TRA I DUE "LITIGANTI"…TERTIUM NON DATUR - INIZIA LO “US OPEN 2017” E I GRANDI PROTAGONISTI SARANNO ANCORA LORO: FEDERER E NADAL - NEGLI ANNI HANNO VINTO TUTTI I GRANDI TORNEI MENTRE I RIVALI, ULTIMO MURRAY, SPARIVANO TRA INFORTUNI E ALTRI IMPREVISTI - UN'ALTRA SFIDA-SPAREGGIO PER I DUE CAMPIONI CHE FANNO INVECCHIARE I GIOVANI
Gianni Clerici per la Repubblica
Inizia lo US Open 2017, e chi tra noi stava attendendo il cambio generazionale è deluso. Simile cambio avviene in tutti gli sport, e ne sono i recenti notissimi esempi Bolt e, da noi, Totti. Nel tennis tarda a verificarsi, anche se i due primi della classifica dell' anno passato, e di 2 anni fa, Djokovic e Murray, sembrano invecchiati, uno a casa tra la carrozzina e lo psichiatra, e l' altro per un gomito dolente. Significa che, come in ogni disciplina, e non solo nel tennis, qualcosa di simile a un avvicendamento sarebbe accaduto se non fossero esistiti due fenomeni.
Il primo contrario agli effetti dell' età, Roger Federer, il secondo contrario agli effetti degli infortuni che, secondo quanto ho letto giorni fa in una sorta di nota della spesa, giungerebbero a 14. Una scomparsina generazionale si era verificata nel corso dell' ultimo torneo di rilievo, Cincinnati, che ha visto in finale due rappresentanti delle nuove generazioni, Dimitrov, il primo bulgaro tennista, che ha impiegato tre anni a rimettersi dagli allenamenti con la Sharapova e Kyrgios, che nelle sue bizzarrie mi ricorda il povero Larsen, sfuggito a una decimazione durante la guerra.
Roger ha vinto sull' impietoso cemento dal 2004 al 2008 incluso. E Rafa, lontano dalla sua preferita terra rossa, si è limitato a due titoli, nel 2010 e 2013. Frugando nella debolissima memoria, ricordo che Roger ha addirittura smarrito due soli set, uno contro Agassi e l' altro contro Roddick, demolendo in tre Djokovic, Murray e Hewitt. Nadal ha sommerso di diritti per due volte Djokovic, lasciandogli entrambe le volte un set. Quest' anno i due fenomeni affrontano il torneo con Roger che ha vinto due Slam, l' Australian e Wimbledon, più Halle (erba) Miami e Indian Wells (cemento), mentre Rafa ha dominato il circuito rosso, con 1 Slam (Roland Garros) e gli abituali Montecarlo, Madrid e Barcellona.
Nella classifica Atp, che definisce la teste di serie, Nadal è primo, e Federer terzo. Dopo tutte queste belle informazioni, il lettore che sia giunto sin qui può domandarsi, e domandarmi: "Vincerà lo US Open uno dei due fenomeni?". Non posso che sbagliarmi, lontano come sono dalla fallace impressione di un allenamento, di pettegolezzi di spogliatoio, e dalle considerazioni dei pochi tennisti che ancora conosco. Purtroppo, grazie al computer che ha sostituito, al di fuori di Wimbledon, un essere umano, il sorteggio ha fatto in modo che i due possano sì incontrarsi, ma in semifinale. E nella parte alta di un tabellone che Mr. Robot ha vivamente squilibrato, in modo che, dovessimo seguire i numeri delle teste di serie, Nadal incontrebbe nei quarti Dimitrov o Goffin, per raggiungere in semi un Federer vincitore del Folle Kyrgios e di Thiem.
Parte bassa, vediamo Cilic, vincitore privo di rovescio nel 2014, incontrarenel derby contro Travaglia, sulla strada in salita verso Nadal, e qualche dignitosa partita di MM (Medico Mancato) Lorenzi, e dei nuovissimi Fabbiano, Giannessi. Detto degli uomini, continua la negativa vendemmia femminile, una delle peggiori della storia, tanto che l' altro giorno quell' ottimo giornale sportivo del New York Times si augurava un successo di Venus Williams, in attesa del rientro post partum di Serena, che ha solo un anno in meno, 36. Mi sostituisco a Wilander, ben più noto, nell' auspicare che un coach geniale si renda conto che il rovescio bimane insegnato a tutte le bambine può andar bene, ma non sostituire lo slice né il drop. Si crea una sorta di anchilosi, che limita il talento.
Ultima, tra le notizie negative, la decisione della Atp di consentire dialoghi in campo tra il giocatore e il coach. Il tennis non è più, anche tra gli uomini, considerato uno sport individuale. E' come se agli esami di maturità un insegnante potesse rivolgere suggerimenti al maturando. Ma vedremo anche di peggio, e a Milano dal 7 all11 novembre nel torneo Next Generation, quando il potere delle televisioni giungerà ad accorciare i set, in modo da aumentare la quantità e varietà dellepubblicità.