jeff koons cicciolina ilona staller

"IO, ARTISTA GRAZIE ALL'ITALIA" - MENTRE APRE LA SUA MOSTRA FIORENTINA A PALAZZO STROZZI, JEFF KOONS (L’ARTISTA VIVENTE PIÙ QUOTATO AL MONDO) SI RACCONTA IN UN LIBRO-INTERVISTA - "IL BAROCCO E IL ROCOCÒ SONO STATI UNA FONTE D'ISPIRAZIONE PER BANALITY MA SOPRATTUTTO PER MADE IN HEAVEN – CAPODIMONTE (“INVECE DEI LABORATORI PER LA PRODUZIONE DELLA PORCELLANA VEDEVO IN GIRO SOLO GENTE CHE VENDEVA STECCHE DI SIGARETTE”) E GIUDITTA E OLOFERNE DI ARTEMISIA GENTILESCHI – "IL FUTURO DEL MIO LAVORO? TUTTO È DESTINATO A SCOMPARIRE. MA È PROPRIO PER QUESTO CHE…"

Massimiliano Gioni* per “la Repubblica”

*Direttore artistico del New Museum di New York e della Fondazione Trussardi di Milano

 

Quando sei stato in Italia per la prima volta?

JEFF KOONS 16

«Credo intorno alla fine del 1986. Ricordo che in quel periodo stavo sperimentando con materiali diversi dall'acciaio inossidabile. Volevo cambiare materiali e linguaggio: era il periodo in cui stavo sviluppando le idee per "Banality" e sapevo di voler lavorare con la porcellana e il legno.

 

L'anno doveva essere più o meno quello, il 1986, e ricordo che Antonio Homem, il direttore della galleria Sonnabend e figlio adottivo di Ileana, mi disse: «Se vuoi lavorare con la porcellana, vai in Italia: ci sono un sacco di produttori lì. Ma se vuoi lavorare con il legno, devi andare a Oberammergau, in Germania».

 

La mia prima meta è stata Milano. E dopo Milano ho cominciato a viaggiare e spostarmi per tutto il paese. Ovunque andassi, acquistavo riviste specializzate sulla porcellana e prendevo brochure commerciali alle fiere.

 

JEFF KOONS 15

Poi ho iniziato a visitare diversi laboratori di produzione: ho fatto un viaggio in macchina da Milano fino a Napoli, facendo tappa da ogni singolo produttore che trovavo nelle riviste e nelle brochure per capire se ce ne fosse uno che facesse al caso mio. Sono stato molto sistematico.

 

Li ho visitati tutti di persona, uno dopo l'altro. E una volta arrivato a Napoli, sono tornato indietro. La ragione per cui sono andato a Napoli erano le celebri porcellane di Capodimonte. All'inizio credevo che Capodimonte fosse il nome di un'azienda, ma una volta arrivato lì ho capito che si trattava di una zona della città.

JEFF KOONS 14

 

Immagina la mia sorpresa: ero lì per cercare un potenziale produttore e salta fuori che Capodimonte è solo un quartiere su una collina di Napoli. E invece dei laboratori per la produzione della porcellana vedevo in giro solo gente che vendeva stecche di sigarette. Quella è stata una sosta davvero divertente. Ma mi è piaciuto molto tutto il processo di ricerca dei produttori: scoprire i punti di forza e il talento di ciascuno e capire per quale progetto specifico potessero tornare utili».

 

Avevi tempo di visitare mostre e musei durante questi viaggi?

«Certo. E le chiese, in particolare l'arte barocca e rococò, hanno avuto un forte impatto su di me e sul mio lavoro. Il barocco e il rococò sono stati una fonte d'ispirazione per Banality ma soprattutto per Made in Heaven .

 

JEFF KOONS 13

Quell'estetica ha ancora un ruolo davvero importante nel mio lavoro. Quando sono andato a Capodimonte e non ho trovato le fabbriche di porcellana che cercavo, sono finito a visitare il museo. È in quell'occasione che mi sono ritrovato per la prima volta faccia a faccia con Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi, che è conservato in collezione. È uno dei miei dipinti preferiti: un'opera assolutamente fantastica».

 

JEFF KOONS 12

Non vorrei sembrare nazionalista a riguardo, o insinuare che l'Italia sia il luogo in cui il tuo lavoro è nato e ha preso forma... Più che altro sono curioso di sapere se pensi che anche la tua arte abbia subito l'influenza di quei miti che hanno plasmato l'opera di artisti come Robert Rauschenberg o Cy Twombly, o di scrittori come Henry James e storici dell'arte come Bernard Berenson, tutti vittime di una certa immagine dell'Italia come innocenza e classicità perdute... Credi che quei miti abbiano avuto una qualche influenza sul tuo lavoro o sulla tua vita?

