la nazionale maschile di pallavolo michieletto

LA DELUSIONE PIU’ GRANDE – LA NAZIONALE MASCHILE DI PALLAVOLO PERDE ANCHE LA “FINALINA” PER IL BRONZO: 0-3 CON GLI USA – UNA DEBACLE PER LA SQUADRA CAMPIONE DEL MONDO CHE SOGNAVA DI SFATARE LA MALEDIZIONE DELLE OLIMPIADI: MAI ORO PER IL VOLLEY AZZURRO – IL CT DE GIORGI: "CI MANCA LA MEDAGLIA OLIMPICA PERÒ CI SIAMO CONFERMATI AI VERTICI MONDIALI E LO ABBIAMO FATTO CON UNA SQUADRA CHE HA UN MARGINE DI CRESCITA SIGNIFICATIVO. PER MIGLIORARSI È NECESSARIO PASSARE ANCHE ATTRAVERSO ESPERIENZE COME QUESTE, LE DEVI VIVERE"

LA NAZIONALE MASCHILE DI PALLAVOLO

(ANSA) - PARIGI, 09 AGO - L'Italia del volley maschile chiude l'Olimpiade di Parigi con un'altra delusione. Doveva essere l'occasione buona per sfatare la maledizione dei Giochi, invece niente podio. Dopo quella con la Francia, nella 'finalina' per il bronzo contro gli Usa è arrivato un altro 3-0, meno doloroso ma comunque pesante, che lascia gli azzurri del ct De Giorgi a mani vuote. E cosa significhi questa nuova battuta d'arresto lo spiegano meglio di ogni altra cosa le lacrime di Michieletto a fine partita.

 

Una scena dolorosa, e la testimonianza di un altro fallimento sulla ribalta che più conta, quella ardentemente desiderata. "Non è finita come volevamo - dice il campione azzurro, ripresosi dal momento di commozione -, c'era tanta voglia di conquistare la medaglia di bronzo che non è un premio di consolazione, ma soprattutto alle Olimpiadi è un qualcosa che ti fa onore. Rispetto alla Francia si è vista in campo un'Italia migliore, però i dettagli hanno fatto la differenza.

LA NAZIONALE MASCHILE DI PALLAVOLO

 

Sono stati decisivi alcuni palloni a fine set, certi scambi vinti sempre da loro. Forse c'è mancata un po' di esperienza a giocare partite così importanti come alle Olimpiadi". A penalizzare l'Italvolley, e a condizionarla psicologicamente, è stato l'aver ceduto nei momenti caldi dell'incontro, in particolare la mancata rimonta del secondo set durante il quale sono state fallite due palle che avrebbero fatto vincere il secondo 'parziale' dopo aver rimontato tre punti agli statunitensi sul 17-20.

 

LA NAZIONALE MASCHILE DI PALLAVOLO

Poi sul 20-20 azzurri e americani hanno dato vita a un prolungato punto a punto nel quale Giannelli e compagni hanno avuto le due palle set per impattare la situazione generale. Ma complici ancora molti errori, alla fine gli Usa hanno chiuso 30-28 a proprio favore. Sono 'scappati via' nel terzo set subendo poi la rimonta azzurra, e il gioco è andato avanti in equilibrio fino al 26-24 ancora a favore di Team Usa, gente che in patria è quasi sconosciuta ma in campo è spesso molto efficace.

 

LA NAZIONALE MASCHILE DI PALLAVOLO

Pacato, a fine partita, il commento del ct Fefé De Giorgi: "c'è amarezza - dice - perché questo è un gruppo che poteva suggellare con una medaglia il percorso degli ultimi anni. Sarebbe stato importante tornare a casa con il bronzo, però questa Olimpiade è stata caratterizzata da un grande equilibrio. Oggi abbiamo perso 3-0, ma oggettivamente c'è stata molta più battaglia rispetto a ciò che può sembrare dal punteggio: contro gli americani siamo quasi sempre stati in partita, però loro si sono dimostrati più efficaci".

 

LA NAZIONALE MASCHILE DI PALLAVOLO

"Ci manca la medaglia olimpica - continua il ct -, però ci siamo confermati ai vertici mondiali e lo abbiamo fatto con una squadra che ha un margine di crescita significativo. Per migliorarsi è necessario passare anche attraverso esperienze come queste, le devi vivere". Poi sembra quasi di sentire parlare Luciano Spalletti, perché nel calcio come nella pallavolo, per la nazionale il problema è sempre lo stesso: troppo poco spazio ai giovani italiani.

 

"Lavoreremo per far crescere i ragazzi - dice De Giorgi -, sperando al tempo stesso che i nostri ventenni trovino spazio nel campionato, perché il nostro è un torneo che permette di svilupparti, però è fondamentale scendere in campo e magari giocare da titolari. Diciamo che questo sarebbe di grande aiuto per la nazionale". E allora Fipav e lega inventino qualcosa, altrimenti c'è il rischio che la 'maledizione' olimpica continui.

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…