sassuolo

LA GIOIELLERIA SASSUOLO FA GOLA A TUTTA ITALIA (E NON SOLO) - L'OTTIMA STAGIONE DELLA SQUADRA ALLENATA DA DIONISI STA AVENDO I SUOI FRUTTI ANCHE SUL MERCATO - BERARDI PIACE AL MILAN E ALLA ROMA, RASPADORI ALLA JUVE, FRATTESI E SCAMACCA ALL'INTER, MA GLI OCCHI SONO PUNTATI ANCHE SU TRAORÈ E MAXIME LOPEZ - MA PER LIBERARSI DEI SUOI CAMPIONCINI, LA SOCIETÀ EMILIANA ASCOLTERÀ SOLAMENTE OFFERTE IMPORTANTI...

GIOCATORI SASSUOLO

Nicolò Schira per “il Giornale”

 

Berardi piace al Milan, Raspadori alla Juve, su Scamacca c'è l'Inter. E poi Traore, Lopez...

i Chiamatela l'amazzabig. C'è un'unica squadra di Serie A capace quest' anno di violare San Siro (due volte) e l'Allianz Stadium, battendo in casa loro le 3 storiche grandi del nostro calcio (Juventus, Milan e Inter in rigoroso ordine cronologico): è il Sassuolo che nei big match si esalta.

 

gianluca SCAMACCA

Per informazioni chiedere anche a Lazio, Fiorentina e Atalanta, tutte e 3 battute tra le mura amiche del Mapei Stadium. Solo il Napoli (per ora) ha resistito alla legge neroverde, strappando il 2-2 in Emilia in attesa del ritorno al San Paolo-Maradona ai primi di maggio. Gli exploit della truppa di Alessio Dionisi (al debutto da allenatore in A) non sono passati inosservati e hanno reso il club della famiglia Squinzi la più rinomata gioielleria del calcio italiano. Almeno 6 i talenti in rampa di lancio e che fanno gola alle big italiane e straniere. All'insegna di una sorta di "prima ti batto e poi ti spenno".

 

domenico berardi 9

Eh già, perché le stelline di casa Sassuolo sono tutte, decisamente, costose. A partire da capitan Berardi, per il quale servono 30 milioni. Troppi secondo il Milan che lo valuta la metà. A meno di una formula di acquisto invitante (prestito con diritto di riscatto che può diventare obbligo a determinate condizioni) ma a cifre comunque più contenute. Al numero 25, proposto 20 giorni fa alla Juventus con scarso successo, pensa anche la Roma per il dopo Zaniolo (prima scelta proprio della Vecchia Signora).

 

DAVIDE FRATTESI

La strada di Milano, sponda nerazzurra, appare pronto a prenderla Gianluca Scamacca. Il goleador romano è apprezzato da Arsenal e Dortmund, ma preferisce restare in Italia e per questo Marotta da tempo è balzato in pole. Per strapparlo al Sassuolo servono 40 milioni (pagabili in 4 esercizi), ma l'Inter conta di abbassare l'investimento inserendo 1-2 contropartite tecniche (a Carnevali piacciono i giovani Pirola e Casadei). La stessa Inter così come Juventus e Roma (vanta il 30% sulla rivendita) tengono d'occhio con estremo interesse pure Davide Frattesi, incoronato nei giorni scorsi da Claudio Marchisio come suo erede. Per l'ex Monza servono 25 milioni.

 

raspadori

Tanti quanti ne servono per soffiare a Dionisi il suo metronomo. Quel Maxime Lopez che Sarri vorrebbe alla Lazio e che piace parecchio pure fuori dai confini nazionali (Lione, Monaco, Villarreal e Atletico Madrid lo hanno già fatto visionare). E non finisce qui, perché in rampa di lancio c'è Giacomo Raspadori. Per l'attaccante i dirigenti neroverdi a gennaio hanno detto no a un'offerta da 25 milioni del Newcastle, convinti di venderlo ad almeno 35. Sul classe 2000 è vigile la Juve che pensa a Jack per il dopo Morata, qualora l'Atletico Madrid non concedesse un robusto sconto sul prezzo del diritto di riscatto (da 35 a 18-20 milioni).

 

HAMED JUNIOR TRAORE

Insomma, sulla via Emilia c'è solo l'imbarazzo della scelta. Senza dimenticare l'ultimo diamante esploso alla corte di Dionisi: Junior Traore per il quale Spalletti farebbe carte false per portarlo a Napoli come dopo Insigne. Occhio anche al Milan: dovesse arrivare un'offertona per Leao (Man City o PSG), l'ivoriano diventerebbe molto più di un'idea come sostituto del funambolo portoghese.

BERARDIHAMED JUNIOR TRAORE MAXIME LOPEZ MAXIME LOPEZ raspadoriDAVIDE FRATTESI raspadoriitalia mali frattesiDOMENICO BERARDIgianluca SCAMACCA gianluca SCAMACCA gianluca SCAMACCA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...