lautaro martinez

L'ULTIMO TANGO A MILANO PER IL "TORO"? - IL FUTURO DI LAUTARO MARTINEZ È UN'INCOGNITA: IL 10 NERAZZURRO E' IL CANDIDATO PRINCIPALE PER UNA CESSIONE IN ESTATE - L'INTER DOVRÀ CHIUDERE IL MERCATO CON UN UTILE DI 60-70 MILIONI DI EURO, CIFRA CHE POTREBBE RAGGIUNTA CON LA VENDITA DEL 25ENNE - L'ATTACCANTE ARGENTINO, VICINO AL RECORD PERSONALE DI 21 RETI STAGIONALI, FA GOLA A MEZZA EUROPA E POTREBBE ESSERE IL GIOCATORE PIÙ...

Da www.corrieredellosport.it

 

lautaro martinez 2

Un’annata da record. Dopo la rete con l’Udinese, infatti, Lautaro ha raggiunto il suo top di 21 centri stagionali, come nel 2019/20, quando, con Conte in panchina e al fianco di Lukaku, fu per la prima volta titolare con la maglia dell’Inter. Ma il “Toro” ha pareggiato pure il bottino dell’anno scorso nella sola serie A, con 17 gol. Significa che gliene basterà soltanto un altro per stabilire il suo nuovo primato. Gli restano altre 4 gare per riuscirci.

 

L’argentino, insieme ai suoi compagni, ha pure l’opportunità per completare la sua stagione più vincente, visto che, dopo aver già messo nella sua bacheca la Supercoppa, può aggiungere pure la Coppa Italia (finale con la Juventus l’11 maggio) e lo scudetto (se il Milan lascerà per strada almeno 3 punti). Nonostante tutto questo, però, il futuro di Lautaro è più che mai in bilico.

inter roma lautaro

 

Necessità

Il “Toro”, infatti, è il candidato forte per quella cessione pesante che il club nerazzurro dovrà necessariamente fare la prossima estate. C’è già un’indicazione chiara per il trio Marotta-Ausilio-Baccin: uscire dal mercato con un utile di 60-70 milioni di euro, insieme ad una sforbiciata al monte ingaggi del 10-15%. Bastano questi numeri per comprendere come sia inevitabile compiere almeno un sacrificio. Sono sostanzialmente 4 i gioielli nerazzurri, i pezzi più pregiati, i più appetiti anche per questioni di età. E si tratta appunto di Lautaro, e quindi di Bastoni, Skriniar e Barella.

 

Premier League

inter milan lautaro

Da sempre, gli attaccanti sono i giocatori più costosi, in più l’argentino, con 25 anni ancora da compiere, è un calciatore che ancora non ha completato il suo processo di crescita e di maturazione. Inoltre, nel 2018, è costato relativamente poco - meno di 25 milioni di euro - ed è ormai per gran parte ammortizzato. Insomma, è l’elemento che, potenzialmente, darebbe i maggiori benefici per le casse nerazzurre. Tanto più che ci sono 3 importanti big della Premier sulle sue tracce: Tottenham, Manchester United ed Arsenal.

inter milan lautaro

 

E poco conta che il suo procuratore, Camano, resti sotto traccia: «Non pensiamo un trasferimento, lui è all’Inter, è felice», ha detto a “Radio Colonia”. Peraltro, c’è anche l’idea di poter trovare un sostituto adeguato senza troppa fatica. Destino segnato quindi? È ancora troppo presto. Si può dire, però, che in viale Liberazione si stiano già attrezzando ad un’altra estate di sofferenza, non escludendo alcuno scenario. A ogni modo, alla luce di com’è andata un anno fa, la dirigenza nerazzurra ha già dimostrato di saper trovare le soluzioni giuste.

inter milan lautaro

 

Vena giusta

Intanto, meglio godersi questo Lautaro. E’ l’attaccante nerazzurro più in forma, infatti. Nelle ultime 5 gare ha segnato 5 reti, tra cui la perla della doppietta al Milan nella semifinale di Coppa Italia. L’unica volta in cui non ha “timbrato”, contro il Bologna, l’Inter ha perso. Logico, quindi, pensare che Inzaghi intenda insistere su di lui per le ultime tappe della stagione. Del resto i suoi consueti, e anche lunghi, periodi di astinenza dal gol li ha già vissuti.

 

dybala abbraccia lautaro in inter juventus

È certamente un aspetto su cui deve lavorare, ma ora la vena è quella giusta. Da valutare, semmai, se sia il caso di continuare a mandarlo sul dischetto. Quest’anno, infatti, ha già fallito 3 rigori. L’ultimo dei quali proprio a Udine, anche se poi ha messo il pallone in rete sulla respinta. L’unico vero rammarico, insomma, è per il penalty del derby di andata, neutralizzato da Tatarusanu: vista la classifica, quei 2 punti sarebbero proprio serviti...

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?