COME PANATTA – DOPO STOCCARDA FOGNINI TRIONFA ANCHE AD AMBURGO ED ENTRA NELLA TOP 20 (COME È CAMBIATO IL BALOTELLI DEL TENNIS)

Marco de Martino per "Il Messaggero"

L'IMPRESA
Un italiano che vince due tornei di fila non è solo una notizia, è anche un miracolo, una rivoluzione del tennis, qualcosa che finirà a scuola nel programma delle medie. Storia: perché l'ultima volta era successo nel giurassico 1976, la bellezza di 37 anni fa, quando Adriano Panatta vinse Roma e Parigi.

Geografia: perché inserisce anche noi, dopo millemila anni, nel planisfero della racchetta. Scienze: perché ci vorrà l'analisi di un neuro-scienziato per analizzare il cambiamento di Fabio Fognini, nevratile talento meglio conosciuto come il Balotelli del tennis, ora diventato campione misurato e capace di tutto.

Anche di annullare tre match-point ieri nella disperata finale contro l'argentino Delbonis, anche di vincere dieci partite di fila, anche di fare la doppietta Stoccarda-Amburgo, anche di mettersi in saccoccia 750 punti Atp e 323.200 euro in due settimane. Da oggi sarà numero 19 del mondo e gli basterà vincere una partita mercoledì, nel prossimo torneo di Umago, per diventare 18 scavalcando il francese Simon. Davanti a lui, nella Storia italiana, solo tre monumenti: Panatta numero 4 del mondo nel 1976, Barazzutti numero 7 nel 1978, Bertolucci numero 12 nel 1973. E andiamo.

IN GINOCCHIO DA TE

La foto di Fognini in ginocchio sul centrale di Amburgo che alla fine della partita manda lampi con gli occhi alla sua fidanzata bulgara e al suo coach spagnolo in tribuna, racchiude molto bene un percorso lungo e per certi versi inaspettato. Trenta per cento di merito è di Sveta, una modella di 32 anni, sei anni più grande di lui, che l'ha obbligato a crescere. Mentre il restante settanta per cento è sicuramente di Josè Perlas, il taumaturgo che l'ha cambiato radicalmente.

Perlas deve aver esplorato le basi biologiche dell'autocontrollo di Fognini, bloccato la scissione della sua personalità (dottor Jekill e mister Hyde...) e infine cancellato l'alter ego malvagio del giocatore isterico e spaccaracchette, per poi trasformarlo in un tennista moderno, globale, cerebrale, convinto dei suoi mezzi. Ieri ha avuto molte occasioni per esplodere, un po' l'ha fatto, ma si è ripreso in tempo. Ora è un altro.

CHE FINALE

È stata una finale indimenticabile. Fognini ha perso il primo set 6-4, è andato avanti 1-0 nel secondo, poi ha preso un incredibile warning dal più cretino degli arbitri, si è innervosito ed è andato sotto 6-4 4-1. Tre mesi fa avrebbe preso 6-4 6-1 e sarebbe tornato a casa straparlando; ieri invece, una volta sul cornicione, è stato lì, ha rimontato, si rifugiato nel tie-break, ha annullato tre match-point, ha vinto 10-8 il secondo set e poi ha dominato il terzo 6-2. Il talento l'ha sempre avuto, ora ha anche la testa. «Sono tutto nuovo e ho giocato un tennis strepitoso» ha detto alla fine parlando a qualcuno come a se stesso.

 

FABIO FOGNIGNI FABIO FOGNIGNI FABIO FOGNIGNI FABIO FOGNIGNI

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”