barbara berlusconi padellaro travaglio

''GENTILE BARBARA…'' - NON RISPONDE IL ''GENTILE DIRETTORE'' TRAVAGLIO ALLA FIGLIA DI BERLUSCONI, MA L'EX ANTONIO PADELLARO: ''NELLA SUA LETTERA LA PAROLA CHIAVE È 'IPOCRISIA'. AL CALCIO NON VIENE CHIESTO DI SALVARE IL MONDO MA GLI INCASSI SÌ. E QUINDI MI PERMETTO DI PROPORRE A LEI, A CRISTIANA CAPOTONDI VICEPRESIDENTE LEGA PRO, AL CT DELLA NAZIONALE FEMMINILE MILENA BERTOLINI, DI…''

LA LETTERA:

 

http://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/39-arabia-39-orgoglio-se-madre-scriveva-39-repubblica-39-192002.htm

 

IL CALCIO NON DEVE SALVARE IL MONDO, MA GLI INCASSI SÌ

 

"Solo al calcio, invece, è assegnato da sempre il compito di salvare il mondo. In questo trovo molta ipocrisia".

Barbara Berlusconi, lettera al Fatto Quotidiano

 

 

BARBARA BERLUSCONI MILAN

Risponde Antonio Padellaro:

 

Gentile Barbara, nella sua lettera la parola chiave è "ipocrisia". Un antico flagello che nel nostro impagabile Paese ha trovato il terreno giusto per infestare con la sua utile doppiezza qualsiasi causa buona e giusta. E se davvero al calcio è stato assegnato il compito di salvare il mondo, beh di peggio, al mondo, non poteva capitare.

 

Parafrasando (indegnamente) Papa Francesco che ha detto "meglio atei che cristiani ipocriti", vorrei proporre un slogan che dovrebbe adornare i palazzi del calcio: meglio avidi che ipocriti. Esemplare è appunto quanto sta per accadere a Jeddah, in Arabia Saudita con la disputa, il 16 gennaio, della finale della Supercoppa italiana tra Juventus e Milan. A cui, come tutti sanno, le donne potranno assistere solo in settori familiari divise dagli uomini.

BARBARA BERLUSCONI E SILVIO

 

A questa discriminazione ha fatto da degno pendant un comunicato della Lega Serie A, firmato e sottoscritto dal presidente Gaetano Miccichè. Un capolavoro di tartufaggine pallonara di cui ci duole estrapolare appena un paio di passaggi. Il primo: "Il caso Khashoggi, avvenuto lo scorso ottobre, dunque mesi dopo la definizione dell' accordo, ha posto la scelta dell' Arabia Saudita sotto i riflettori e doverosamente la Lega Serie A si è interrogata su cosa fosse giusto fare".

 

silvio berlusconi con barbara ed eleonora

Fantastico. Un giornalista viene assassinato nella sede diplomatica araba a Istanbul e il sinedrio della Serie A dopo essersi "interrogato", chissà, sulle modalità dell' esecuzione e se il corpo del poveretto sia stato tagliato a pezzi oppure sciolto nell' acido, decide con innegabile pragmatismo che cosa fatta capo ha.

 

Essendo l' inconveniente successivo all' accordo definito e, probabilmente, all' emolumento incamerato (sette milioni di euro). Esemplare dimostrazione di altruismo e sensibilità umana che tuttavia nulla ha a che vedere con la discriminazione della donna e con la violazione dei diritti umani in quei Paesi, seccature di sicuro antecedenti alla nascita del gioco del calcio. Ecco però che nel periodo successivo la verità vera comincia a completarsi. "Il calcio fa parte del sistema culturale ed economico italiano e non può avere logiche, soprattutto nelle relazioni internazionali, diverse da quelle del Paese a cui appartiene" (mah).

Padellaro e Travaglio

 

E ancora: "L' Arabia Saudita è il maggior partner commerciale italiano nell' area mediorientale grazie a decine di importanti aziende italiane che esportano e operano in loco", ecc ecc. Il Miccichè pensiero non fa una grinza: tagliare a pezzi o sciogliere nell' acido i giornalisti non si fa, ed è innegabile che le donne laggiù non sono trattate benissimo; ma chi siamo noi per interferire nelle "relazioni internazionali dell' Italia", e per rifiutare un assegno piuttosto cicciotto?

 

Insomma, business is business: applicato ai diritti delle donne un ragionamento da voltastomaco che ha il pregio della sincerità. E che rende non più tollerabili le pagliacciate "in difesa della donna" a cui frequentemente assistiamo: il segno di rossetto sulle guance di giocatori e allenatori che sfilano in tv, o gli striscioni con frasi edificanti sbandierati in campo nella disattenzione generale.

cristiana capotondi

 

No, gentile Barbara, al calcio non viene chiesto di salvare il mondo ma gli incassi sì. E quindi mi permetto di proporre a lei, a Cristiana Capotondi da poco vicepresidente della Lega Pro, al ct della nazionale femminile Milena Bertolini e a tutte le donne che vivono questo sport con passione e impegno, di condividere una piccola variante nelle sacrosante manifestazioni a sostegno della dignità femminile. Che la prossima volta siano i presidenti a sfilare davanti alle telecamere con il segno di rossetto sulla guancia. E sia una bella "€". Come euro.

cristiana capotondicristiana capotondi (1)ANTONIO PADELLARO MARCO TRAVAGLIO

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…