POZZO DEI DESIDERI - DALL’UDINESE AL WATFORD FINO AL GRANADA, LA FAMIGLIA POZZO DA TRENT’ANNI FA GRANDI AFFARI CON IL CALCIO - LA SQUADRA INGLESE E’ STATA PROMOSSA IN PREMIER LEAGUE: UN SALTO CHE VALE 160 MILIONI DI EURO
Enrico Franceschini per “la Repubblica”
È stato un buon week-end per la famiglia Pozzo. Il Watford promosso in Premier League, un salto di categoria che vale 120 milioni di sterline, 160 milioni di euro. L’Udinese che batte il Milan 2-1.
E se nei prossimi giorni il Granada riuscirà a evitare la retrocessione nella Liga, Gino Pozzo e i suoi familiari diventeranno un caso unico in Europa: proprietari di tre squadre che giocano nella massima serie in tre diversi paesi, Inghilterra, Italia e Spagna. Il club inglese ha centrato l’obiettivo battendo 2-0 il Brighton; poi, tornando a casa in pullman, i giocatori hanno seguito in diretta tivù la sconfitta e il pareggio di due avversarie nella corsa per la promozione, Middlesbrough e Norwich, che hanno così reso matematico il loro passaggio alla Premier.
I festeggiamenti sono cominciati mentre la squadra era ancora in viaggio, proseguiranno allo stadio nelle ultime giornate del torneo cadetto inglese, che il Watford potrebbe vincere se i prossimi risultati gli saranno favorevoli. Ma quello che importava di più era tornare in Premier, per la terza volta nella sua storia, dopo la retrocessione al termine della stagione 2006-2007. E l’obiettivo è già raggiunto. L’ex-società di Elton John si prepara ai “derby” con le grandi londinesi, Chelsea, Arsenal, Tottenham, di cui Watford, a 33 chilometri di distanza nell’Hertfordshire, è di fatto un sobborgo.
Il cantante ne fu presidente e proprietario dalla metà degli anni ’70 alla metà degli ’80, portandolo dalla quarta divisione alla prima, l’equivalente dell’odierna Premier. Nel dicembre scorso una tribuna dello stadio è stata chiamata col suo nome: “Non me lo sarei mai immaginato”, disse sir Elton, che continua ad andare a vedere molte partite insieme al marito e al figlio, “vengo in questo stadio da quando ho 6 anni, è una grande emozione, completiamola con il ritorno in Premier”.
Il ritorno è arrivato alla fine di una stagione rocambolesca, scrive la stampa inglese, ricordando che Slavisa Jokanovic, l’allenatore degli Hornets, il soprannome della squadra, è il quarto dall’inizio del campionato a sedere sulla panchina del Watford, dopo Giuseppe Sannino, Oscar Garcia e Billy McKinlay.
Avvicendamenti dovuti ai risultati, a tensioni con la dirigenza, a problemi di salute, ma che non hanno compromesso la marcia del club verso la sospirata promozione. Tornarci significa ricevere subito una montagna di soldi: circa 60 milioni di sterline di diritti televisivi, una fetta dell’incredibile torta che la Premier ricava dal suo contratto.
Ma anche se venisse retrocessa nella prossima stagione, la società riceverebbe altri 60 milioni di sterline come forma di “paracadute”, un modo per alleggerire l’effetto della caduta e favorire una pronta riscossa. Totale: 120 milioni di sterline. Tanto vale la promozione. Infinitamente più di qualsiasi altra promozione in massima serie nel resto d’Europa.
Proprio ieri il Wall Street Journal ha dedicato un lungo articolo alla famiglia Pozzo, elogiandone l’acume nella scelta dei giocatori e nella gestione economica delle squadre che ha in tre campionati differenti. “La capacità di fare del calcio un buon business è un dono raro nel football odierno”, scrive il quotidiano americano, ricordando fra l’altro il progetto di costruire un nuovo stadio privato a Udine. E con le sinergie di tre squadre in massima serie in tre paesi è tutto un po’ più facile.