agnelli marotta elkann

LEONI PER AGNELLI – DIETRO LA ROTTURA TRA MAROTTA E IL NUMERO UNO BIANCONERO C’E’ ANCHE IL CASO ‘NDRANGHETA-ULTRA’ – L’EX AD, PROTETTO DA JOHN ELKANN, NON FU SFIORATO DAL PROCESSO. DURANTE LA DEPOSIZIONE, INVECE, AGNELLI DISSE AL PROCURATORE FEDERALE DI "CHIEDERE A MAROTTA” - LE ANTICIPAZIONI DI ‘REPORT’: ECCO COME I BIGLIETTI DI JUVE-REAL DEL 2013 SONO ARRIVATI AL FIGLIO DI UN BOSS PROPRIO GRAZIE ALL’EX AD - VIDEO

Da www.ilnapolista.it

 

La puntata di Report

agnelli marotta

Report ha cominciato a pubblicizzare la puntata sui rapporti tra la Juventus e la ‘ndrangheta. Sul Napolista ne avete letto come da nessun altra parte. Digitate ndrangheta nel nostro motore di ricerca, potrete leggere per ore. L’inchiesta, però, è finita. E pure il processo. Si attendono solo le motivazioni dell’Appello con cui – scrive il Corriere della Sera oggi si potrà capire “se davvero Germani fu l’anello di contatto tra criminalita e Juve. Perche poi, con l’ingresso di Dominello nel mondo del tifo – secondo la Mobile di Torino – la ’ndrangheta avrebbe intrecciato un rapporto «diretto» con la societa”.

 

marotta

L’aggressione a Calvo

L’articolo più interessante di oggi è su La Verità. Che tra i motivi della rottura tra Marotta e Agnelli inserisce anche la gestione delle curve. Moncalvo ricorda che quando gli avvocati riuscirono a far incontrare Agnelli e Francesco Calvo (l’ex manager Juve la cui moglie è poi diventata la compagna di Agnelli), il presidente della Juventus lo aggredì: «Lo vuoi capire che io non ti voglio più vedere. Tu devi scomparire, te lo ripeto: scomparire».

 

Marotta non fu sfiorato dal processo

Da La Verità

nedved marotta agnelli

“Quella vicenda, dal punto di vista della giustizia sportiva, fu un altro degli episodi rivelatori per far capire a Marotta che era entrato nel cono d’ombra. Aveva ancora Yaki che lo proteggeva, ma capì benissimo che Andrea si era messo in testa brutte cose su di lui per colpa di quell’inchiesta. Quando si iniziano le indagini, in genere si parte da chi gestisce quella società. Invece Marotta, protetto da Elkann in persona, non venne neanche chiamato da Pecoraro, non venne sfiorato da quello scandalo, non fu deferito né processato”

allegri agnelli marotta

 

I biglietti di Juve-Real al figlio di un boss

E ancora: “Durante la propria deposizione, Agnelli, rispondendo indignato a una domanda del procuratore federale, disse. «Chiedete a Marotta». Le belle parole che in queste ore parlano di «rinnovamento» nascondono qualcosa di più simile a un regolamento interno di conti. E gli scheletri stanno uscendo dagli armadi: la prossima puntata di Report, ad esempio, dovrebbe svelare come i biglietti di Juventus-Real Madrid dell’ottobre 2013 siano arrivati al figlio di un boss proprio grazie a Marotta”.

andrea agnelli marotta

 

2. L'AD, GLI SMS E...

 

Luca Fazzo per il Giornale

 

Si conosceranno lunedì prossimo le motivazioni della sentenza d' appello del processo che ha fatto tremare la Juventus, e la cui ombra si allunga sulla improvvisa fuoriuscita dal club bianconero dell' ad Beppe Marotta. La penetrazione della 'ndrangheta nella curva della Signora, i rapporti ravvicinati tra i boss malavitosi e i vertici del club: una realtà crudamente disegnata dall' inchiesta «Alto Piemonte», e che nelle carte del processo fa apparire ripetutamente il nome di Marotta, in posizioni scomode. Ma scomoda, a ben vedere, è l' intera posizione del club, che scende a patti con una curva di cui non poteva ignorare la coloritura criminale.

marotta buffon andrea agnelli john elkann

 

Ieri Report annuncia che nella prossima puntata manderà in onda un servizio in cui si chiede conto a Marotta dei due episodi più espliciti contenuti nelle carte dell' indagine: un incontro ad un bar con il calabrese Rocco Dominello, cui promette un provino per il rampollo della famiglia Pesce-Bellocco di Rosarno, di cui lo stesso Dominello farebbe parte; e gli sms in cui attraverso un intermediario promette a Dominello (raccomandando «massima riservatezza») cinque biglietti per Real Madrid-Juve dell' ottobre 2013. Il provino alla fine non viene effettuato, i biglietti invece arrivano.

MAROTTA AGNELLI

 

La domanda vera è: Marotta sapeva chi aveva di fronte?

L' ex manager bianconero ha sempre negato, ma allo stesso modo ha sempre negato Andrea Agnelli, il presidente del club. Ma i giudici d' appello hanno condannato anche un personaggio chiave, che in primo grado era stato assolto: Fabio Germani, uno dei capi storici della curva juventina, che per la Procura è l' anello di congiunzione tra i due universi così lontani - quello rarefatto e british di Villar Perosa, quello truce e spietato dei clan 'ndranghetisti.

curva juventus

 

Germani, secondo la sentenza d' appello, agì deliberatamente per introdurre gli uomini delle cosche non solo in curva ma anche nei rapporti diretti con i vertici della società, inserendoli in quel giro di mezzi favori e mezzi ricatti che regola il rapporto tra Juve e ultras. Il problema è che le carte dell' inchiesta dimostrano che Marotta e Germani si conoscevano perfettamente. Cosa scriveranno, lunedì, i giudici nella loro sentenza?

 

3.JUVE, IL BENSERVITO A MAROTTA DOPO UN FLIRT COL MILAN

 

Da www.tuttojuve.com

 

Come riportato da MF-Milano Finanza, alla base dell’addio di Giuseppe Marotta dalle liste di Exor per il rinnovo del cda bianconero ci sarebbe stato un flirt di Marotta con il nuovo Milan del fondo Elliott e del presidente Paolo Scaroni, che prima di ufficializzare l’inglese Ivan Gazidis come nuovo CEO aveva sondato anche la disponibilità di Marotta.

 

Una corte cui il manager non sarebbe stato completamente disinteressato anche perché sapeva che a Torino Agnelli aveva in previsione un profondo rimpasto del top management per perseguire i programmi del club di qui al 2024. Ora che l’ipotesi Milan sembra tramontata, non è escluso che Marotta possa finire all’Inter.

 

andrea agnelli marottaJUVENTUS CURVAANDREA AGNELLI E BEPPE MAROTTA 2

jaki elkann

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...