spadafora giorgetti malagò

“SIAMO DAVVERO COSÌ MATTI DA VOLER SCOPRIRE LE CARTE DEL CIO PER CAPIRE SE BLUFFA?” - DOPO L’APPELLO DI MALAGO’, IL GOVERNO SI PREPARA A VARARE UN MINI DECRETO PER SALVARE L’AUTONOMIA DEL CONI ED EVITARE UN’OLIMPIADE SENZA BANDIERA E INNO - VITO COZZOLI, PRESIDENTE DI ‘SPORT E SALUTE’, REPLICA AL “NEMICO” MALAGO’ - L'UNICO RISULTATO CHE HANNO AVUTO LE RIFORME DI GIORGETTI E SPADAFORA È STATO QUELLO DI SPUTTANARE LO SPORT ITALIANO A LIVELLO INTERNAZIONALE...

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Marco Bonarrigo per il "Corriere della Sera"

 

Tempo scaduto. O quasi.

bach malagò

Stamattina alle 9, presiedendo il suo ultimo Consiglio dei ministri prima di salire al Quirinale per dimettersi, il premier Giuseppe Conte potrebbe firmare all' ultimo istante utile il decreto che restituirà al Coni l' indipendenza dalla politica. Una firma per convincere il Cio, che riunisce il suo esecutivo domani, a non sanzionare il nostro Comitato olimpico.

 

Un decreto a un' ora dalle dimissioni non è prassi istituzionale, ma la posta in gioco è altissima. In alternativa il premier potrebbe annunciare di voler licenziare il decreto in tempi molto brevi, nel caso ovviamente in cui riceva un nuovo incarico dal presidente Mattarella.

conte spadafora

 

La bozza del provvedimento di sospensione del Coni dal consesso dei 205 Paesi membri Cio (tre pagine) è già sul tavolo di Thomas Bach, redatta da James McLeod, direttore delle relazioni esterne. Nel frontespizio gli elementi di diritto, riassunti in 30 righe e ispirati alla violazione del principio di indipendenza dalla politica in atto da quando (2019) la Spa del Ministero delle Finanze, Sport e Salute, ha assunto il controllo di risorse e personale Coni.

 

giovanni malagò foto mezzelani gmt010

Nella seconda pagina le sanzioni proposte, che nei rari precedenti (Kuwait, Russia e Bielorussia) cambiavano da caso a caso. L' Italia sarebbe spogliata di divisa, inno e bandiera per i Giochi. Nella terza pagina, ancora bianca, la decisione dell' esecutivo. In assenza di decreto, l' annuncio della volontà di realizzarlo da parte del premier verrebbe premiata aggiungendo un sub judice alla sospensione. Esclusi categoricamente ulteriori «cartellini gialli».

 

In una giornata convulsa, Giovanni Malagò aveva rivolto un accorato appello alla politica durante la sua audizione alla Camera: «Siamo davvero così matti da voler scoprire le carte del Cio per capire se bluffa o meno, quando il caso italiano è noto da mesi? Abbiamo poche ore per l' unica soluzione possibile: un provvedimento-ponte di legge. Sarete voi deputati a decidere cosa fare e se evitare autolesionismo o suicidio. Il Cio è sgomento: l' Italia che ha miracolosamente realizzato il sogno dei Giochi 2026 rischia ricadute incalcolabili. Vi pare il momento di un contenzioso con chi ha stanziato 925 milioni per la Fondazione Milano-Cortina?».

vito cozzoli foto mezzelani gmt 025

 

A Malagò ha risposto a tono, sempre alla Camera, il suo avversario Vito Cozzoli, presidente di Sport e Salute: «Il Cio non vuole maggior autonomia per il Coni ma chiede una legge che sancisca un ritorno al passato, al vecchio Coni Servizi che non gestiva le risorse con i criteri oggettivi con cui le stiamo gestendo noi. Non abbiamo mai voluto incidere sull' autonomia del Comitato, cui abbiamo proposto da tempo la restituzione dei dipendenti che tornerebbero nell' ambito della sua gestione. Ma il Coni non ha mai risposto all' invito di sederci attorno a un tavolo».

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