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“USCIRO' DAL CAMPO SE SENTIRO' FRASI OMOFOBE” – IL CAMPIONE DEL MONDO ANTOINE GRIEZMANN IN COPERTINA DI 'TÊTU', LA STORICA RIVISTA LGBT+ FRANCESE, DENUNCIA IL MACHISMO PALLONARO E PROMETTE - "SE QUALCHE GIOCATORE FARÀ COMING OUT, SARÒ AL SUO FIANCO. L'OMOFOBIA NON È UN' OPINIONE, MA UN DELITTO" - NAINGGOLAN DISSE: “I CALCIATORI NON POSSONO RIVELARE DI ESSERE GAY, SE LO FANNO SONO FINITI”

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Stefano Montefiori per il Corriere della Sera

 

«Basta con l' omofobia nel calcio», dice Antoine Griezmann in copertina di Têtu , la storica rivista Lgbt+ francese. L' attaccante campione del mondo con i Bleus, 28 anni, sposato con una figlia, eterosessuale, ha deciso di impegnarsi per i compagni vittime di discriminazioni.

 

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L' uomo dei quattro gol ai mondiali di Russia denuncia il machismo che continua a regnare tra il pubblico, negli spogliatoi e sul terreno di gioco. E promette: «A questo punto, se sento di nuovo un giocatore pronunciare frasi omofobe durante un match, credo che interromperò la partita e uscirò dal campo». La minaccia di Griezmann è senza precedenti. Da tempo molte voci chiedono ai calciatori di smettere di giocare davanti a episodi di discriminazioni (Liliam Thuram lo domanda di fronte ai cori razzisti contro i giocatori neri), ma nessuno ha mai preso una decisione simile. Il silenzio sull' omosessualità nel calcio di alto livello è stato già rotto in passato, per esempio nel 2012 dall' altro campione del mondo Olivier Giroud, ma stavolta Griezmann evoca lo stop immediato alla partita.

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«Se qualche giocatore farà coming out, voglio che sappia che c' è qualcuno su cui potrà contare: me - aggiunge Griezmann -. Io sarò al suo fianco, perché per opporci a questo fenomeno dobbiamo parlarne. Bisogna ripetere che l' omofobia non è un' opinione, ma un delitto». Il tabù del rapporto tra omosessualità e mondo del calcio venne rotto per la prima volta nel settembre 2002 quando la star David Beckham accettò di posare in copertina per la rivista gay britannica Attitude, rivendicando non una propria omo-sessualità ma la soddisfazione di avere molto seguito tra i gay. All' epoca quella mossa sembrò una svolta capace di abbattere le barriere, ma invece il gesto di Beckham rimase isolato.

 

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Un anno fa il campione della Roma Radja Nainggolan ha detto a una tv belga che «i calciatori non possono rivelare di essere gay, se lo fanno sono finiti. È troppo pericoloso per la carriera. Il mondo del calcio ha codi-ci precisi e i suoi riti, come le auto sportive e le belle donne». Griezmann, non nuovo all' impegno sociale, ha partecipato in passato a campagne contro le violenze sulle donne.

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