sconcerti cr7

 “È LO SCUDETTO DI CR7, NON DELLA JUVE E TANTOMENO DI SARRI”, SCONCERTI SCATENATO: "HANNO VINTO I SOLISTI, MA È STATO IL CAMPIONATO DI NESSUNO. LA JUVE NON HA MAI AVUTO UNA VERA ANTAGONISTA. LA LAZIO E’ SPARITA DOPO IL LOCKDOWN". ECCO IL MOTIVO – DELUSIONE INTER: "NON È MAI STATA ALL’ALTEZZA DI UNA JUVE COMUNQUE MODESTA” – E POI CHIESA E SPALLETTI: “MI PIACEREBBE VEDERLO ALLA FIORENTINA MA…”

Furio Zara per calciomercato.com

 

sconcerti cr7

Scudetto alla Juve, Sarri, delusioni Inter e Lazio, Coppe europee, sorprese e tanto altro. Ne abbiamo parlato con Mario Sconcerti.

 

Sconcerti, chi l’ha vinto lo scudetto?

«L’ha vinto Cristiano Ronaldo, non c’è dubbio. Ha avuto una squadra che ha giocato per lui e ha segnato il 42% dei gol della squadra. Decisivo come sempre, anche stavolta».

cr7 sarri

 

E Sarri?

«Siamo caduti nell'errore di pensare che fosse la Juve di Sarri, invece Sarri l'ha fatta diventare la Juve di Cristiano Ronaldo. E in questo è stato bravo. Hanno vinto i solisti, ma è stato il campionato di nessuno».

 

Perché?

«Perché la Juve non ha mai avuto una vera antagonista. Non lo è stata la Lazio, non lo è stata l’Inter. L’abisso dalle prime quattro alla quinta e alle altre è la conferma di una spaccatura ormai netta. Basti dire che al momento - a due giornate dal termine - tra la prima, la Juventus, e la quinta, la Roma, ci sono 19 punti».

juve lazio cr7 sarri

 

La Lazio è sparita dopo il lockdown.

«Sì, perché quello che era il suo vantaggio, cioè pensare solo al campionato senza le coppe, dopo il lockdown è diventato uno svantaggio, con i cinque cambi per tutti e con le squadre costrette a giocare ogni tre giorni. E i quattordici giocatori di Inzaghi, che prima andavano bene, poi si sono rivelati pochi».

 

Anche l’Inter ha deluso.

«Non aveva la forza per vincere, questo era chiaro fin da subito. Oggi perde due volte perché da un punto di vista mediatico è stata molto spinta, ma non è mai stata all’altezza di una Juve comunque modesta».

Perché modesta?

lazio cagliari foto mezzelani gmt001

«Perché ha perso cinque partite e sono tante, perché di solito la Juve perdeva a giochi già fatti e scudetto già in tasca; e poi perché ha subito 38 gol e sono tantissimi. Non sono numeri da prima della classe. Ma succede così anche all’estero, non riguarda solo l’Italia, oggi in Europa non ci sono squadre imbattibili o superiori di molto rispetto alle altre».

 

A proposito di Europa. Come vedi Juve e Atalanta in Champions?

«La Juve può certamente superare il Lione, ma ai quarti troverà Real Madrid o City, entrambi avversari complicati da affrontare. Credo più nelle possibilità dell’Atalanta, anche perché il Psg senza Mbappè è un’altra cosa e viene da cinque mesi di inattività, non sono pochi».

 

mario sconcerti foto di bacco

E Inter e Roma in Europa League?

«Vedo la Roma capace di fare più strada, mi sembra più pronta e ha ritrovato il suo giocatore migliore, Zaniolo. L’Inter è una squadra lenta, non so se può arrivare fino in fondo».

 

Il Milan alla fine ha deciso di puntare su Pioli. E’ stato premiato il merito.

«Giusto così, non si poteva fare altrimenti. Non dobbiamo mai dimenticare che il Milan è governato da un fondo e un fondo vive dei soldi degli altri. Non si poteva giustificare una rivoluzione, con l’arrivo di un tedesco, Rangnick, bravo finché si vuole ma che non ha poi vinto molto. E’ stato giusto tenere Pioli».

 

juve lazio

Chi è stato il giocatore che ti ha deluso di più quest’anno?

«Chiesa. Non ha mai inciso, non ha fatto il salto di qualità Soffre inevitabilmente Firenze, una città che parla solo di calcio perché nello sport non le è rimasto altro. Ad alti livelli non c’è pallavolo, non c’è basket, non c’è rugby, non c’è nemmeno più la pallanuoto. E quando finisci per parlare di un argomento a lungo lo fai diventare banale. Di tutto questo ha sofferto Chiesa».

 

Che allenatore ti piacerebbe vedere alla Fiorentina?

«Spalletti, ma credo non verrà mai».

 

antonio conte inter bolognaesultanza lazio foto mezzelani gmt009juve lazioatalanta lazio profezia sconcerti

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…