elisa di francisca benedetta pilato

“NON SONO UNA BULLA O UNA STRONZA. È LA SOFFERENZA CHE PREPARA ALLA VITA, NON L’ACCONTENTARSI” – L'EX SCHERMITRICE ELISA DI FRANCISCA REPLICA DOPO LE POLEMICHE PER LE SUE PAROLE SU BENEDETTA PILATO, CHE SI ERA DETTA FELICE PER IL QUARTO POSTO ALLE OLIMPIADI: “LO STARE MALE PER UN RISULTATO CHE NON ARRIVA È IMPORTANTE. SONO UNA PERSONA CHE DELLE SOFFERENZE HA FATTO TESORO” – “IL BUONISMO IMPERANTE NON È LA MIA FILOSOFIA. NON MI SONO MAI AUTOASSOLTA, ME LA SONO SEMPRE PRESA CON ME STESSA E MI SONO RIMESSA IN CARREGGIATA. QUELLA FAME FEROCE, IN GIRO, LA VEDO IN POCHI. MI SEMBRA UN DISCORSO CULTURALE, DI SOCIETÀ” – IL CHIARIMENTO CON LA PILATO: “LE HO TELEFONATO E MI HA RISPOSTO: ‘NON SEI MICA MIA MADRE’” – VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Gaia Piccardi per il “Corriere della Sera”

 

ELISA DI FRANCISCA

«La polemica di inizio Olimpiade ha tolto spazio alle medaglie e agli atleti. Mi dispiace. Vedo che se ne continua a parlare ancora oggi. Troppo. Quello che ho detto di Benedetta Pilato, come l’ho detto: il messaggio è stato strumentalizzato. Ho parlato di pancia, per quella che è la mia storia. Poi ho i miei pregi e difetti».

 

Elisa Di Francisca, due ori olimpici, 7 mondiali e 13 europei nel fioretto, un polverone sollevato per il commento sul quarto posto di Pilato, per un centesimo, nei 100 rana a Parigi. [...]

 

I concetti potevano essere espressi in un altro modo.

«Lo riconosco. Ma non sono una giornalista: ero in diretta come ex atleta, ambassador del Coni a Parigi 2024. Benedetta, a caldo, ha definito il quarto posto il giorno più bello della sua vita. Mi hanno chiesto un commento: mi è venuto da dire quello che ho detto perché ci credo profondamente».

 

Si spieghi.

intervista di benedetta pilato dopo il quarto posto 2

«Credo davvero che la sofferenza, lo stare male per un risultato che non arriva, sia importante. Lo dico attingendo al mio vissuto di ex atleta della scherma: bisogna provare dispiacere, perché da lì si attinge la motivazione per ripartire alla conquista. Io ho sempre fatto così».

 

Non è detto che la sua esperienza sia quella di Pilato.

«Ma non per questo sono una bulla, una violenta, una stro... Sono una persona che delle sofferenze ha fatto tesoro: ho vinto l’Olimpiade a 29 anni, dopo aver perso tanto. E tutti i momenti brutti e negativi li ho interiorizzati, per trasformarli in forza. È questo l’insegnamento che darò ai miei figli, senza amarli di meno, naturalmente».

elisa di francisca

 

Quindi in tanti anni di scherma non si è mai autoassolta, Elisa?

«Mai. Me la sono sempre presa con me stessa e mi sono rimessa in carreggiata. Non a caso, a Roma, tengo tutte le medaglie appese al muro. Ma davanti, invece degli ori di Londra, c’è l’argento di Rio de Janeiro. Il messaggio è: vedi, potevi fare di più».

 

Allora è vero che la generazione degli atleti «cattivi», in testa lei, Vezzali, Trillini, è tramontata.

«Io quel mordente, quella fame, quella determinazione feroce, in giro, la vedo in pochi. Parliamo di cattiveria agonistica, ovvio: quando salivamo in pedana, ci trasformavamo. È la sofferenza che prepara alla vita, non l’accontentarsi».

 

Ne fa una questione generazionale?

«I ragazzi che si accontentano, i genitori accondiscendenti, la proposta di abolire i voti a scuola... Mi sembra un discorso culturale, di società che sta attraversando un cambio generazionale. Io sono dispiaciuta se ho sbagliato le parole. Il mio intento era cercare di dare un significato più profondo a un risultato che io avrei vissuto in modo molto diverso».

 

elisa di francisca

Pilato non è Di Francisca, però. “Non so se ci è o ci fa” si poteva evitare.

«Sì, potevo evitarlo».

 

Vi siete chiarite?

«Le ho telefonato la mattina dopo, ci siamo parlate.

Non volevo pensasse che ce l’avevo con lei, una diciannovenne. Era un discorso più ampio».

 

È riuscita a spiegarsi?

«Lo spero. Ciao, sono Elisa. E lei: perché hai detto quello che hai detto? È il mio modo di vivere la vita, figlio del mio modo di essere, ho cercato di chiarire. Ma tu non sei mica mia madre, ha detto. Se lo fossi ti direi le stesse identiche cose, ho risposto. Ma se ho urtato la tua sensibilità, ti chiedo scusa».

 

elisa di francisca arianna errigo

I suoi figli, però, appartengono alla generazione Z, non a quella dei figli delle mamme-tigri, Elisa. Andranno ascoltati, oltre che educati.

«Non insegnerò loro l’obbligo di vincere a tutti i costi, ma sanno che se non fanno bene una cosa ci saranno delle conseguenze. Non drammatiche, ma conseguenze. Mi spiace ma io appartengo alla generazione passata, ho avuto un padre severo che mi ha tirata su in un certo modo. Il buonismo imperante non è la mia filosofia. E non sopporto nemmeno la finzione ipocrita dei social né chi, nei momenti di polemica, usa le situazioni per innalzare se stesso. La vita vera è un’altra».

 

ELISA DI FRANCISCA

Il presidente Mattarella ha detto che al Quirinale incontrerà anche i quarti posti di Parigi.

«Una grande novità, conseguenza dei tempi: l’importante è aver raggiunto il proprio traguardo personale, che sia il podio o un quarto posto». […]

intervista di benedetta pilato dopo il quarto posto 3intervista di benedetta pilato dopo il quarto posto 4elisa di franciscaelisa di francisca vezzalielisa di francisca trilliniELISA DI FRANCISCA BENEDETTA PILATO A PARIGI 2024 1BENEDETTA PILATO A PARIGI 2024

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NIN CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...