carolee schneemann

MA E’ ARTE O YOUPORN? CAROLEE SCHNEEMANN, OVVERO ALLE RADICI DELL’ESPLORAZIONE DEL CORPO FEMMINILE FATTA DA UNA FEMMINISTA - A SALISBURGO LA MOSTRA CHOC DELLA STAGIONE. CURATISSIMA, DETTAGLIATISSIMA… ANCHE NEI PARTICOLARI PIU’ INTIMI

Pierluigi Panza per Corriere.it http://fattoadarte.corriere.it/?p=1577

 

carolee schneemann meat joy 1964 2carolee schneemann meat joy 1964 2

Se non ne avete abbastanza di You porn e dei selfie erotici, dei kamasutra domestici e dei tatuaggi allusivi, se vi sembrano insufficienti le periodiche note di donne finite in ospedale per recuperare qualcosa di entrato accidentalmente all’interno dell’utero, potete andare a Salisburgo.

 

Difficile capire perché l’elegante città di Mozart (assediata, però, dal turismo in zainetto), tra la fine del festival lirico estivo e l’inizio di quello di Pentecoste dedichi due piani su tre del suo Museo d’arte alla più grande retrospettiva

dell’artista “fuori di testa” americana di origine ebrea Carolee Schneemann.

 

Con circa 350 opere attraverso sei decenni, il Museum der Moderne di Salisburgo dedica una completissima, dettagliatissima e “ben curatissima” mostra a questa artista, coreografa, performer e autrice (1939 Fox Chase, vive a New York).

 

carolee schneemann meat joy 1964carolee schneemann meat joy 1964

Chi va a Salisburgo per vedere Carolee Schneemann, anziché per mangiare la torta all’Hotel Sacher? Davanti a me, in biglietteria, credo per sbaglio, c’era una famigliola di turisti (32 euro costo complessivo del biglietto per 4 persone): sono entrati e subito usciti dalla mostra (e andati sul belvedere) per non sconvolgere troppo le bambine o non dover stare a spiegare pure in vacanza cosa sono quelle cose lì.

 

Già perché la Schneemann – a parte una prima fase informale – ha passato la propria vita da femminista militante a strapazzare il corpo femminile, il proprio corpo, per “esplorare il desiderio e l'erotismo da un punto di vista femminile”. Lo fa estraendo dalla sua vagina metri e metri di materiale, lo fa coprendosi il corpo di schifezze, organizzando orge riprese e trasmesse, usando nelle pellicola fuoco e acido, tenendo un diario su come sono andate le prestazioni sessuali ed altro ancora, tra collage, arte cinetica e riprese del suo gatto che scappa (anche lui un po’ perplesso?).

carolee schneemann xcarolee schneemann x

 

Nelle “leggendarie” prestazioni d’interno, la Schneemann fa del suo corpo una fonte di conoscenza “dal dentro”, scrivono i curatori, “in posizione”. Quella.

Il compianto critico Robert Hughes, di cui sta uscendo negli Stati Uniti una raccolta postuma di scritti, vide in tutto questo rivendicazionismo esibizionista una “via breve” per creare intorno a se il successo.

 

E’ quel tipo di impegno politically-correct finalizzato a creare choc e potere di visibilità intorno a un artista, nel caso della Schneemann ben sostenuta dall’élite globalista ad ampio disponibilità finanziaria. Il significato dissolutorio della sua proposta artistica ci è chiaro, anche il suo “impegno”, ma il cuore della vecchia Europa perché continua ad andare in questa direzione?

 

carolee schneemann etcarolee schneemann et

Ancora per ultracancellare la condanna all’“arte degenarata” lanciata da uno nato poco più a nord di Salisburgo? Per sentirsi molto al passo con lo Zeitgeist? Perché il globalismo politically-correct è il coformismo vincente dei nostri giorni? Perché lì va la finanza, ovvero il denaro e dove c’è il denaro c’è la bellezza?

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