parco archeologico di baia campi flegrei

DOVE VAI IN VACANZA? A BACOLI! - C’ERANO UNA VOLTA LE “VACANZE INTELLIGENTI”. LE CONSIGLIAVA L’ESPRESSO. SORDI NE AVEVA FATTO UN FILM NEL 1978, IRONIZZANDO SULLA MODA DI RIEMPIRE LA VACANZA CON CONTENUTI CULTURALI (VIDEO) - CHIUSE LE DISCOTECHE, DAGOSPIA LE RIPORTA IN AUGE CON LO STORICO DELL’ARTE LUIGI FICACCI. PRIMA TAPPA: L’INCREDIBILE PARCO ARCHEOLOGICO DEI CAMPI FLEGREI: IN GRAN PARTE SOMMERSO, I RUDERI SI VISITANO A NUOTO. ALL’ASCIUTTO, TRONEGGIA IL CASTELLO ARAGONESE DI BAIA CHE ESPONE UNA SPETTACOLARE STATUA EQUESTRE IN BRONZO DI DOMIZIANO - VIDEO

 

Monumento equestre a Domiziano–Nerva .

Bacoli, Museo Archeologico dei Campi Flegrei

 

Luigi Ficacci, storico dell’arte, per Dagospia

Luigi Ficacci

 

Il parco archeologico dei Campi Flegrei è un sito incredibile: in gran parte sommerso, per gli effetti del bradisismo, fenomeno vulcanico che caratterizza quest’area della Campania fino dall’antichità, sottoponendola a una ciclica variazione dei livelli, tra terra e mare.

 

Oggi perciò i resti antichi del lido di Baia, le tracce dei suoi impianti stradali e portuali, i ruderi delle ville sontuose e dei colossali stabilimenti termali, si visitano a nuoto, immergendosi in tenuta subacquea.

 

 

parco archeologico di Baia Campi Flegrei

In superficie, il parco archeologico è invece ambientato in ciò che resta del paesaggio preferito dalla pittura di veduta, a partire dal secolo XVIII: avvallamenti vulcanici, avventurose successioni di vegetazione intensa e coltivazioni ordinate, emergenze di tufo giallo ocra a circondare ruderi ed architetture, in magnifici contrasti cromatici.

 

Il Castello Aragonese di Baia, ospita un Museo Archeologico poco noto, ma con reperti di eccezionale interesse. L’area misena fu infatti molto rilevante in epoca romana, per l’ingegneria del suo porto, articolato tra baia marina e lago interno, eccezionalmente funzionale tanto nella fase della sua destinazione militare che in quella successiva civile e commerciale.

 

Bacoli, Museo Archeologico dei Campi Flegrei

Fu poi un luogo di rilevanza termale, per i suoi vapori sulfurei, che lo resero sacro alle divinità dell’Averno. Celebre per le residenze di villeggiatura di vari imperatori, che vi soggiornarono di frequente, in ville di nuova e sempre più sontuosa edificazione.

 

Il museo espone una spettacolare statua equestre in bronzo, di dimensione naturale, di Domiziano, un imperatore  dal carattere enigmatico e solitario, che dedicò molta attenzione al golfo, costruendo quella variante della via Appia che, lungo il litorale, univa Roma a Napoli e ancora reca il suo nome.

 

Bacoli, Museo Archeologico dei Campi Flegrei

Sviluppò molto l’edilizia di Baia, ma soprattutto  vi costruì una sontuosa villa per i suoi frequenti soggiorni. Questo bronzo, è il più antico e completo monumento equestre imperiale, poiché risale all’ 84 – 86 dopo Cristo, mentre il Marco Aurelio del Campidoglio è di un secolo successivo.

 

Monumento equestre a Domiziano – Nerva

 

Inoltre è l’unico che rappresenta un imperatore romano in atto di assalto, col cavallo rampante. Riprende infatti intenzionalmente un leggendario modello monumentale di Alessandro Magno, mentre Marco Aurelio, nel 176 d.C.,  si fa rappresentare in gesto di pacificazione, col cavallo al passo da corteo, se non statico.

 

Il Domiziano fu ritrovato, in frammenti, solo negli anni sessanta del secolo scorso, schiacciato  sotto le macerie del Sacello degli Augustali, un tempietto dedicato al culto degli imperatori romani. Proprio Domiziano ne aveva rinnovato la divinità, attribuendosene gli attributi e facendosi chiamare Signore e Dio: “dominus et deus”.

