gianmarco tamberi

“NON RIESCO A GUARDARE AVANTI: OGGI MI SENTO PERSO” – GIANMARCO TAMBERI, AZZOPPATO NELLA FINALE OLIMPICA DI SALTO IN ALTO DALLE COLICHE RENALI, E’ DISTRUTTO: “HO DATO TUTTA LA MIA VITA ALLO SPORT, NON MERITO TUTTO QUESTO. SE PENSO CHE TRE ANNI FA POTEVO FARMI UNA FAMIGLIA…LE CRITICHE PER LA FREQUENZA DI MESSAGGI SOCIAL? HO RICEVUTO UN'INFINITA' DI MESSAGGI DI INCORAGGIAMENTO, MI E' SEMBRATO RISPETTOSO COMUNICARE.

gianmarco tamberi

(ANSA) - PARIGI, 10 AGO - "Non riesco a guardare avanti: oggi mi sento perso, e con me Chiara". Al tramonto di una giornata infinita e dolorosa, Gianmarco Tamberi non e' più soltanto il campione deluso. Resta soprattutto l'uomo che sa di aver perso tre anni di vita, insieme alla moglie Chiara Bontempi. "Ho dato tutta la mia vita allo sport, non merito tutto questo", dice dopo aver chiuso undicesimo la finale olimpica dell'alto, che neanche avrebbe dovuto disputare, dopo 10 ore di dolori lancinanti per una colica renale.

gianmarco tamberi

 

"Se penso che tre anni fa potevo farmi una famiglia..", dice piangendo davanti alle telecamere, lui che con la compagna di vita aveva rinunciato a un figlio per non vedersi risucchiare le energie. E invece e' una maschera disidrata, non solo di liquidi, quella che deve rispondere alle critiche di chi ha notato la frequenza di messaggi social nel giorno piu duro.

 

"Capisco le critiche, ma in questi giorni ho ricevuto un'infinita' di messaggi di incoraggiamento, a chiedermi oggi come stavo erano tantissimi: mi e' sembrato rispettoso comunicare, non l'ho fatto ora per ora ma nei momenti di svolta. Vi assicura che scrivere un messaggio su Instagram era l'ultima cosa che avrei voluto fare..". L'ha fatto con Chiara che gli stringeva la mano sull'autoambulanza. "Tutta la mia vita, tutte le nostre vite sono state dedicate allo sport. Lei e' una grandissima donna, l'ho detto davanti a Mattarella alla consegna del tricolore. Tutte le scelte che abbiamo fatto sono state insieme, per inseguire questo sogno. Mi dispiace da morire per me e per lei".

gianmarco tamberi

 

"Avevo lavorato tanto per questa gara, sono sempre ipercritico - aggiunte Gimbo - ma stavolta no. Non riesco a pensare, non solo al futuro, neanche a quel che e' stato, altrimenti piango di nuovo". Impossibile ora parlare di altre gare, di fine carriera, di nulla che non sia il suo enorme dispiacere. Pero' una spiegazione del nuovo attacco di colica la dà, e' l'unica cosa che ricorda ("le parole di Barshim quando mi ha abbracciato? Sono sincero, non ricordo").

 

gimbo tamberi

"Alle 5-5.30 - racconta - mi sono svegliato con lo stesso identico dolore di una settimana fa: non volevo crederci. Ho sudato freddo per tre minuti, poi mi sono detto 'stai tranquillo'. L'altra volta - dice - e' durata un'ora e mezzo, sara' cosi' anche questa. Invece, le fitte sono andate avanti 10 ore. Una cosa devastante, la puo' capire solo chi ne ha sofferto. Il dolore di buca dentro. Ho vomitato due volte, e c'era sangue, avevo preso tante medicine.

 

Ma l'antidolorifico no, è vietato. Poi sono andato dai medici , mi hanno detto che la situazione era grave ma se gareggiavo non mi succedeva nulla di particolare. Mi sono detto, sta a vedere che e' un'opportunita', ma era solo un modo per non guardare in faccia la realta'". "Il fatto e' che io - conclude - ci credo sempre fino all'ultimo, e per questo do tutta la vita per lo sport: forse sbagliando, vista come e' andata. Ti perdi tanto...'. Quanto, lo dicono le sue lacrime

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…