tokyo 2020

A CHE GIOCHI, GIOCHIAMO? IL CIO SOTTO ASSEDIO, IN MOLTI CHIEDONO IL RINVIO DI TOKYO 2020. IL COMITATO OLIMPICO INTERNAZIONALE RESISTE. ATLETI DISORIENTATI (SPECIALMENTE QUELLI ANCORA SENZA PASS OLIMPICO), IL POOL DI ASSICURAZIONI FA I CONTI SUI COSTI CRESCENTI IN CASO DI POSTICIPO (O ANNULLAMENTO) TARDIVO DELL'OLIMPIADE. "MANCANO 4 MESI E NON E' ANCORA TEMPO DI DECISIONI DRASTICHE". IL NUMERO 1 DEL CIO BACH VUOLE CHE SIANO I "GIOCHI DELLA RINASCITA"

Franco Fava per il Corriere dello Sport

 

tokyo 2020

Con più di 4 mesi davanti a noi non e questo il momento di prendere decisioni drastiche: eventuali speculazioni sarebbero controproducenti».

 

Sui Giochi di Tokyo il Comitato olimpico internazionale resi- ste e prende tempo sulle federazioni e su un pezzo di mondo sempre piu vasto. Non e solo ottimismo, e ostinazione. Il Cio e sotto pressio- ne: atleti sempre piu disorientati da una parte e interessi di network e sponsor dall'altra, con il pool di assicurazioni che gia fa i conti sui costi crescenti in caso di posticipo (o annullamento) tardivo dell'Olimpiade. Il tedesco Thomas Bach, supportato dal “suo consiglio dei ministri”, capitanato dall'australiano John Coates, decide di non decidere al termine del primo giro di consultazioni con i leader delle 33 federazioni olimpiche internazionali riunite in conference call. Alla fine della prima tornata di incontri virtuali (oggi e la volta dei co- mitati olimpici nazionali e dei rap- presentanti degli atleti), il Cio tenta di rassicurare gli atleti e promet- te la massima flessibilita sui criteri di qualificazione, delegando di fat- to alle rispettive federazioni internazionali.

giochi tokyo 2020

 

Ne rinvio ne cancellazione nel giorno in cui la Uefa invece, piu realisticamente, e stata costretta a rinviare al 2021 l'Europeo di calcio. Anzi, dalla casa olimpica di Vidy a Losanna, si continua a dispensare ancora sufficienti dosi di ottimismo e fiducia circa le drastiche azioni di contenimento messe in atto in gran parte del mondo per blocca- re la diffusione del Covid-19. «Il Cio e convinto che le misure prese da molti governi riusciranno a contenere la diffusione del virus - si legge in un comunicato appro- vato dall'esecutivo Cio e da tutte le federazioni internazionali - Abbia- mo accolto con piacere il supporto dato ai Giochi di Tokyo dai lea- der del G-7, cosi come espresso dal premier Shinzo Abe: «Voglio far si che l'Olimpiade e la Paralimpiade di Tokyo siano una prova tangibile di come l'umanita e riuscita ad avere il sopravvento sul coronavirus».

 

 

tokyo 2020

Per quelli che dovrebbero essere nella visione di Bach e Abe, i “Giochi della rinascita”, il Cio incoraggia gli atleti a continuare ad allenarsi senza esitazione. Ma allo stes- so tempo prende atto del problema qualificazioni con l'attivita ormai ferma in tutti gli sport e i calendari impazziti. Secondo le stime del Cio il 57% dei quasi 11.000 atle- ti olimpici ha gia il pass. «Per il restante 43%, il Cio lavorera con le federazioni per studiare gli adattamenti necessari». Tra i principi che saranno seguiti ci sono la conferma delle quote assegnate, l'uso dei ranking o di risultati gia acquisiti come alternativa ai sistemi di qualificazione tradizionali. Apertura anche a incrementare, caso per caso, le quote in base a circostanze eccezionali.

 

Saranno ora le federazioni ad avanzare le loro pro- poste. «Il Cio ha gia avviato un si- stema per accelerare la risoluzione del problema e si impegna a ufficializzare le nuove procedure di qualificazione per ciascun sport entro i primi giorni di aprile. Queste potranno includere anche un incremento delle quote atleti previa consultazione con l'organizza- zione di Tokyo 2020».

 

coronavirus tokyo 2020

Bach ha invitato agli atleti a con- tinuare senza esitazione la preparazione in vista dei Giochi: «Nostre priorita sono la salute di tutti coloro coinvolti con l'Olimpiade di Tokyo 2020 e la salvaguardia degli inte- ressi di atleti, tecnici e dirigenti».

 

Ancora pochi fatti concreti di fronte al sentimento crescente da parte di molti atleti di rinviare l'O- limpiade. Ieri, poi, il posticipo degli Europei di calcio al prossimo anno, ha dato consistenza all'ipotesi di uno spostamento di Tokyo 2020 al 2022, quando in inverno Pechino ospitera i Giochi invernali e Doha a novembre i Mondiali Fifa. Sono i calendari internazionali, oggi in pieno caos, a determinare l'entita di uno slittamen- to. Nel 2022, inoltre, non sono in programma i Mondiali di atletica e nuoto.

 

 

Uno slittamento dei Giochi avreb- be ampie ripercussioni non solo su- gli atleti, ma anche sulla dirigenza sportiva in Italia. Sarebbero rinvia- te, infatti, tutte le assemblee elet- tive federali compresa l'elezione del presidente Coni, che da statu- to hanno luogo al termine del quadriennio olimpico. Una norma che pero potrebbe prestarsi a piu di una interpretazione.

letti tokyo 2020OLIMPIADI DI TOKYO 2020

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…