 

parco archeologico di baia

Il sacello doveva essere collassato attorno al III secolo, cioè duecento anni dopo la sua edificazione, per un terremoto e poi dimenticato. Non è stata recuperata la lancia, che verosimilmente brandiva nella mano destra, così come non vi è traccia della figura del vinto, che probabilmente in origine giaceva travolto sotto l’impeto del cavallo.

 

Monumento equestre a Domiziano–Nerva

Poteva rappresentare un barbaro del nord Europa, dato che l’Imperatore aveva fondato un proprio culto della personalità su vari episodi militari di conquista, tra cui alcuni successi in area germanica. Ma all’altezza del volto le tracce di una pesante sutura rivelano una modifica dell’originale che non è dovuta ai danni del crollo, ma è precedente:  testimonianza preziosa di una circostanza politica.

 

Monumento equestre a Domiziano–Nerva

Il regno piuttosto lungo di Domiziano, dall’81, quando succedette al fratello Tito, si concluse nel sangue nel settembre del 96, per una congiura di cui cadde vittima, nonostante l’efficacia, fino allora, della sua leggendaria diffidenza. A seguito di questo tirannicidio, la dignità imperiale fu assegnata all’anziano Nerva, che , nominato sessantaseienne nel 96, sarebbe morto due anni dopo per cause naturali.

 

Il suo breve regno fu di reazione anti tirannica ed è generalmente considerato rilevante per le riforme apportate. Tra le maggiori, la trasmissione del potere imperiale per adozione , riparando la successione dagli incerti della famiglia naturale (Nerva scelse infatti, come figlio adottivo, Traiano, che la storia celebra come un imperatore di grande intelligenza).

 

Bacoli, Museo Archeologico dei Campi Flegrei Bacoli, Museo Archeologico dei Campi Flegrei

Ma Nerva intervenne anche contro il culto della personalità di Domiziano. Piuttosto che distruggere però tutte le statue con cui questi aveva sugellato il proprio potere, in alcuni casi si limitò a sostituire il volto del predecessore con il proprio.

 

Così il monumento equestre di Baia conserva tutte le ragioni iconologiche di Domiziano, come ad esempio la devozione a Minerva, che era un suo personale attributo, distintamente leggibile nella decorazione accuratissima della corazza (un capolavoro di lavorazione del bronzo a cesello e ad agemina, una raffinatissima lavorazione a intarsio).

 

Bacoli, Museo Archeologico dei Campi Flegrei

Conserva perfino , nel retro del capo, la calvizie tipica di Domiziano, che era una delle massime preoccupazioni di questa complessa figura, tanto da fargli passare lunghe ore di inquietudine nel tentativo  di mascherarla con ogni artificio. Al volto, però, sovrappone la propria fisionomia.

 

Così, il superbo intento originario del monumento, evidente negli attributi residui, come la celebrazione della onnipotenza militare e l’iconografia dell’armatura, risulta distorta e corretta dalla sovrapposizione della faccia da formichiere propria del successore, creando un ibrido curioso.

 

Di fatto, la definizione archeologica odierna di questa statua è “ Domiziano – Nerva”, così da recare anche nell’onomastica la traccia della sopravvenuta cancellazione della memoria. Una damnatio memoriae che avendo evitato la distruzione fisica del manufatto, crea una figura complessa che consente oggi di scoprire le strategie del potere e leggerne i procedimenti.  

 

Bacoli, Museo Archeologico dei Campi FlegreiBacoli, Museo Archeologico dei Campi Flegrei Bacoli, Museo Archeologico dei Campi Flegrei ,Bacoli, Museo Archeologico dei Campi FlegreiBacoli, Museo Archeologico dei Campi Flegrei. ,parco archeologico di Baia Campi FlegreiBacoli, Museo Archeologico dei Campi FlegreiBacoli, Museo Archeologico dei Campi Flegrei.

 

Bacoli, Museo Archeologico dei Campi FlegreiBacoli, Museo Archeologico dei Campi FlegreiBacoli, Museo Archeologico dei Campi Flegrei

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’. UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA) - L'ULTIMA SPERANZA DI CALTARICCONE: ESSENDO MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS, A DECIDERE LA DEROGA DAL ‘’PASSIVITY RULE’’ SARÀ L’ASSEMBLEA: SE IN FORMA ORDINARIA (A MAGGIORANZA), CALTAPERDE; SE STRAORDINARIA (CON I DUE TERZI DEL CAPITALE PRESENTE), CALTAVINCE...

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...