«È interessante che tu abbia citato Twombly perché quando penso al Museo Archeologico Nazionale di Napoli mi vengono in mente le foto di lui accanto a enormi frammenti di sculture. In realtà non ricordo con esattezza dove siano state scattate, se a Roma o a Napoli, ma è un'associazione mentale che faccio automaticamente quando penso a quel museo.

jeff koons, rabbit

 

Di sicuro ho abbracciato e fatto mie l'Italia e la sua cultura, e probabilmente l'effetto che hanno esercitato su di me è simile a quello avuto su Rauschenberg o Twombly. D'altro canto, però, c'è un elemento di conflittualità tra me e l'Italia, dovuto alla vicenda del mio divorzio e a tutta la questione dell'affidamento di mio figlio Ludwig, situazioni molto gravi che hanno accentuato questa sorta di conflitto culturale.

CONIGLIO JEFF KOONS

 

Ma per tornare alla storia dell'arte, la cosa che ho sempre amato di questa disciplina è il senso di vicinanza e connettività. È iniziato tutto con le mie prime lezioni di storia dell'arte: quella è stata la prima volta in cui ho percepito chiaramente questo senso di connessione con il passato».

 

Parli in maniera così eloquente della storia dell'arte e dell'importanza che ha per te, ma sarei curioso di chiederti qualcosa di più specifico su alcune opere. Per esempio, hai spesso citato la "Cacciata dal Paradiso terrestre" di Masaccio e l'impatto che ha avuto sul tuo lavoro, in particolare per la serie "Made in Heaven".

 

Nonostante il fascino che provi nei confronti di una storia dell'arte intesa come spazio di comunione attraverso i secoli, hai scelto proprio un'immagine di punizione e vergogna come fonte d'ispirazione per il tuo lavoro... Mi chiedo se ti abbiano ispirato anche altre opere o collezioni in Italia, soprattutto a Firenze dove presenti la tua mostra.

«In realtà, la Cacciata di Masaccio mi è stata d'ispirazione per immaginare un mondo senza peccato e senza punizione: di fatto, un mondo di comunione totale. Quindi credo sia molto in linea con quello che penso della storia dell'arte.

 

cicciolina jeff koons

E, a proposito di Firenze, questa città è semplicemente straordinaria, con tutti i suoi musei, in primis gli Uffizi naturalmente. Alcuni anni fa, nel 2015, ho avuto l'onore di poter mostrare il mio lavoro in piazza della Signoria e a Palazzo Vecchio. Già quella è stata un'esperienza indimenticabile e ora poter esporre a Palazzo Strozzi mi rende felicissimo.

 

cicciolina jeff koons 11

La storia dell'arte non è semplicemente un dialogo, ma è una specie di viaggio nel tempo. Ti consente di tornare indietro nel passato ma è anche un'esperienza di natura quasi biologica, uno strumento in grado di connettere il tuo presente al futuro, proiettandoti nell'avvenire. È questo che amo della storia dell'arte, questo senso circolare del tempo.

 

Per me l'idea della conservazione è molto importante, il desiderio di preservare le opere e il passato: il fatto di comprendere il valore e la rilevanza di un oggetto o di una determinata opera, tanto da impegnarsi a mantenerla intatta, da assumersene la responsabilità, sono tutti elementi fondamentali di questo senso di connettività».

 

Ho sempre apprezzato quello che lo scultore americano Charles Ray ha detto una volta a proposito del tuo lavoro: che avrebbe voluto vedere "Balloon Dog" senza una gamba, come un'antica rovina greca. A proposito di conservazione, ti domandi mai come sarà il tuo lavoro nel futuro, tra qualche centinaio di anni o persino millenni? È qualcosa che ti preoccupa o a cui pensi quando produci un'opera? Speri che il tuo lavoro verrà preservato per i secoli a venire?

cicciolina jeff koons 4

«Se anche il mio lavoro avrà la fortuna di essere conservato e valorizzato nei secoli a venire, alla fine si ridurrà in polvere: tutto è destinato a scomparire. Anche le opere in acciaio inossidabile scompariranno. Del resto non si possono cambiare le leggi fisiche del mondo. Tutto invecchia e tutto si riduce al nulla. Succede questo sulla Terra.

 

Ma è proprio per questo che conservare certi oggetti e opere d'arte è fondamentale. È nostra responsabilità condividerli con le generazioni successive, anche se alla fine sono destinati a non durare in eterno. Ed è allora che le opere entrano a far parte di una memoria collettiva, che è una cosa meravigliosa di per sé. Io credo si arrivi a un punto in cui le nostre esperienze individuali con l'arte si imprimano sempre più a fondo nella nostra memoria, e poi attraverso la memoria entrino a far parte del nostro patrimonio biologico».

cicciolina jeff koons 12MASSIMILIANO GIONI 2MASSIMILIANO GIONI koonscicciolina jeff koons 3koonsmade in heaven cicciolina jeff koons jeff koonsKOONS PARIGI 1KOONS PARIGIcicciolina e jeff koons cicciolina e jeff koons JEFF KOONS - STRING OF PUPPIESballoon dog jeff koonsrabbit jeff koons 9rabbit jeff koons 8rabbit jeff koons 7jeff koons 1

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”