gregorio paltrinieri

“HO PENSATO CHE UNA MALATTIA NON POTESSE ROVINARE TUTTO, ANDARE A CASA CON ZERO MEDAGLIE NON ERA CONCEPIBILE.” – L’ANALISI DI GREGORIO PALTRINIERI DOPO TOKYO 2020, DOVE HA CONQUISTATO UN ARGENTO NEGLI 800 STILE E UN BRONZO NELLA 10 KM DI FONDO – “VADO VIA CONTENTO DI ME: ERO AL 75% DELLA FORMA, AVREI POTUTO AVERE UN ATTEGGIAMENTO PASSIVO. INVECE C'E' SEMPRE QUALCOSA DI BUONO NEL LOTTARE..."

Arianna Ravelli per il "Corriere della Sera"

 

GREGORIO PALTRINIERI

«Adesso che sono arrivato a casa, cominciano a depositarsi le emozioni. In tre settimane provi un mix di sensazioni contrastanti, ora resta che sono contento di me. È stata una bella Olimpiade. A me piace gareggiare, in qualsiasi stato di forma».

 

Gregorio Paltrinieri, in effetti, lo ha fatto vedere al mondo. La sua voglia di lottare è un'iniezione di energia valida per ogni momento di stanchezza, le sue parole sono un antidoto alla tentazione di arrendersi a circostanze oggettivamente difficili, e non importa se non tutto è andato come voleva (anche perché l'asticella era altina: il ragazzo puntava a tre ori, sono arrivati un argento negli 800 stile e un bronzo nella 10 km di fondo): prevale la soddisfazione per quello che ha dato e, perché no?, ha scoperto di sé. 

TOKYO 2020 - GREGORIO PALTRINIERI BRONZO NELLA 10KM

 

Allora Greg: che ricordi l'hanno seguita da Tokyo a Carpi? 

«La prima cosa che mi viene in mente è la mia stanza, un mini appartamento in realtà, c'erano Acerenza, Burdisso e Ceccon: abbiamo vinto un sacco di medaglie in quell'appartamento! Poi la mensa del Villaggio: ho incontrato Doncic, Zverev». 

 

Veniamo alle sue gare: un bilancio a mente più fredda. 

«Sono contento. Ci sono stati anche momenti brutti, però rispetto ai miei piani iniziali è più quello che ho guadagnato rispetto a quello che ho perso». 

 

gregorio paltrinieri

Il momento peggiore è stato prima della batteria degli 800? 

«Direi dopo, prima ero ancora illuso, sapevo che non mi ero allenato, ma speravo venisse fuori qualcosa di buono. Dopo me la sono vista brutta! Mi sono qualificato alla finale al pelo. Ma anche la finale dei 1500 è stata brutta: una sensazione di impotenza: tu sai cosa ti servirebbe per vincere quella gara, ci provi in tutti i modi, ma non ti viene». 

 

gregorio paltrinieri

Lei ha detto: non avevo appigli fuori, l'ho trovato dentro di me. Questo è un aspetto nuovo di sé che ha scoperto a Tokyo? 

«Sì, in genere la consapevolezza di aver lavorato ti fa entrare in acqua fiducioso, ma quando manca diventa difficile. Adesso che è andata bene puoi fare una super storia sulla mia forza interiore, ma quando sei lì, non hai nessuna sicurezza, e se va male tutto viene liquidato in poche righe "Greg ha fatto schifo, amen, ci vediamo alla prossima". La differenza è sottile (ride). In ogni caso ho pensato che una malattia non potesse rovinare tutto, non sarebbe stato giusto. Per me andare a casa con zero medaglie non era concepibile, in qualche modo dovevo tirarmi fuori». 

 

gregorio paltrinieri

Ne trae qualche insegnamento? 

«Che c'è sempre qualcosa di buono nel lottare. Vado via contento di me: ero al 75% della forma, avrei potuto avere un atteggiamento passivo». 

 

Ha capito cosa avrebbe potuto fare fosse stato al 100%? 

«Secondo me avrei potuto fare tantissimo. Ne ho avuto la riprova tutto l'anno, agli Europei avevo vinto cinque medaglie. Comunque non è lavoro perso, non ho raccolto tutto, ma ci posso riprovare».

gregorio paltrinieri

 

 Avanti con il doppio binario, piscina e acque libere, fino a Parigi. 

«Sì, ma è una fatica boia, sono due sport diversi. Andrò avanti, il nuoto di fondo mi piace sempre di più, spiritualmente mi sento in sintonia con quel mondo che ha meno vincoli, ognuno può esprimersi come vuole. Non è solo sport, è senso di libertà: nuotare in mare è superbello». 

 

Invece con la piscina ha un conto in sospeso. 

«Avrò sempre un conto in sospeso finché non esce una gara come dico io. Ma anche se fosse arrivato l'oro non credo l'avrei mollata, è stimolante capire dove posso arrivare». 

 

Come cambia la preparazione tra piscina e mare? 

gregorio paltrinieri

«I lavori tecnici li faccio in piscina, per mettere a posto la bracciata, il ritmo di nuotata, la gambata. Su 10 allenamenti settimanali 7-8 li faccio in piscina. Gli altri in mare perché ci sono condizioni completamente diverse: ci sono le onde, le correnti da cavalcare, c'è il contatto fisico. Serve esperienza per capire come adattarti». 

 

Tre flashback più personali dell'Olimpiade. 

«La chiacchierata con Tamberi. I tramonti pazzeschi che vedevo dalla mia stanza al 16° piano: Tokyo mi piace molto, sarei rimasto in vacanza. E poi la gara di fondo: era alle 6 del mattino, sono andato a letto alle otto di sera, credo neanche a 10 anni Colazione alle 3 al buio pesto, al mare alle 4: in qualsiasi altro giorno dell'anno non lo farei neanche se mi pagassero, eppure ti giochi così una finale olimpica e un pezzo di carriera». 

gregorio paltrinieri

 

Ha capito l'impatto di quest' Olimpiade sull'Italia? 

«Ha portato gioia: tutti si sono lasciati trasportare dalle emozioni dello sport». 

 

Adesso che farà? 

«Un mese di riposo, ricomincerò a settembre con delle gare di fondo che organizzo io, aperte anche agli amatori: 2-3 km, in posti spettacolari, Sardegna, Positano, Toscana». 

 

Si nuota con Paltrinieri? 

gregorio paltrinierigregorio paltrinieri 2gregorio paltrinieri con la ragazzaTOKYO 2020 - GREGORIO PALTRINIERI BRONZO NELLA 10KM gregorio paltrinieri 4gregorio paltrinieri

«Certo, adoro stare in mezzo alla gente».

STEFANO MORINI E GREGORIO PALTRINIERI

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…