta che scaturisce al termine del rito abbreviato scelto da Giraudo; nel rito ordinario scelto da Moggi –di cui si attendono ancora le motivazioni – la Juventus era stata esclusa come possibile soggetto risarcitore. Dopo aver spiegato, al punto 41.1 (pag. 42), i motivi per cui le parti lese Brescia Calcio e Victoria 2000 – la società di Gazzoni Frascara, a quel tempo presidente del Bologna, retrocesso al pari del Brescia –hanno diritto a ottenere il risarcimento, al punto 41-2 la Cassazione scrive: “Ancora più evidente il danno per la Figc (…) sicché al di là del pregiudizio patrimoniale va riconosciuta, come ha fatto la Corte di Napoli, sicuramente una componente non patrimoniale derivante da un danno a l l’immagine pienamente risarcibile se derivante da reato”.

 

Moggi e GiraudoMoggi e Giraudo

Insomma: non è la Figc che dovrà pagare i danni alla Juventus, ma la Juventus (assieme a Giraudo) che dovrà pagarli alla Figc (e alle altre parti lese). Nelle 45 pagine delle motivazioni, la Cassazione demolisce indirettamente, ma interamente, le ragioni del fantomatico ricorso juventino da 444 milioni: quelle di essere stata oggetto di dure sanzioni (retrocessione in B, due scudetti tolti, deprezzamento del parco giocatori eccetera) non comminate ad altri club colpevoli, per il comportamento dei loro dirigenti, degli stessi reati contestati a Moggi e Giraudo. Il riferimento è all’Inter (per le telefonate di Facchetti) e al Milan (Meani), ma la Cassazione smonta in toto il teorema rimarcando l’evidenza, per Giraudo e Moggi, del delitto di associazione a delinquere non certo imputabile a Facchetti e Meani.

 

o laju44 moggi giraudoo laju44 moggi giraudo

Secondo la Cassazione, che ha respinto tutti e 13 i ricorsi presentati da Giraudo, come quello sul preteso numero ridotto di partecipanti all ’associazione (“nel caso in esame – si legge al punto 41.5 – è facilmente desumibile che il numero degli associati superasse il numero di dieci” e si citano i nomi di Giraudo, Moggi, Mazzini, Bergamo, Pairetto, De Santis, Lanese, Bertini, Racalbuto, Pieri, Cassarà, Gabriele e altri ancora), è pienamente confermata “l’esistenza di una strutturata associazione delinquenziale volta all’alterazione o comunque al condizionamento del campionato 2004-2005, evidenziando la disponibilità ab origine di un sistema di comunicazione tra i vari associati sostanzialmente segreta... al riparo da intrusioni esterne, sistema di comunicazione sapientemente sofisticato”.

 

calciopolicalciopoli

La Cassazione ricorda le ripetute “riunioni operative” tra Moggi, Giraudo e i designatori Bergamo e Pairetto, sempre clandestine; il loro lavoro congiunto di predisposizione delle griglie arbitrali, “una anomalia sotto il profilo etico, deontologico e valutabile in sede penale”; le schede telefoniche a prova di intercettazione acquistate in Svizzera e distribuite a designatori e arbitri; la forte “ingerenza esercitata da Giraudo nella duplice veste di dirigente della Juventus e di consigliere federale non solo per il conseguimento di vantaggi per la Juventus ma anche per il salvataggio di altre squadre come Fiorentina e Lazio”;

 

moggi giraudomoggi giraudo

i poteri di condizionamento di Giraudo e Moggi su giornalisti di tv e stampa specializzata, poteri “volti a proteggere la società Juventus e gli arbitri che ne avevano diretto gli incontri”; il loro potere di tagliare le gambe ed emarginare tesserati considerati “disturbatori”, e quindi nemici, come ad esempio Zeman.

 

Altra evidenza: anche i fratelli Della Valle e la Fiorentina saranno chiamati a risarcire le parti lese di Calciopoli. Dopo essere stati a lungo penalizzati dalla gang di Moggi e Giraudo, per scongiurare la retrocessione in serie B del club viola i Della Valle si inchinarono al potere della Cupola che si attivò, nella parte finale del campionato, per far scattare “l’operazione salvataggio Fiorentina”.

 

Anche la Lazio e Lotito sono più volte citati come beneficiati dalla Cupola nella volata-salvezza. Beneficiati a danno di Atalanta, Brescia e Bologna. Che adesso, a distanza di 10 anni, possono finalmente rivalersi sui loro persecutori

 

 

 

 

gazzoni gazzettagazzoni gazzetta

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…

giorgia meloni donald trump - immagine creata con grok

DAGOREPORT – CHE FINE HA FATTO IL FANTOMATICO "PONTE" CHE MELONI SOGNAVA DI CREARE TRA USA E UE? PRIMA DEL VERTICE BY MACRON, LA DUCETTA AVREBBE AVUTO LA TENTAZIONE DI CHIAMARE TRUMP, MA POI CI HA RIPENSATO. PERSINO LEI HA CAPITO CHE DALL'"IMPERATORE DEL CAOS" AVREBBE RICEVUTO SOLO ORDINI, VISTO CHE CONSIDERA I PAESI EUROPEI SOLO DEI VASSALLI - DAVANTI A UN PRESIDENTE AUTORITARIO CHE DIFFONDE MENZOGNE E RIBALTA LA REALTÀ (“ZELENSKY È UN DITTATORE MAI ELETTO. L’UCRAINA NON DOVEVA INIZIARE LA GUERRA. L'EUROPA HA FALLITO”), SIAMO SICURI CHE L’ANTIPATICO GALLETTO FRANCESE MACRON E L’EUROPA MATRIGNA (CHE COMPRA BTP E DA' 209 MILIARDI DI PNRR) SIANO PEGGIO DI UN INAFFIDABILE AFFARISTA TRAVESTITO DA PRESIDENTE?