mancini zoff

"L'ITALIA DI MANCINI? ARRIVIAMO ALMENO IN SEMIFINALE, POI SI VEDRA” – LA PROFEZIA DI DINO ZOFF A "RADIO 2": “HO UNA OPINIONE STRAORDINARIA DI DONNARUMMA. IMMOBILE? PIU' GOL DI LUI IN EUROPA LI FA SOLO LEVANDOWSKI - GLI EUROPEI DEL 2000? LA MIA PIU' GRANDE DELUSIONE SPORTIVA. LA SCELTA DI DIMETTERMI? NON POTEVO FARE DIVERSAMENTE" - I MONDIALI ’82, PAOLO ROSSI, GASCOIGNE (“ERA INGOVERNABILE, UNA VOLTA’ SI PRESENTO’ TUTTO NUDO..."), SIGNORI, IL DERBY TRA SARRI E MOURINHO, L'ADDIO DI GATTUSO ALLA FIORENTINA: “NON SO COSA SIA SUCCESSO, TEMPI MODERNI..."

Da "I Lunatici - Radio2"

 

zoff

Dino Zoff è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì notte dalla mezzanotte alle sei su Rai Radio2 e tra la mezzanotte e trenta e le due circa anche su Rai 2.

 

Zoff ha parlato parlato di diversi argomenti: "Notti indimenticabili nella mia vita? Sicuramente molte nella mia vita sportiva, impossibile non pensare a quelle del mondiale del 1982. Ho passato una vita nello sport, come allenatore, giocatore, dirigente, le notti indimenticabili sono troppe. Incancellabili sono gli Europei e il Mondiale del 1982. Io faticavo a prendere sonno prima di una partita ed ero felice quando dormivo poco. Se dormivo poco la sera precedente in campo ero più sveglio.

 

Come ho festeggiato dopo aver vinto la Coppa del Mondo nel 1982? E' stato un breve spazio di tempo dove viaggiavo sulla luna, ero in gloria. Ma la gloria passa abbastanza presto. Anche se rimane, perché poi la gente se ne ricorda. Ma essere in gloria è una cosa che dura poco. Il mio rapporto con Paolo Rossi? Io rappresentavo ed ero il fratello maggiore di tutta quella squadra, con tutte le responsabilità che ciò comporta".

dino zoff foto di bacco (2)

 

Sugli Europei del 2000: "Lì la delusione è durata a lungo. A farci perdere non è stato il golden gol di Trezeguet ma il pareggio subito al minuto 93. Quando ti riprendono a cento metri dal traguardo sei finito. A condannarci non è stato il gol di Trezeguet ma il pareggio di Wiltord. In semifinale con l'Olanda abbiamo avuto fortuna e Toldo, ma in finale con la Francia il destino ci ha castigato. A livello sportivo è stata la delusione più grande della mia carriera. Se tornando indietro mi dimetterei di nuovo? Era una cosa che non potevo non fare".

 

Sugli Europei in corso e l'Italia di Mancini: "Io penso che la squadra possa arrivare in fondo. Non sono solo le partite con Turchia e Svizzera, viene da un anno e mezzo di prestazioni notevolissime. Ora si sta confermando. Io credo che i meriti di Mancini siano tanti, i calciatori sono ottimi, penso che tra le prime quattro ci andiamo, poi da lì può succedere tutto. Ma in semifinale ci arriviamo, da quello che si è visto, anche considerando le altre squadre.

ZOFF ROSSI

 

Donnarumma? Ho di lui una opinione straordinaria, è giovanissimo, ha fatto già esperienza in una grande squadra. E' maturo per prendere un posto di grande rilievo nel mondo calcistico. La difesa? La nostra nazionale gioca con equilibrio e quello determina molto le prestazioni. Immobile? Per lui parlano i numeri. I suoi sono notevoli, i gol son gol. Chi diceva che alla nazionale manca un grande centravanti rispondo che se un centravanti fa gol e si muove bene io non so cosa si aspetta di vedere. In Europa se togli Lewandowski chi fa più gol di tutti è lui. I numeri sono numeri".

 

ZOFF

Zoff ha allenato Paul Gascoigne: "Se allenarlo sia stato bello o difficile? Nè bello, né brutto, né difficile. Era inutile. Era un artista che andava per conto suo nel bene e nel male. Non c'era modo di poter dare dei consigli. Lui si è buttato via con un comportamento fuori dal campo non da atleta. Se è vero che una volta si è presentato nudo in una riunione tattica? Non era una riunione tattica, ma un'altra occasione... .Era un artista, un po' ho sempre invidiato gli artisti. Lui andava oltre. Lui era ingovernabile. Ma per un allenatore non sono problemi questi, tutti sanno che quello è così, quindi non perdi la considerazione del gruppo".

cabrini scirea zoff

 

Sulla riabilitazione di Giuseppe Signori: "Sono contentissimo di come sia finita questa vicenda. Poi come sempre da noi le cose durano anni e questo mi fa incavolare. Da giocatore era fortissimo, faceva gol, anche quella è un'arte".

 

dino zoff

Sulla prossima Serie A: "Il valzer delle panchine? Non credo che l'Inter risentirà del contraccolpo dell'addio di Conte. La struttura della società e della squadra è robusta, credo che faranno comunque bene. Sarri? Io guardo i numeri, i numeri di Sarri sono molto positivi. Il ritorno in Italia di Mourinho? E’ importante, in un ambiente come la Roma devi essere provvisto di grande carattere, credo che possa far bene. L'addio di Gattuso alla Fiorentina? Non so cosa possa essere successo. Tempi moderni".

zoffzoff turonezoffALTAFINI ZOFFjuventus zoff boniekdino zoff ZOFF TRAPATTONIdino zoff dino zoffdino zoffdino zoff dino zoff (3)dino zoff (2)Zoff Albertosizoff mina foto mezzelani gmt guido de angelis zoff anna falchi

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…