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CHRISTO CHE LUNA PARK! - CODE INFINITE, SELFIE A GOGO’ E UN CORTEO NUZIALE SULL’INSTALLAZIONE GALLEGGIANTE DI CHRISTO A ISEO - CRONACA DI UNA GIORNATA DI PURO DELIRIO TRA ORDE DI VISITATORI, ALLARMI METEO E LO STOP DEI TRENI

CHRISTO MATRIMONIO DA PASSERELLACHRISTO MATRIMONIO DA PASSERELLA

Giusi Fasano per il “Corriere della Sera”

 

Mai da queste parti avevano accolto una tale folla. Mai si era vista tanta gente in coda per raggiungere l' isolotto di San Paolo. Mai un traffico così attorno a questo paesino sul lago d' Iseo.

 

Il Floating Piers di Christo non è un successo. Di più. Si era capito dai numeri del primo giorno, si conferma con le cifre del secondo: più o meno gli stessi visitatori (sabato erano 55 mila) arrivati da ogni dove per camminare sulla passerella galleggiante giallo-tagete. Qualche passo oppure l' intero percorso (tre chilometri) con un solo vero impegno, scattare almeno una fotografia.

 

E alla fine tutti a dire che «ne valeva la pena», che «è stata una sensazione bellissima», che «bisognava provarla, nonostante tutto». Cioè nonostante le lunghe attese per accedere alla passerella (fino a tre ore, nella parte centrale della giornata), le code infinite (rallentamenti anche per 10-15 chilometri) lungo tutte le strade che portano a Sulzano e le difficoltà per chi ha scelto di arrivare in treno. «Bella scelta quella del treno, complimenti», rimprovera suo marito una signora che finalmente arriva sulla passerella alle due del pomeriggio.

 

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«Nemmeno a piedi ci avremmo messo tutte queste ore». Partita da Brescia di buon mattino. Un' odissea.

 

Sì perché in mattinata, davanti a un' affluenza record e a condizioni atmosferiche incerte, per motivi di sicurezza la prefettura di Brescia ha deciso di fermare le corse di Trenord lungo la linea Brescia-Iseo-Edolo e per due ore nessuno dei treni di quella linea è partito da Brescia per raggiungere il Floating Piers. Dopodiché si è potuto partire ma non scendere alla stazione di Sulzano.

 

 

Fermate obbligate più a Nord, e poi navette.

La piazza del municipio, punto di accesso verso la passerella, è un serpente di persone in continuo movimento.

 

Moltissime. C' è un gruppo di ragazzini sbalorditi dall' idea di farsi tutta quella coda. Qualcuno pensa di rinunciare. «Ma non lo dire nemmeno per scherzo», replica Elena, 17 enne che viene come gli altri dal vicino comune di Erbusco. «Io voglio un selfie proprio dove si vede l' isoletta». Milan Radosevic, bosniaco addetto alla sicurezza, alza il dito in segno di okay verso la ragazza:

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«Ne vale davvero la pena», sorride. Pochi metri più in là gli fa eco Annalisa Citterio, 47 anni, arrivata con famiglia dalla Brianza dopo un viaggio più lungo del previsto ma «davvero felice di essere stata qui: mai avrei immaginato di potere un giorno camminare sull' acqua».

 

Il flusso delle persone ha seguito i colori del cielo, come aveva annunciato più volte lo stesso autore dell' opera, il bulgaro Christo Vladimirov Javsheff. Si potrà visitare il Floating Piears giorno e notte, aveva detto, ma «tempo permettendo». E così ieri, per tutto il giorno, sono stati gli squarci di azzurro o la pioggia in arrivo a dettare se e quanti metri della passerella tenere chiusi o aperti, se e quanta gente lasciar passare in direzione dell' isola di San Paolo.

CHRISTO ISEO PASSERELLACHRISTO ISEO PASSERELLA

 

Fra le tre e le quattro del pomeriggio l' ora più critica, con un' allerta meteo in corso e un ordine di evacuazione della parte più remota della passeggiata. Tutto comunque risolto senza troppi intoppi dalle centinaia di uomini che si occupano di sicurezza e smistamento folla mentre regalano pezzetti dello stesso tessuto con il quale è rivestita la passerella, «speciale e fatto apposta per questo evento», come dicono loro.

 

L' ordine da rispettare a ogni costo è: evitare situazioni di panico e sovraffollamento. Un imperativo, quest' ultimo, ieri praticamente impossibile. Almeno fino alle cinque del pomeriggio, proprio quando è arrivata sul lago una coppia diretta alla chiesa di Monte Isola per sposarsi. Corteo nuziale lungo la passerella fra gli applausi.

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