carapaz nibali bici in mezzo alla strada

GIRO MATTO – UN UBRIACO SCAGLIA LA BICI IN MEZZO ALLA STRADA PER PROTESTA MENTRE PASSA IL GRUPPO: ECCO COME E' FINITA (VIDEO) – LA MISSIONE IM-POSSIBILE DELLO "SQUALO" NIBALI: NEGLI ULTIMI TRE GIORNI, CON DUE ARRIVI IN SALITA E LA CRONO FINALE, PROVERA’ A FAR SALTARE IL BANCO PER SFILARE LA MAGLIA ROSA ALL’ECUADORIANO CARAPAZ CHE HA UN VANTAGGIO DI QUASI 2 MINUTI - QUEL RIBALTONE DEL GIRO 2016, GRAZIE A MICHELE SCARPONI… - VIDEO

 

Da Corriere.it

 

ubriaco lancia bici in mezzo alla strada

A Conegliano durante la 18esima tappa del giro d’Italia, da Valdaora a Santa Maria di Sala, uno sconosciuto ha lanciato una bicicletta in mezzo alla strada mentre stavano per passare i corridori in gara. Autore del gesto pericoloso, un uomo in stato di ebbrezza che voleva a tutti i costi unirsi alla corsa. A no degli organizzatori avrebbe gettato la bici con un gesto di stizza.

 

 

I TRE GIORNI DELLO SQUALO

Luca Gialanella per la Gazzetta dello Sport

 

Sono le situazioni che lo esaltano. Caricate Vincenzo Nibali di responsabilità, mettetegli tutto il peso dell' Italia sulle spalle.

 

carapaz

Lui vi risponderà con un sorriso. E in sella diventerà Wonder Vincenzo, l' uomo delle missioni (im)possibili alla Tom Cruise. Il campione amatissimo che in bici trasforma lo straordinario in ordinario. Eh sì, Vincenzo, serve un colpo di fantasia.

 

La gente lo chiede. Qui al Giro c' è un solo pullman, quello della sua Bahrain-Merida, che ogni mattina diventa il centro del villaggio. Centinaia di tifosi che vogliono toccare il siciliano come se fosse un taumaturgo.

 

Bambini sulle spalle come a un concerto rock. Solo nel 2016, a tre tappe dalla fine, Nibali si era ritrovato con un distacco maggiore dalla rosa (era Kruiswijk, 4'43"), ma il livello dei corridori contro i quali doveva combattere era inferiore a quello di Carapaz, Landa o Roglic.

 

nibali

Ieri ci ha pensato Damiano Cima ad anticipare il gran menu del Giro. Da Cima alle... cime: fuga a tre di 172 chilometri con Maestri e Denz, e volata da brividi sulla rimonta disperata del tedesco Ackermann, che poteva far lavorare prima e più a fondo i suoi compagni. Bravo Cima, 25 anni, bresciano della Nippo-Fantini, tutto famiglia e bici. La quinta vittoria italiana dopo Masnada, Benedetti, Cataldo e Ciccone. L' ottava fuga che va al traguardo su 16 tappe: 50%.

 

Oggi arrivo in salita a San Martino di Castrozza; domani il tappone dolomitico con Manghen, Rolle e Croce d' Aune-Monte Avena, sulle strade distrutte dal tornado a fine ottobre e diventate simbolo di ricostruzione in tempo-record; domenica la cronometro di Verona, non piatta, con la salita delle Torricelle. Dal 2010 Nibali non è mai sceso dal podio del Giro, su 20 grandi corse a tappe è arrivato nei primi dieci per dieci volte. Nessuno come lui nel ciclismo contemporaneo.

 

L' ecuadoriano Carapaz in maglia rosa ha 1'54" su Nibali, 2'16" sullo sloveno Roglic e 3'03" sul basco Landa, suo compagno. Ci sono 108 km di salita in 9 montagne, ma non tutte uguali: i top sono Manghen, dove vent' anni fa fece il vuoto Pantani, e l' inedito Croce d' Aune-Monte Avena, che punta verso il cielo al 16%. La forza degli scalatori Carapaz e Landa, finora imbattibili quando la strada sale, contro fantasia, inventiva, imprevedibilità: riguardate le immagini del Mortirolo, quando Vincenzo prende di petto la salita più dura del Giro.

nibali

 

Nibali sa come si fa. In carriera 51 vittorie, ma almeno 5 testimoniano come abbia ribaltato corse che sembravano già chiuse. Qui nasce la sua grandezza. L' album si apre con la Tirreno-Adriatico 2013: Nibali contro Froome e Contador. A due tappe dalla fine, con Froome leader e 20" di vantaggio, Vincenzo trasforma i Muri marchigiani al 22 per cento in una battaglia campale. Si allea con il suo amicone Sagan e piega il britannico a Porto Sant' Elpidio, sotto il diluvio: maglia rossa per il secondo anno.

 

Sempre 2013, Giro d' Italia: il neoprofessionista Aru pilota Nibali sulle durissime rampe delle Tre Cime di Lavaredo, la salita dolomitica che Merckx considera come la più dura mai affrontata. Vincenzo potrebbe accontentarsi, ma cerca l' impresa. E sotto la neve conquista una delle salite più prestigiose: a oggi, l' unica tappa in linea vinta in rosa. Dall' Italia alla Francia, Tour 2014. Nibali è in maglia gialla, e tre giorni dopo la vittoria di Sheffield, il capolavoro nella tappa di Arenberg.

nibali 5

 

Ci sono una quindicina di km di pavé e il traguardo davanti alla Foresta, simbolo della Parigi-Roubaix. Dimostrazione di guida unica e abilità a saltare sulle pietre bagnate: Froome alza bandiera bianca prima di entrare nell' arena e si ritira, Contador perde 2'54". Il tricolore si alzerà sui Campi Elisi di Parigi sedici anni dopo Marco Pantani.

 

nibali mattarella

E poi le ultime perle. Il ribaltone del Giro 2016, grazie a Michele Scarponi nella terz' ultima tappa. Quarto in generale, sfiduciato, Nibali è rimesso in linea dal d.s. Beppe Martinelli e vince a Risoul la tappa del Colle dell' Agnello: porta in discesa all' errore l' olandese Kruijswijk (contro un muro di neve), e il giorno dopo a Sant' Anna di Vinadio si veste di rosa. L' anno scorso, infine, la Milano-Sanremo, la classica più ostica. E invece sul Poggio, nel punto in cui attaccarono Fondriest e Saronni, va via di forza, pennella la discesa da maestro e impone la sua legge al gruppo. Come i grandissimi, capaci di vincere in via Roma e dominare le corse a tappe.

NIBALI

 

Sì, perché dove c' è Nibali c' è speranza. Sempre.

galliani con la maglietta di nibalinibali 3nibali 4vincenzo nibali canibalvincenzo nibali vince la tredicesima tappa del tour sulle alpiNIBALI AL PODIOvincenzo nibalivincenzo nibali 3vincenzo nibali 2vincenzo nibali 4Thibaut Pinot Vincenzo NibaliNIBALI

 

nibali e rachelenibali mattarella 1nibalinibali

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA”. MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...