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L’ADIDAS CI FA FUORI DAL MONDIALE – NELLA PRESENTAZIONE DELLE NUOVE MAGLIE PER RUSSIA 2018 E’ GIA’ PRESENTE QUELLA DELLA SVEZIA, RIVALE DEGLI AZZURRI AGLI SPAREGGI: GAFFE O SILURO ALLA PUMA, MARCHIO DELLA NAZIONALE? - VENTURA FRIGNA: “BUON MOMENTO DEL NOSTRO CALCIO? IL NAPOLI GIOCA CON DUE ITALIANI… " 

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Da www.passioneinter.com

 

L’Adidas non pensa alla scaramanzia e elimina già l’Italia dai mondiali: attraverso il profilo ufficiale Instagram, infatti, la famosa casa di articoli sportivi ha presentato le magliette ufficiali per il prossimo Mondiale 2018, previsto in Russia.

 

Ma tra le varie magliette presenti, ironia della sorte, Adidas ha già incluso la casacca gialloblu della Svezia, squadra che invece non è ancora ufficialmente classificata per il torneo ma dovrà affrontare proprio l’Italia di Giampiero Ventura nei playoff di qualificazione.

Errore tremendo o provocazione per una nazionale con uno sponsor tecnico rivale?

 

 

VENTURA: ZAZA ARMA IN PIU’

 

Massimo Cecchini per la Gazzetta dello Sport

 

ventura immobile

Il presidente Tavecchio è in prima fila, il d.g. Uva in seconda, in alto il vice presidente Ulivieri. Il c.t. Gian Piero Ventura scalpita: l'operazione Svezia può cominciare. "Mai avuto la sensazione di essere lontano o distaccato dalla Federazione: in questi due anni sono stati estremamente disponibili e per questo li ringrazio. È evidente che abbiamo un obiettivo comune. Tavecchio? Lo sento spesso, compattezza. Mi ha pure promesso un premio in denaro - scherza l'allenatore degli Azzurri -: una volta qualificati si penserà a fare il resto. Testa alla Svezia anche se, lo confesso, penso già agli stage e alle amichevoli con Inghilterra e Argentina".

 

 

IL GRUPPO — Ventura è ottimista e ha fiducia nel gruppo: "I ragazzi sono motivati. La Svezia per 5-6 undicesimi è la stessa dell'Europeo, gioca allo stesso modo. Noi però dovremo pensare solo a noi, a fare l'Italia: una squadra che storicamente nei momenti difficili ha dato il massimo". Mancano quattro giorni alla prima delle due sfide contro la nazionale di Andersson:

ventura

 

"È un momento importante per me e la mia storia, ma anche per i giocatori: andare o non andare ai Mondiali conta, per alcuni è iniziare un ciclo, per altri significa finirlo in un certo modo. C'è convinzione, serenità, determinazione". E pure i tifosi paiono averlo capito. "Ringrazio i 70.000 che saranno a San Siro lunedì prossimo. L'Italia si è compattata, si sente il calore dei tifosi: non dobbiamo deluderli. Da parte nostra c'è grande attesa e grande voglia di festeggiare qualcosa che riteniamo di meritare".

 

JORGINHO & CO. — Ventura non risparmia qualche giudizio sui singoli: "L'esperienza in partite del genere conta: abbiamo due match in 72 ore, per questo siamo in 27. Al di là degli acciaccati abbiamo 4 diffidati (Parolo, Verratti, Chiellini e Immobile, ndr) e non posso convocare qualcuno dopo. Jorginho non veniva chiamato perché il modulo non era adatto alle sue caratteristiche. Zaza? Ha avuto un percorso di crescita: è qui non solo per i gol, ma per come sta giocando. Tutti questi passaggi hanno contribuito alla sua maturazione.

jorginho

 

Credo che sia un giocatore migliore rispetto all'Europeo". Un accenno anche al faraone: "El Shaarawy non è una sorpresa per me. Quando è venuto al prima volta da noi stava attraversando un momento non buono: ha fatto lo stage, abbiamo parlato a lungo, ognuno si è guardato dentro per capire la strada per migliorare. Da quel momento non si è più fermato. E' un giocatore su cui l'Italia conta, così come Romagnoli, che è il futuro della Nazionale. Lo stiamo aspettando e lo sa perfettamente. Ci ha detto 'Vincete, non vedo l'ora di tornare'".

 

 

MODULO — Una digressione poi è sul modulo: "Non è mai stato una ossessione, neppure il 4-2-4, perché ho giocato anni col 3-5-2. Scelgo in base al materiale umano che ho: l'importante è come giochiamo, non il modulo. Occorre vedere l'approccio e la determinazione". E sulle punte di riferimento il tecnico è stato chiaro: "Immobile e Belotti sono reduci da acciacchi fisici e, lo dico egoisticamente, per fortuna Ciro ieri non ha giocato".

zaza

 

IL SOGNO — Secondo Ventura club e Nazionale ormai viaggiano su binari non paralleli: "Prendiamo ad esempio il Napoli: gioca al massimo con due italiani, mentre una volta c'erano i blocchi. Ne prendiamo atto, ma proprio per questo motivo abbiamo iniziato un discorso molto più ampio.

 

Le convocazioni di Verdi e di Pellegrini sono state finalizzate in questo senso. Comunque ora non dobbiamo sognare, dobbiamo preparare le partite. Anzi, a dire il vero io un sogno ce l'ho: avere 20 giorni per allenare la squadra, per far sì che questo sogno si realizzi. L'Italia deve andare al Mondiale".

ventura

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