cristiano ronaldo fabio capello

“RONALDO NON È PIÙ QUELLO DI PRIMA E DEVE CAPIRLO” – FABIO CAPELLO A RUOTA LIBERA  SU CR7: “I GOL LI GARANTISCE SEMPRE MA SE VUOLE GIOCARE IN CHAMPIONS DEVE AVERE LA FORZA DI ABBASSARSI LO STIPENDIO” – SULLA JUVENTUS: “DI MARIA È PERFETTO PER VLAHOVIC E POGBA HA POTENZIA E VISIONE DI GIOCO” – SUL RITORNO DI LUKAKU ALL’INTER: “È DEVASTANTE E CONOSCE GIÀ IL CAMPIONATO. L'UNICO CHE LO CONTRASTAVA ERA CHIELLINI”– MENTRE IL MILAN…

Antonio Barillà per “La Stampa”

 

FABIO CAPELLO

L'azzurro del mare, l'azzurro dell'Italia. Fabio Capello, infinite sfumature di calcio - centrocampista, dirigente, allenatore, talent Sky -, si gode le vacanze senza staccare dal suo mondo: «Sto seguendo l'Europeo Women, peccato non aver battuto l'Islanda. Il secondo tempo, però, è stato confortante e per la qualificazione tutto resta aperto. È bello vedere le ragazze in campo, ho avuto il piacere di incontrare alcune delle nostre nazionali e le ho trovate serie e preparate: non si limitano a giocare, si impegnano con entusiasmo affinché il movimento cresca. Ora aspetto Italia-Belgio, probabilmente decisiva: quando vedo azzurro, mi fermo sempre a guardare».

 

ANGEL di maria

Ai Mondiali dovrà farne a meno.

«Una ferita aperta: l'esclusione dal Qatar è molto dura da digerire, soprattutto considerando come è avvenuta. Analizzando rudemente i numeri, siamo fuori per due rigori sbagliati».

 

Tra Eurowomen e primi test estivi nei ritiri, impazza il mercato.

«Seguo anche quello, ma è ancora all'inizio: molte squadre sono cantieri, devono trovare un'identità».

 

Prime mosse: Angel Di Maria e Paul Pogba alla Juventus.

«Ottimi acquisti, porteranno qualità e personalità: potranno dare di più a livello di gioco. L'argentino mi è sempre piaciuto tantissimo, ha tecnica e dribbling, è ideale per Vlahovic. E il francese, oltre alla potenza, possiede una grande visione di gioco».

 

Adesso i bianconeri provano a trattenere De Ligt, insidiato dal Bayern Monaco. Nel frattempo Koulibaly è andato al Chelsea e Skriniar è a un passo dal Psg: la Serie A esporta difensori.

«Vuol dire che siamo stati bravi a scoprirli prima degli altri: se vengono a prenderli è perché abbiamo lavorato bene, mettendone in evidenza le qualità. Una conferma di come sul piano tattico i tecnici italiani siano molto bravi».

 

paul pogba

Le valutazioni sono molto alte.

«Apprendendole, mi chiedo quanto potrebbero costare oggi Paolo Maldini o Fabio Cannnavaro. In assoluto, al di là dei ruoli, davanti alle offerte per alcuni tra i migliori calciatori del nostro campionato c'è poco da fare: all'estero ci sono club con potenziali economici che i nostri, al momento, non possono eguagliare».

 

È un mercato strano, con tanti campioni a parametro zero incredibilmente ancora a spasso. Da Paulo Dybala, nazionale argentino, ai campioni d'Europa Andrea Belotti e Federico Bernardeschi. Da che cosa dipende, secondo lei?

«A volte dagli errori dei procuratori che non hanno capito quanto siano cambiato i momenti, almeno in Italia: dovrebbero stare attenti a fidarsi delle promesse, capire le situazioni, perché a parole sono tutti bravi ma al momento di mettere mano al portafoglio è diverso. Ho visto rifiutare offerte importanti inseguendo alternative che invece erano bluff. Altre volte incide una sopravvalutazione di se stessi, immagini di avere la coda ma non è così. Il vecchio proverbio "meglio un uovo oggi che una gallina domani" vale sempre. E in questi casi parliamo di uova d'oro».

 

romelu lukaku arriva a linate

L'Inter ha riabbracciato Lukaku.

«Grande acquisto: è devastante e conosce già il campionato. L'unico che lo contrastava davvero era Chiellini, che è andato in Canada. L'Inter con il suo ritorno è più forte. Ed era forte già l'anno scorso».

 

Lo scudetto, però, è andato al Milan, il cui mercato per adesso è meno eclatante.

«I rossoneri sono un po' frenati dal passaggio societario, non si comprende la disponibilità di spesa concessa a Maldini e Massara, i quali hanno idee molto chiare e la capacità di intuire il potenziale dei giovani. Sono stati determinanti nell'ultima stagione, insieme a Pioli che ha dimostrato di saperli fare maturare».

 

Un simbolo?

romelu lukaku arriva a linate

«Leao. La sua crescita è stata fondamentale. Come suol dirsi, sa spaccare la partita e nella fase finale del campionato, in una fase di generale calo del ritmo, qualità e velocità del portoghese sono state decisivi».

 

Fra tanti giovani, il sempreverde Ibrahimovic che lei lanciò in Italia, nella Juventus.

«Vuole giocare ancora e mettersi in discussione perché gli piacciono le sfide e vuole essere vincente. Sarà interessante capire se sarà vincente».

 

maldini ride con ibra e massara

Altro top senza tempo, Cristiano Ronaldo: vorrebbe lasciare il Manchester United, ma si è proposto a diversi club e nessuno è interessato.

«Lui porta tanto in una società, ma il gioco deve essere impostato su di lui e Ten Hag non lo accetta, vuole un gioco di squadra. Secondo me, se desidera giocare in Champions deve avere la forza di abbassarsi lo stipendio. I gol li garantisce sempre, ma non è più il Ronaldo di prima e deve capirlo».

 

Sarà un campionato anomalo, con una lunghissima sosta invernale per il Mondiale. Qual è a suo giudizio la ricetta giusta per affrontarlo?

«La preparazione. Va adeguata a un calendario senza precedenti, partendo dal presupposto che sarà determinante la partenza: non avremo una stagione lunga, ma due che durano poco e richiedono un certo tipo di lavoro. La famosa "benzina in primavera" che si è sempre cercata con la preparazione tradizionale non serve: pensare quello, è pensare in maniera non ideale».

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