jorginho 1

KEEP CALM E PASSATELA A JORGINHO - L'ITALO-BRASILIANO IGNORATO DA VENTURA HA CAMBIATO LA NAZIONALE DI MANCINI E ORA, DOPO AVER VINTO LA CHAMPIONS LEAGUE, POTREBBE ESSERE L'OUTSIDER PER IL PALLONE D'ORO IN CASO DI… - BARELLA: "È UN FENOMENO, NON SBAGLIA MAI" (COL BELGIO 74 PASSAGGI GIUSTI SU 75). LO SPAGNOLO AZPILICUETA, SUO CAPITANO AL CHELSEA: "SE BLOCCHIAMO LUI, BATTIAMO L'ITALIA" - VIDEO

 

MDD. Per "il Giornale"

 

jorginho 5

L'anima di una squadra è nel centrocampo. E quello azzurro ha classe e qualità. Ma soprattutto ha Jorginho: ignorato da Ventura salvo ripescarlo nella maledetta serata di San Siro con la Svezia, insostituibile per Mancini che gli ha dato le chiavi della sua Italia. E lui recupera palloni, li rigioca in verticale, viene fuori con eleganza e brillantezza dalle situazioni di pressing.

 

jorginho

Da quando il ct l'ha messo in campo tre anni fa, la storia della nostra Nazionale è cambiata. È alle semifinali di un Europeo giocato su livelli straordinari dopo aver vinto la Champions League da protagonista e dopo essere stato il giocatore del Chelsea più volte a segno in Premier League.

 

jorginho 1

Ora che i vari Kanté, Mbappé, Ronaldo, De Bruyne e Lukaku sono fuori dall'Europeo, Jorginho è diventato l'outsider di lusso per il Pallone d'Oro. Nel periodo di duopolio Messi-CR7, solo un altro centrocampista, il croato Modric, è riuscito nell'impresa.

 

jorginho 4

Tutti si sono accorti che nel bellissimo centrocampo azzurro, c'è uno dei giocatori più forti d'Europa. «Non sbaglia mai, lo fa raramente, è difficile dire che poteva fare meglio o in un altro modo - così Nicolò Barella, uno dei perni del reparto nevralgico di Mancini -. Ognuno fa il suo gioco, si può sempre far meglio o peggio ma il calcio è così: Jorginho raramente fa male o peggio. Il fulcro di tutto è il gruppo, la forza d'intenti comune. Ma il centrocampo è il reparto dove passa il gioco e io sono al fianco di due fenomeni, Jorginho e Verratti, che cercano di far girare la squadra. Io cerco di pensare all'inserimento». Le alternative non mancano, ma i tre sono di fatto in testa alle gerarchie del Mancio.

 

jorginho 3

«Come si batte l'Italia? Bloccando Jorginho, è un giocatore intelligente, meno sarà protagonista, più possibilità avremo noi di controllare la partita», ha sottolineato dal ritiro delle Furie Rosse a Las Rozas Cesar Azpilicueta, difensore del Chelsea e della Spagna di Luis Enrique.

 

I due condividono quindi lo spogliatoio ai Blues: «Abbiamo una chat fra noi giocatori, come è normale. Ma questo è il calcio: a volte, quando sei in Nazionale, affronti dei tuoi compagni di squadra. È una cosa naturale, come sarà normale che daremo tutti il massimo per le nostre nazioni e per qualificarci alla finale».

jorginho 2jorginho con la champions vintajorginhojorginho emerson italo brasiliani jorginho champions4jorginho champions3jorginho champions2jorginho champions1jorginhojorginhojorginhoitalia grecia jorginho verrattijorginho 4JORGINHOjorginho con azpilicueta e i compagni del chelseaJORGINHOjorginho 3jorginhojorginhoJorginho

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…