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ASPETTANDO “GODOT” FEDERER, LA PIOGGIA FERMA TUTTO E SI SCATENA L’IRONIA DEGLI SPETTATORI: “BINAGHI HA RADDOPPIATO PURE IL PREZZO DEGLI OMBRELLI?”, “A QUANDO IL CENTRALE CON IL TETTO?”, “DI QUESTO PASSO FINIAMO A GIUGNO" – CON IL FORO TRASFORMATO IN UNA PISCINA IL PROTAGONISTA E’ MAX ROSOLINO CHE PARLA DI DJOKO, NADAL E FEDERER, “ESEMPI DI LONGEVITA’ SPORTIVA”, DELL’UNIVERSIADE A NAPOLI E DELLA STAGIONE D’ORO DEL NUOTO ITALIANO - VIDEO

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Il tennis come esperienza meteorologica. Aspettando “Godot” Federer, i teloni avvolgono come un sudario il Centrale. La pioggia non dà tregua anche se ci vuole ben altro per fermare Jannik Sinner. Pum, pum, bordate di dritto all’incrocio delle righe. L’astro nascente del tennis azzurro si allena sotto l’acqua nel campo davanti al ‘Bar del Tennis’ e poi si concede ai tifosi che gli chiedono foto e autografi (è anche da questi particolari che si giudica un giocatore). Un diluvio di battute accompagna lo stillicidio di notizie sull’eventuale rinvio della giornata e sui biglietti (che valgono anche per domani dalle 10 per i primi 2 match, chi non può tornare può chiedere il rimborso): “Binaghi ha già raddoppiato il prezzo degli ombrelli?”, “A quando un Centrale col tetto?”, “Di questo passo si finisce a giugno”.

 

Gli incontri vengono posticipati di ora in ora, i match di Nadal e Federer slittano a domani, mentre il Foro Italico diventa una immensa piscina. Lupus in fabula, l'ex nuotatore oro olimpico a Sidney 2000 Massimiliano Rosolino, ironizza: "Sembra 'Nuoto&Friends...Mi dispiace per gli Internazionali ma una giornata con il maltempo può capitare”, prosegue  l’ex campione che ora conduce su 'La7' “Un dolce da maestro” e che potrebbe esordire come attore a fianco di Raoul Bova in un film su Manuel Bortuzzo, il nuotatore rimasto paralizzato dopo un colpo di pistola.

 

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Rosolino resta prima di tutto uno sportivo. E' impegnato nella preparazione delle gare di triathlon ("Questa mattina mi sono allenato sotto lo pioggia") ed è testimonial dell’Universiade di Napoli di luglio, come si evince dal cappellino che esibisce con orgoglio: “E’ una Universiade last minute ma la città sta rispondendo bene. Numeri da record e una grande opportunità per gli atleti di sfidarsi a 12 mesi dai Giochi olimpici di Tokyo senza le tensioni di un’Olimpiade, di un Mondiale o un Europeo”.

 

Si parla della caratura “nazionalpopolare” degli Internazionali, degli italiani Fognini, Cecchinato, Berrettini “di cui andare fieri” e dei tre tenori, Djokovic, Nadal e Federer. “Tre stili di gioco diversi. Troppo facile esaltare lo svizzero, io mi ricordo Rafa dare belle legnate a Roger” Come si fa a restare così a lungo al top? “E’ gente attentissima alla preparazione, alla dieta, a tutti i dettagli. Giocano dieci mesi all’anno, non si fermano mai. Quando vincono un torneo, non si danno alla pazza gioia ma ricominciano subito…”

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Anche Federica Pellegrini, per restare al nuoto, è un esempio di longevità sportiva. “Certamente, anche se nel nostro sport sono 3 gli eventi che contano (Europeo, Mondiale e Olimpiade), c’è una manifestazione all’anno da preparare”. Per i nuotatori a luglio ci saranno i Mondiali in Corea del Sud. “E’ una straordinaria stagione per il nuoto italiano. Oltre a Simona Quadarella e Federica Pellegrini, ci sono Margherita Panziera che sta attraversando una forma pazzesca, Paltrinieri e Detti, che ora è tornato alla carica, e tanti altri come Scozzoli, Miressi e la Cusinato”. Rispetto al tennis, il nuoto gode di meno attenzione mediatica pur avendo eccellenti risultati. Come mai? “E’ strano. Nel nuoto ci sono tantissimi praticanti. Durante i mondiali e i Giochi le piscine sono sempre piene. E anche il Settecolli, qui a Roma, è un evento strepitoso che ha sempre moltissimi spettatori. Il tennis ha il pregio di risultare attrattivo e coinvolgente. Basta vedere qui a Roma. Gli Internazionali sono come un Mondiale…”

 

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