fonseca

“MA COSA STANNO FACENDO IN CAMPO?”, CON LA ROMA IN BALIA DELL’ATALANTA, FONSECA, TANTO PER CAMBIARE, SE LA PRENDE CON I SUOI CALCIATORI – DOPO LA RETE DI MALINOVSKYI, LA “DEA” SBAGLIA GOL A RIPETIZIONE E INCASSA L'1-1 DELL’EX CRISTANTE. ESPULSI GOSENS E IBANEZ. NIENTE SECONDO POSTO PER GASP - FONSECA BOCCIA L'ATTACCO A DUE PUNTE DZEKO-MAYORAL: "LI ABBIAMO PROVATI INSIEME E NON MI E' PIACIUTO" - AL 20ESIMO DEL PRIMO TEMPO NAPOLI-LAZIO 2-0: INSIGNE (RIGORE) E POLITANO

Da corrieredellosport.it

 

fonseca

La Roma in balia dell'Atalanta nel match dell'Olimpico. I bergamaschi sono in vantaggio per 1 a 0 grazie alla rete di Malinovskyi ma hanno avuto anche altre cinque occasioni da gol non concretizzate. La Roma distratta, poco lucida e inconsistente sia in fase difensiva e nella costruzione del gioco. Fonseca molto nervoso in panchina a tal punto che - come riporta Dazn - in una delle tante occasioni dell'Atalanta si è girato verso un suo collaboratore chiedendosi perplesso: "Ma cosa stanno facendo?"

 

ROMA ATALANTA

Massimo Cecchini per gazzetta.it

 

roma atalanta

L’incantesimo è stato spezzato. Per la prima volta la Roma di Paulo Fonseca conquista punti contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, che nei primi tre precedenti incontri aveva sempre vinto. La partita dell’Olimpico finisce con un 1-1 santificato dalle reti di Malinovskyi e dell’ex Cristante. Un risultato che fa virtualmente dire addio ai giallorossi alla zona Champions, ma consentono loro di liberare la testa dagli spettri in vista del match di giovedì prossimo contro il Manchester United, la semifinale di andata di Europa League in cui sarà vietato sbagliare.

 

roma atalanta

Ma è l’Atalanta che deve rammaricarsi, perché domina per un’ora segnando un solo gol e sprecando tantissimo, fino a rischiare addirittura la sconfitta nel finale, quando resta in inferiorità numerica. Insomma, l’attacco al secondo posto fallisce, mentre i giallorossi devono stare attenti alla risalita del Sassuolo. In ogni caso, il ruolino di marcia dell’allenatore portoghese nelle sfide contro le big del campionato resta deficitario, con 4 pareggi in 10 partite (4 punti ottenuti su 30 a disposizione).

 

gasperini

Sulla carta - con l’eccezione di Mancini che in Coppa sarà squalificato - Fonseca testa la squadra che dovrebbe essere titolare all’Old Trafford (magari sperando di recuperare Spinazzola per Calafiori). E nel primo tempo le risposte sono sconfortanti, visto che a dominare la partita è l’Atalanta, che galleggia in libertà sulla trequarti con Malinovskyi e Ilicic, e spingendo sulle fasce con Gosens (soprattutto) e Maehle. Ne consegue che il vantaggio di un gol, quello siglato al 26’ dallo stesso Malinovskyi su assist di Gosens - con l’ucraino che anticipa Ibanez e Cristante - sta stretto ai nerazzurri, che costringono Pau Lopez a parare con difficoltà almeno cinque volte, con lo spagnolo che respinge al 9’ sull’eccellente Malinovskyi, al 20’ e al 32’ su Zapata, al 22’ su Ilicic e al 34’ su Freuler. Insomma, dominio assoluto su una Roma che si fa viva pericolosamente solo al 15’, quando un tiro di Pellegrini a botta quasi sicura viene respinto da Djimsiti. Per il resto, nonostante che in avvio, in fase di costruzione, Fonseca provi a spostare Cristante davanti ai due centrali canonici per liberare almeno un esterno all’impostazione, la manovra è asfittica, con Dzeko isolato (ma gran lottatore) e Pellegrini e Mkhitaryan sempre anticipati dai centrali dei bergamaschi in uscita. Le distanze non corrette fra i reparti, poi, fanno il resto, con l’Atalanta che si presenta agevolmente davanti al portiere, nonostante faccia registrare meno possesso palla. Abbiamo segnalato prima le conclusioni nello specchio della porta, ma altre sono fuori misura, mentre diverse volte i nerazzurri mancano solo l’ultimo passaggio. Insomma,un dominio.

malinovskyi

  

FONSECA

La ripresa si apre con Peres al posto del tenero Calafiori, ma la musica non cambia. L’Atalanta sembra assatanata e nel giro di dieci minuti sfiora il raddoppio tre volte. Al 9’ un tiro di Gosens viene salvato quasi sulla linea da Ibanez, al 10’ prima Freuler, defilato sulla sinistra, tira fuori invece di crossare e pochi secondi dopo, in percussione, Romero avanza e con un gran tiro sfiora il palo. i giallorossi paiono alle corde, alleggerendo solo con una punizione alta di Veretout dal limite.

 

fonseca

Gasperini si permette l’azzardo di sostituire Malinovskyi e Ilicic con Pasalic e Muriel, ma dopo un tiro del neo entrato Pasalic al 15’, Mkhitaryan si scuote e al termine di un’azione personale sfora la traversa con un gran tiro. Ma è un fuoco di paglia perché al 19’ i nerazzurri si divorano un’occasione enorme, quando Zapata serve Muriel solo a porta vuota, che però conclude incredibilmente al lato. La partita, però, cambia al 24’, quando per un fallo su Veretout, arriva il secondo giallo per Gosens. Sul calcio di punizione successivo Mancini, di testa, sfiora il palo. Grazie alla superiorità numerica, l’inerzia cambia e la Roma cresce, così al 27’ Dzeko, in area, conclude alto di poco. Gasperini corre ai ripari sostituendo Zapata con Toloi, passando al 3-4-1-1. Muriel al 29’ prova a scuotere i suoi con un tiro fuori di poco, ma i giallorossi hanno ripreso terreno e cosi proprio uno dei tanti ex, Cristante, al 30’, pareggia con un bel tiro da fuori. I giallorossi sentono l’odore del sangue, così al 36’, servito da Pellegrini, Dzeko scarica un destro su cui Gollini salva in angolo.

 

fonseca dzeko

Le squadre si allungano e gli spazi danno anche un’altra chance a Muriel, che al 39’, in area, ciabatta al lato. Ma a guidare le ultime danze è la squadra di Fonseca, che al 43’ sfiora la rete di testa. Ancora Muriel - stavolta davvero impreciso - al 46’ conclude al lato, ma è Gollini che al 48’ salva il risultato su un rasoterra del neo entrato Carles Perez. Negli ultimi secondi Ibanez fa in tempo a prendere due gialli che ripristinano la parità numerica e danno l’ultimo tiro del match su punizione a Muriel, però il colombiano ha le polveri bagnate e quindi il match finisce con un pirotecnico 1-1 che sta stretto all’Atalanta; nel calcio bisogna fare gol. E stavolta i nerazzurri hanno sbagliato tanto. E la Roma? Quella di Coppa dovrà fare molto meglio se vorrà giocare alla pari contro il Manchester.

 

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?