FOOTBALL IS COVID HOME - L’OBBLIGO DEL GREEN PASS PER GLI EVENTI ALL'APERTO CON PIÙ DI 4.000 SPETTATORI FA IMBESTIALIRE I CLUB INGLESI - MA IN PREMIER LEAGUE STANNO SCOPPIANDO DIVERSI FOCOLAI NELLE SQUADRE: AL TOTTENHAM CI SONO 13 PERSONE POSITIVE TRA GIOCATORI E STAFF, MENTRE AL LEICESTER CI SONO 11 CASI, TRA CUI 7 GIOCATORI…
Paola De Carolis per il "Corriere della Sera"
«Stiamo consultando la Football association e il governo per sapere come comportarci». Così il Manchester United si è rivolto ai suoi tifosi attraverso Twitter. Le altre squadre di Premier, così come le federazioni dei maggiori sport, si stanno comportando allo stesso modo.
Il cosiddetto «piano B» annunciato da Boris Johnson - ovvero le nuove misure anti Covid tra le quali l'obbligo di green pass per gli eventi all'aperto con più di 4.000 spettatori - significa infatti che chi va allo stadio in Inghilterra dovrà dimostrare di aver completato il ciclo vaccinale o di essere risultato negativo al test rapido.
La manovra dovrebbe entrare in vigore la settimana prossima dopo il voto martedì in Parlamento. Diversi conservatori hanno annunciato l'intenzione di schierarsi contro l'esecutivo ma le previsioni indicano che il pacchetto di misure sarà approvato. Nella Premier League, intanto, il Covid picchia duro. Al Tottenham di Antonio Conte 13 persone tra giocatori e staff sono risultate positive. La Uefa ha così rinviato l'incontro con il Rennes.
Brutta la situazione anche al Leicester, sconfitto ieri dal Napoli. Undici casi di Covid, tra cui 7 giocatori. Se serpeggia il dubbio che tanti calciatori abbiano preferito non vaccinarsi, per tante squadre la decisione di Johnson rappresenta una nuova punizione: «Il calcio ha sofferto abbastanza quando siamo stati costretti a giocare senza pubblico - ha accusato Steve Kavanagh, ad del Millwall - . Adesso ci viene chiesto di applicare le misure del governo senza alcun supporto ufficiale quando, in tutta onestà, la gente non ha più fiducia nell'esecutivo».
L'introduzione del green pass è un cambiamento non da poco nella patria del beautiful game , dove erano stati sinora esclusi l'obbligo vaccinale e la necessità di un documento o un lasciapassare per non violare la libertà del singolo cittadino e dove in passato diversi governi avevano abbandonato l'idea di imporre un documento di identità.
In Gran Bretagna, difatti, si può girare senza: si può anche guidare senza la patente a condizione che, se fermati, si sia in grado di presentarla nel giro di una settimana. Ora, per entrare allo stadio, così come al cinema o a teatro, serve app e certificato. Il tifoso tipico dello stadio, inoltre, cade nelle fasce d'età che in Gran Bretagna hanno aderito meno alla campagna anti Covid (tra i 18 e i 40 anni solo il 58% ha fatto le due dosi).