de zerbi

IL TECNICO ITALIANO, CHE PIACE TANTO A ADANI E ALLA BOBO TV, HA INGRANATO E LA SQUADRA MACINA GIOCO: 7° POSTO E PREMIO DELLA CRITICA. GLI ANALISTI DELLA PREMIER LO ESALTANO. MA CON 4 VITTORIE, 2 PAREGGI E 5 SCONFITTE IN 11 GARE, LA MEDIA È DI 1,27 PUNTI, DI POCO INFERIORE A QUELLA TENUTA AL SASSUOLO (AUREA MEDIOCRITAS, IN PRATICA) - E DOMANI C'È LA SFIDA ALLA CAPOLISTA ARSENAL

Claudio Savelli per Libero Quotidiano

 

DE ZERBI

Roberto De Zerbi va dove lo porta il calcio. Al Benevento, dopo la parentesi traumatica ma istruttiva al Palermo. Al Sassuolo, dove si può allenare in santa pace. Allo Shakhtar, dove si lavorava nel solco di Lucescu con una rosa costruita attorno al talento dei brasiliani. E al Brighton, dove lo stadio è nuovo, il club è sano, l'entusiasmo è autentico e molti calciatori sono in rampa di lancio, vedi MacAllister neo campione del mondo.

 

Decisioni diverse, difficili, che lo hanno portato ad allontanarsi dalla famiglia o a perdere pezzi di staff (il vice-Possanzini, ad esempio, ha preferito intraprendere la carriera da primo nella Primavera del Brescia), ma anche giuste.

 

Una delle cose che De Zerbi dice di aver dovuto imparare, infatti, è "scegliere" la destinazione. Per uno che gradirebbe tutto e subito, non è facile aspettare l'offerta giusta tra le tante che arrivano. Non è semplice dire "no", quando il lavoro sul campo è vita. In questo è migliorato.

 

Lo ha dimostrato nell'attesa del Brighton: da quando ha lasciato lo Shakhtar - anche se "lasciare" non è il verbo giusto, essendo rimasto in contatto con i dirigenti e i suoi ex calciatori e avendo aspettato che si sistemassero prima di lasciare l'Ucraina sotto le bombe- a quando ha accettato gli inglesi sono passati sette mesi. Il Brighton era ben messo in classifica ma era solo il 18 settembre.

DE ZERBI

 

TUTTO DA PERDERE E proprio per via della notevole partenza con mister Potter, letteralmente "acquistato" dal Chelsea, De Zerbi aveva qualcosa da perdere: avesse cominciato male, sarebbe stato crocifisso. Ma i tifosi inglesi, a differenza dei molti invidiosi italiani, sono più curiosi che critici. Offrono il beneficio del dubbio: prima vedono, poi eventualmente giudicano.

 

Roberto, infatti, ha iniziato male, con 2 punti nelle prime cinque apparizioni, ma i fan del Brighton ne hanno apprezzato il temperamento e gli sprazzi di gioco fin da subito. Così, a ruota, i calciatori hanno assorbito le prime idee e i risultati sono arrivati: 4-1 al Chelsea dell'ex Potter, porta girevole del destino, 3-2 al Wolverhampton, 3-1 al Southampton nel Boxing Day. In mezzo la sconfitta contro l'Aston Villa, la vittoria di lustro in Coppa di Lega sulla capolista Arsenal, macchiata dal ko con il Charlton nel turno successivo.

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INTRUSO TRA LE GRANDI Il bilancio recita ora 4 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte in 11 gare per una media di 1,27 punti, di poco inferiore a quella tenuta al Sassuolo (1,38). Il Brighton è settimo a pari punti con il Chelsea e a una lunghezza dal Liverpool. Si è confermato intruso tra le sette grandi d'Inghilterra (le solite sei più il Newcastle dal budget arabo), un po' come il Sassuolo in Italia. Solo che in Premier le squadre minori sono più competitive ed è più difficile fare punti.

 

La particolarità per Roberto è che la diversità delle condizioni di lavoro non ha cambiato la sua idea, l'ha arricchita: la squadra si muove a sua immagine e somiglianza, tanto che sui tabloid si abusa del titolo "De Zerbi Ball", ma con l'aggiunta dei grammi di "premierleaguismo" che il suo Sassuolo e il suo Shakthar, più tecniche che fisiche, non avevano. Così De Zerbi è diventato il tecnico nostrano all'estero più seguito dagli analisti del calcio e dai fan più nerd.

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Una buona pubblicità per il movimento italiano, che deve ancora cancellare i vecchi cliché del calcio pragmatico e attendista. La prova del nove è di nuovo l'Arsenal di Arteta lanciato verso il titolo (più 5 sul City) con un'idea di gioco di derivazione guardiolesca, simile a quella di De Zerbi. Si gioca domani (18.30, diretta Sky Sport) sul prato del Falmer Stadium, impianto gioiello della contea inglese dell'East Sussex. Dove si può fare calcio, come piace a Roberto.

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