IL GIUDIZIO UNIVERSALE DI BALICH: ''RISULTATO DISASTROSO, UN’ORA CHE SEMBRA NON FINIRE MAI'' - FRANCESCO BONAMI PICCHIA ANCORA: ‘’È COME LA CAPPELLA SISTINA A CONFRONTO DELL'OPERA DI UN MADONNARO QUALSIASI – E POCO IMPORTA SE QUESTA OPERAZIONE HA AVUTO IL MARCHIO DI GARANZIA DEI MUSEI VATICANI” (DIRETTI DA BARBARA JATTA)
Francesco Bonami per la Stampa
Giudizio Universale Marco Balich
Da dove si può iniziare dovendo descrivere Giudizio Universale: Michelangelo e i segreti della Cappella Sistina , il progetto di Marco Balich prodotto da Artainment? Iniziamo dal dire cosa non è. Non è uno spettacolo teatrale, non è un' opera lirica, non è un' opera d' arte né un' installazione video tipo Bill Viola, non è uno spettacolo di danza né classica né contemporanea, non è un programma né di Piero né di Alberto Angela, non è il Cirque du Soleil, non è nemmeno un videogame perché questo presume un coinvolgimento attivo di chi gioca, mentre qui lo spettatore è coinvolto anzi travolto solo passivamente. Cosa è allora?
jatta direttrice musei vaticani Balich
È il tentativo disastroso - spero per chi lo ha immaginato non fallimentare, visto lo sforzo economico che deve essere stato fatto - di essere tutto quello che ho detto sopra senza mai avvicinarsi alla qualità dei migliori esempi delle varie categorie tecniche e creative. Artainment si presenta come una società che vuole mescolare e intrecciare, lo dice il nome un po' storpiato, arte e entertainment , intrattenimento.
Purtroppo il risultato è la dimostrazione che nessuno dei soggetti coinvolti nella creazione di questo innominabile progetto (perché non è possibile oggettivamente dargli un nome) sa maneggiare con cautela e sapienza né la storia dell' arte né la storia dell' intrattenimento. Basta pensare al film animato Fantasia di Walt Disney, creato nel 1940. Rispetto a quello che ho visto all' Auditorium della Conciliazione l' altra sera è davvero come la Cappella Sistina a confronto dell' opera di un madonnaro qualsiasi fatta sul selciato di una piazza romana.
L' obiettivo di Balich e dei suoi collaboratori era quello di creare a due passi dalla vera Cappella Sistina qualcosa di paragonabile ai musical che si vedono a Londra, tipo I miserabili , o a Broadway, tipo Il Re Leone . Per farlo, anziché affidarsi a sé stessi, avrebbero dovuto chiamare qualcuno in grado di costruire un vero musical.
Che so, uno del livello di Peter Shaffer, colui che scrisse nel 1979 il meraviglioso e realmente popolare musical Amadeus sulla vita di Mozart, uno spettacolo godibilissimo e veramente educativo per un pubblico che di Mozart e della sua musica sapeva magari nulla o poco - cosa che Artainment nonostante i buoni propositi e le spropositate ambizioni non riesce nemmeno lontanamente a fare. Poco importa se questa operazione ha avuto il marchio di garanzia dei Musei Vaticani, non basta solo il simbolo del Gallo nero a far diventare un Chianti buono.
Quello che sorprende e lascia perplessi è il fatto che Marco Balich è nel suo campo, le cerimonie inaugurali dei Giochi olimpici, uno dei migliori se non il migliore. Non si capisce allora perché abbia voluto infilarsi in un vicolo cieco come questo dell' arte e dell' intrattenimento confrontandosi con giganti che, appunto, da quasi un secolo hanno creato opere eccezionali.
È come se Jean-Luc Godard si fosse messo in testa di fare la regia dell' inaugurazione di un' Olimpiade, Riccardo Muti di fare il direttore non di un' orchestra ma di un gruppo rock o Giorgio Armani di sfidare Federer a tennis.
Nel tentativo di far diventare a tutti i costi uno spettacolo un capolavoro della storia dell' arte, con l' illusione che un delirio tecnologico potesse fare il miracolo, Balich e Artainment sono riusciti a centrare l' obiettivo opposto, tirar fuori l' aspetto più noioso dell' arte dilatando l' esperienza in un' ora che sembrava non finire mai e trasformare il vero intrattenimento in uno spettacolo pirotecnico mal riuscito.
Può darsi che la consolazione arriverà con un successo di pubblico. Considerare però il pubblico anche non specializzato incapace di giudicare con i propri occhi ciò che vede potrebbe rivelarsi un terribile e arrogante errore. Se alla cerimonia di un' Olimpiade l' insieme per gli spettatori ha la meglio sui dettagli, nell' arte la forza e la qualità del dettaglio può trascinare all' inferno tutto l' insieme.
adamo immagine perfettadettaglio cappella sistinaBARBARA JATTAcorpi della cappella sistinaBARBARA JATTA 1CAPPELLA SISTINA MICHELANGELO