commisso cairo gazzetta dello sport

“LA FIORENTINA IN VENDITA? NON ANCORA MA UN GIORNO ACCADRA’...” – ROCCO COMMISSO SPARA BORDATE CONTRO URBANO CAIRO (“A TORINO I TIFOSI GRANATA LO HANNO CONTESTATO. EPPURE, SUL SUO GIORNALE C’È SCRITTO CHE HANNO INSULTATO ME. ECCO COME UTILIZZA IL SUO POTERE”), LA BUROCRAZIA E I POLITICI: “A FIRENZE HO PROVATO A FARE LO STADIO NUOVO MA NON ME LO HANNO PERMESSO. L’AMERICA TI AIUTA COI FONDI PUBBLICI, QUI SI METTONO DI MEZZO L’EUROPA, IL GOVERNO, LA REGIONE, IL COMUNE, LA SOPRINTENDENZA” - “MI CHIAMAVANO TERRONE, MAFIOSO, ORA PORTO LA FIORENTINA NELLA STORIA” - E SU ITALIANO…

Estratto dell'articolo di Matteo Dovellini per “la Repubblica”

 

rocco commisso

Rocco Commisso è in testa alla classifica dei presidenti di Serie A col patrimonio netto più elevato: 7,8 miliardi di dollari, davanti a Berlusconi e Friedkin. A 12 anni ha lasciato la Calabria per seguire suo padre negli States, inseguendo il sogno americano. Nel 1995 ha fondato Mediacom, azienda di telecomunicazione nella quale lavorano oltre 4 mila dipendenti. Quattro anni fa ha acquistato la Fiorentina dai Della Valle per 170 milioni. Ora insegue due trofei: la Coppa Italia in finale domani a Roma con l’Inter, la Conference League il 7 giugno a Praga col West Ham. Solo nel 1961 la Fiorentina era riuscita a giocare due finali, vincendole entrambe. Incontriamo Commisso al centro sportivo, mentre i giocatori passano per entrare in campo.

 

(...)

Il sogno americano non vale quello italiano?

«Amo l’Italia, amo Firenze. Ma la burocrazia è la rovina di questo Paese. A Firenze ho provato a fare lo stadio nuovo ma non me lo hanno permesso. L’Europa ha poi bloccato i 55 milioni del Pnrr per la riqualificazione della zona attorno all’impianto che è valutato come monumento. L’America ti aiuta coi fondi pubblici, qui si mettono di mezzo l’Europa, il Governo, la Regione, il Comune, la Soprintendenza».

 

Ha perso ogni speranza sullo stadio?

BARONE COMMISSO

«Come Fiorentina siamo fuori ormai. È il mio più grande fallimento, il più doloroso. Adesso aspetto che mi dicano quando vorranno iniziare coi lavori, quando finiranno, cosa faranno dell’area commerciale. La Fiorentina non dovrà essere penalizzata, dovrà rimanere a giocare qui magari prevedendo di lavorare a blocchi come accaduto a Udine».

 

Però a fine estate lei inaugurerà il più grande centro sportivo d’Italia .

«Sì, ma lì ho potuto controllare quasi tutto e non c’era la burocrazia che ho trovato per lo stadio. Abbiamo riqualificato un’area degradata. A luglio la prima squadra inizierà il suo primo ritiro. La Fiorentina non aveva mai avuto qualcosa di proprietà e il Viola Park rimarrà in eredità».

 

A Firenze dicono che una volta inaugurato, lei venderà la società…

rocco commisso

« (ride a lungo) No, non l’ho mai pensato. Un giorno questo accadrà, chiaro. Ma non ancora».

 

Ha amici nel mondo del calcio?

«Amici amici, no. Però ho buoni rapporti con Friedkin, Saputo, Iervolino, De Laurentiis. Altri hanno la puzza sotto al naso».

 

A chi si riferisce?

«A Torino i tifosi granata hanno contestato per tutta la gara il loro presidente. Eppure, sul suo giornale, c’è scritto che hanno insultato me. È l’esempio perfetto di come Cairo utilizza il suo potere. Io rispetto i tifosi granata e la loro squadra: ho pregato a Superga, conosco la storia. Non ce l’ho con loro, sia chiaro».

 

Sta provando a cambiare il calcio italiano con le sue idee?

«Mi chiedo perché non si possano fare contratti da 8 anni ai giocatori, come in Premier. Poi non è giusto che tu paghi un calciatore italiano molto più rispetto a uno straniero, sul quale ci sono molte meno tasse. Il Governo dovrebbe aiutare e non mettere in difficoltà lo sviluppo del calcio italiano, come sta accadendo adesso. Mi piace molto il modello dell’U23 portato avanti dalla Juventus».

 

Qualche settimana fa è stato a Napoli, che città ha trovato?

rocco commisso 9

«I napoletani sono unici. Quando mi sono imbarcato per l’America, da bambino, l’ho fatto da Napoli e ricordo ancora il piatto di spaghetti alle vongole che mi offrì la cucina a bordo della nave. Da quel giorno è diventato il mio piatto preferito. Sono contento per De Laurentiis: siamo tutti e due del sud ed è un orgoglio. È un bene per il calcio italiano che non vincano sempre le solite squadre».

 

E la Fiorentina?

«Il Napoli ha impiegato tanti anni per arrivare dove è adesso. Io sono qui da poco eppure abbiamo fatto qualcosa di storico e adesso ce la godiamo. Abbiamo due settimane per conquistare qualcosa di unico per la nostra tifoseria».

rocco commisso 8

Quando è arrivata la svolta della stagione?

«A febbraio mi sono preso pubblicamente tutte le responsabilità di quel momento delicato (un punto in cinque partite, ndr ). Ho difeso Italiano e ho spostato tutte le pressioni su di me. Da lì tutto è cambiato. Tutti dicevano che dovevo mandare via Italiano ma non l’ho fatto, ho sempre creduto in lui».

Ma a giugno rimarrà?

«Ha un contratto fino al 2024 e noi abbiamo un’opzione per portarlo fino al 2025. Lasciamolo stare sereno, ha due finali da giocare. A fine stagione poi parleremo di tutto, con serenità».

ROCCO COMMISSO

 

 

 

(…)Rifarebbe tutto?

«Sì, certo. Anche con le critiche. Mi hanno chiamato terrone, mafioso. Inaccettabile. Forse però, invece dello stadio, penserei ad altro».

rocco commissonardella commissorocco commisso 4ROCCO COMMISSO ROCCO COMMISSO NARDELLA COMMISSOcommissorocco commisso 2commissorocco commisso 11commissocommissocommissocommissorocco commisso 5

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…