CONTE DI MONTECRISTO - LA CONFERENZA STAMPA DEL NEO CT È TUTTO UN MIELE: “LE SFIDE MI ESALTANO”, “TUTTI VORREBBERO ESSERE AL MIO POSTO”, “VOGLIO UOMINI VERI” E ALTRO BLA BLA - MA SENZA CAMPIONI DA CONVOCARE SARANNO TUPÈ AMARI
«Tutti gli allenatori del mondo vorrebbero essere al mio posto. Sono orgoglioso che abbiano pensato a me». Ora è ufficiale, Antonio Conte è il nuovo ct della Nazionale. L’ex tecnico della Juventus ha firmato martedì mattina un contratto biennale che lo legherà agli azzurri fino al 2016, quando si giocheranno gli Europei in Francia. La firma e la stretta di mano con il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio è arrivata davanti alla telecamere pochi istanti prim della conferenza stampa di presentazione del ct a Roma.
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CONTE: «TUTTI VORREBBERO ESSERE AL MIO POSTO»
«Sono nel posto dove vorrebbero essere tutti gli allenatori del Mondo» le prime parole di Conte che si è detto «orgoglioso e emozionato» di essere stato scelto per guidare l’Italia che «vinto quattro mondiali». «Non pensavo di tornare in pista dopo poco più di un mese. Pensavo di aggiornarmi anche in giro per l’Europa e aspettare la chiamata di un top club europeo, poi è arrivata quella della Nazionale, un top top club e a me piacciono le sfide. Mi affascinano» ha spiegato Conte che su quale Italia ha in mente dice: «Balotelli? In questo momento non parlo dei singoli, ma in nazionale voglio uomini veri, dentro e fuori dal campo. Se c’è da scegliere tra un grande giocatore e un grande uomo io scelgo il grande uomo».
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«L’INGAGGIO? GUADAGNAVO DI PIÙ PRIMA»
Conte ha poi provato a smorzare le polemiche sul suo stipendio, da molti giudicato eccessivo. «Il mio ingaggio rientra nei parametri e devo dire che ho ceduto tutti i miei diritti d’immagine, cosa mai fatta in passato in precedenza - ha spiegato il ct - Anche i miei emolumenti erano decisamente maggiori nel passato. Questo dimostra il grande lavoro della Federazione, e io ho fatto grandi passi avanti per accettare questo incarico. La polemica sul contratto è secondaria, mi interessa in questo momento lavorare e percorrere strada difficile e tortuosa. A queste polemiche rispondo con fatti e non con parole» ha tagliato corto Conte.
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«LO SPONSOR? NESSUNO DECIDE AL POSTO MIO»
A chi gli fa notare il peso dello sponsor nel suo contratto Conte assicura che non ci sarà nessuna interferenza: «Chi conosce Antonio Conte sa che niente e nessuno potrà mai decidere al posto mio» ha detto l’ex allenatore della Juventus. «La Nazionale deve essere meritata, non c’è niente di scontato per nessuno» ha quindi aggiunto Conte.
«LA JUVENTUS? RAPPORTO ERA ESAURITO»
Conte è tornato anche sul suo addio alla Juventus dopo tre scudetti consecutivi: «Non ho letto molto in questi 35 giorni, ma mettiamo da parte le chiacchiere: con la Juve si era esaurito un ciclo, è molto semplice - ha spiegato - ci vuole coraggio, per non dire altro...ci vogliono gli attributi per dire basta».
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IL RAPPORTO CON I TIFOSI
«L’amore e l’odio dei tifosi? Oggi sono l’allenatore di un po’ tutto il popolo italiano, rappresentiamo un intero paese - ha detto Conte - nella mia testa e nel mio cuore c’è un colore bellissimo come l’azzurro». Il ct ha poi ammesso: «Non è un momento facile per la nazionale. Per me la vittoria è sempre stata una dolce condanna, la sconfitta una ‘morte’ temporanea: cercherò di portare questa mentalità anche in nazionale».
TAVECCHIO: «SERVIVA UN COMANDANTE»
«Abbiamo fatto il matrimonio» ha detto il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, presentando il ct. « Non si poteva non scegliere l’eccellenza dopo la disfatta brasiliana. Serviva un comandante, un condottiero» ha aggiunto Tavecchio che poi ha rivelato: «La prima telefonata non è finita con una impressione di assenso. Dopo la seconda e la terza ho avuto la certezza che Conte avrebbe accettato questa importante sfida».