calcio dotto cassano ferrero balotelli

L'URLO DI DOTTO CONTRO IL CALCIO ITALIANO: 'PUPAZZI DI UNA TRAGEDIA SOSPESA': CASSANO-FERRERO DUE STERCORARI, BALOTELLI UN EGO MALATO E TALENTO EQUIVOCO - I TIFOSI ORGANIZZATI HANNO GIA' RICOMINCIATO A SEQUESTRARE GLI STADI, I PROGRAMMI TV A OFFRIRE UN BARNUM INESORABILE DI COSCE E CAZZATE

Giancarlo Dotto per Dagospia

 

cassano ferrerocassano ferrero

Gli umani sono una battaglia persa. Proprio perché così imbecilli da credere ogni volta di aver qualcosa da perdere. Senza una religione guida o un dittatorello anche un po’ carnefice che li strapazzi, sono destinati a vomitare il peggio di sé. Del resto, non siamo forse, i migliori di noi, l’intervallo sentimentale tra uno svuotamento organico e l’altro? Viva allora i dinosauri.

 

Quella razza un po’ patetica che, prima di estinguersi (c’è un dinosauro per ogni era), allunga il collo sul mondo cosiddetto nuovo e molla un terrificante versaccio, un’orrenda occhiataccia, equivocati per qualcosa che vorrebbe spaventare ed è invece il riflesso di qualcosa di cui è molto spaventato. Mi presto a fare da Tyrannosaurus Rex.

 

balotelli arriva a milano  per i test medicibalotelli arriva a milano per i test medici

E il patetico me lo dico da solo. Il nostro pallone italiota, beh, è di questi tempi un perfetto esempio di questa catastrofe imperversante del gusto prima ancora che dell’etica, non si sa quale più catastrofica. Religioni guida e capi illuminati, nemmeno a parlarne. Solo pupazzi al servizio di una tragedia sospesa.

 

Gli ultimi casi. La storia di Cassano alla Sampdoria. Frequento mascalzoni, clown, gente di ogni risma, qualcuno anche perbene e non per questo mi turo il naso. Per dire che non sono alle prime armi. Beh, la volgarità pervicacemente ostentata dello show a favore di telecamera del duo stercorario Cassano-Ferrero ha toccato vertici ineguagliabili. Abbiamo dato il centro della scena a due poveracci che hanno fatto del loro defecare in pubblico la loro onnipotenza.

antonio cassano sampdoria e la panzaantonio cassano sampdoria e la panza

 

Giornalisti presenti trattati come carta da culo e nessuno che abbia sparato o alzato un ciglio per legittima difesa. Cassano è quel gentleman che trattò pubblicamente come una pezza Riccardo Garrone, un padre per lui. Non pago di ciò, si è pentito. Raddoppiando lo sterco. Lo fa sempre. Imbratta il mondo e poi si autodenuncia. E’ il suo cerchio perfetto. Un cerchio immondo. Zenga fa il duro, ma mastica il rospo. E i tifosi della Samp? Invece di accogliere a pernacchie e peggio quello e la sua panza lo acclamano come un dio.

 

 balotelli, il responsabile della comunicazione del milan, giuseppe sapienza balotelli, il responsabile della comunicazione del milan, giuseppe sapienza

Balotelli. C’eravamo liberati, credevamo, del suo ego malato e del suo talento equivoco. Del suo odioso e odiatore vittimismo. Cosa fa Galliani, che da qualche tempo frequenta pure strane compagnie (che ci faceva Marzullo al fianco in tribuna a Firenze?) e – forse sarà per questo? – ci riporta il Balo a casa con tanto di cresta e lampadari appesi al lobo, più la dozzina cafona di fuoriserie.

 

Che a Liverpool, consapevoli dello sfondone, non lo volevano più manco in cartolina. L’ennesimo colpo del solito pizzettaio, Raiola, che magari gli ha promesso al compare Ibra a parametro zero tra un anno? Sapremo. Piccolo dettaglio. I primi a non volerlo, il Balo(n) d’essai, sono i tifosi rossoneri. Basta curiosare nei social. Incazzati a dir poco. Qualcuno, non certo Galliani, si è mai interrogato su che cosa offenda così nel profondo la gente di questo Balotelli, sotto il suo scudo nero, al punto di trovarlo insostenibile? Certo che no. Domanda troppo sofisticata.

curva sud della roma sciopera per roma juvecurva sud della roma sciopera per roma juve

 

I tifosi. E’ appena iniziato e le curve già fanno la voce grossa. La Sud ha fieramente proclamato lo sciopero del silenzio per domenica all’Olimpico. “Ci saremo, ma non ci sentirete”, strana mediazione di una protesta al confine tra il vorrei e non vorrei. Dettaglio. Non si gioca Roma-Carpi. Si gioca Roma-Juventus. La Partita. Piazza unica al mondo quella romanista. Non vince mai e quando ha qualche chance di farlo va a dissotterrare fionde e picconi per demolire tutto. La vanità del masochismo, il piacere di farsi male.

 

roma curva sudroma curva sud

Quando non sono le radio, sono i tifosi. La soggettività del tifoso organizzato è il cancro del calcio. James Pallotta lo ha capito dal suo versante pragmatico di business man, per questo lo detestano. Il calcio è una religione. Okay. Ma dev’essere una religione fluida, senza dogmi e confessionali, dove i singoli diventano corpo mistico per un giorno e poi tutti a casa.

 

enrico varrialeenrico varriale

Il tifo non può essere un totem ricattatorio a tempo pieno che, in nome del suo autoriferito e malriferito amore alias umore, sequestra stadi, infligge gogne, minaccia, proclama. Sono in buona fede, giura chi li difende. Chi ci difenderà dalla loro buona fede? La loro e di qualunque integralismo da stadio e da tempio. Perché non provano i migliori e i più audaci di loro a dedicarsi un sublime atto di fantasia: immaginare un calcio libero da se stessi?

 

Le trasmissioni televisive. Sono ripartite. Salvo rare eccezioni, un barnum inesorabile e moltiplicato di cosce e di cazzate. Tutto studiato al millesimo. Una ferrea e disperante congiura del rumore, purché non filtri un minimo accenno di senso ma anche di eleganza, da stroncare eventualmente sul nascere. Le poche intelligenze umiliate e degradate.

 

pierluigi pardopierluigi pardo

Più macchiette che maschere, arruolabili solo se complici e, comunque, periferiche comparse di un circo sempre più dominato dalle nuove star, le tigri faccioniste del calcio. Ragazze che sbranerebbero anche la madre per una comparsata.

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…