mondiale qatar coppa del mondo

“CHIUNQUE VINCA NON SARÀ LA SQUADRA MIGLIORE DEL MONDO. QUELLA È IL MANCHESTER CITY, CHE HA PIAZZATO 11 GIOCATORI NEI QUARTI” - L’ANALISI DEL MONDIALE BY PAOLO CONDO’: “OGGI ALCUNE SOCIETA' SONO IN GRADO DI ALLESTIRE FORMAZIONI PRIVE DI PUNTI DEBOLI, ESCONO CAPOLAVORI TATTICI VIETATI ALLE NAZIONALI, IL CUI TEMPO È RIDOTTO AI RITAGLI. E' IMPROPRIO QUINDI IL DIBATTITO SULLA QUALITA' VISTA IN QATAR. IL CALCIO CHE DURA UN MESE NON PREVEDE SPERIMENTAZIONI..."

Estratto dell'articolo di Paolo Condò per “la Repubblica”

francia marocco 6

 

[...] Delle grandi nazionali del '70, solo la Germania aveva chiamato due tesserati all'estero: il milanista Schnellinger e lo juventino Haller.

 

Nella finale di oggi, 52 anni dopo, dei 26 convocati per parte giocano in patria un solo argentino e sei francesi. È cambiato il mondo, e non dall'ogè...gi al domani. [...] Chiunque vinca, però, non sarà la squadra migliore del mondo. 

 

argentina croazia

Quella è il Manchester City, che in Qatar ha piazzato 11 giocatori nei quarti, e al netto di eliminati del calibro di De Bruyne e Gündogan o non qualificati come Haaland. Oppure il Real Madrid [...]  E ovviamente il Psg, che occupa ogni locandina del match grazie a Messi e Mbappé, i due volti della finale.

 

Nel calcio di una volta, con le frontiere blindate, l'espressione tecnica più elevata apparteneva alle nazionali, spesso basate sui "blocchi": il ct promuoveva il telaio del club scudettato e lo arricchiva con le migliori individualità delle rivali. Ma nel calcio di oggi, dominato da ricchissimi conglomerati, alcune società sono in grado di allestire formazioni prive di punti deboli. Prendono il meglio, dovunque sia e a qualsiasi prezzo.

olanda argentina

 

E siccome poi lo fanno lavorare quotidianamente dagli allenatori più quotati, smussando di qua e allargando di là, ne escono capolavori tattici vietati alle nazionali, il cui tempo è ridotto ai ritagli. Non a caso le rare volte in cui qualche nazionale ci entusiasma, il complimento che le facciamo è "gioca come un club".

 

Partendo da questa premessa storica, risulta improprio il dibattito sulla qualità del calcio visto in Qatar, o meglio sull'impostazione prudente adottata da molte nazionali. Un Mondiale, oltre tutto privato del canonico periodo di preparazione, è innanzitutto una questione di sopravvivenza. [...] Il calcio che dura un mese non prevede sperimentazioni, così necessarie nel corso di una stagione: la formazione della prima partita è quella dettata dal quadriennio, dalla seconda in poi gioca chi sta bene. 

 

croazia brasile

Per venire atteso più di un match devi essere percepito come la differenza tra un piazzamento e la vittoria. Accadde a Paolo Rossi con Bearzot nell'82. Qui Santos si è stufato di Ronaldo. [...] Tite non lo ammetterà mai, ma ha pagato la smodata ambizione di replicare il Brasile del '70, con cinque giocatori offensivi:[...] Al ct della Croazia, l'astuto Dalic, è bastato togliere una punta per immettere Pasalic e per le cicale brasiliane il centrocampo è diventato la fossa delle Marianne. 

 

francia marocco 3

Alla fine un gran numero di Neymar era comunque valso il vantaggio: ma nel pareggio di Petkovic si è visto cosa sia in grado di produrre il micidiale mix di sciatteria e sfortuna. Perché c'entra anche quella, toglietevi dalla testa l'idea di spiegare tutto in modo razionale. Il Mondiale è una storia di uomini, prima che di calciatori. Se il Marocco ha finalmente portato l'Africa in semifinale, lo si deve non solo ai suoi ottimi giocatori, ma anche all'inedito spirito di squadra che li ha uniti nei momenti difficili. 

 

La corsa di Amrabat a fermare Mbappé potrebbe essere la sigla di un racconto eroico del torneo. Per quello spirituale, l'agilità di Messi nel passare il pertugio concessogli da Gvardiol per andare da Alvarez resterà indimenticabile: Leo è sgusciato come una lucertola pur recando con sé il peso della propria storia, e delle aspettative inumane che continua a suscitare. Comunque vada, il suo ultimo Mondiale è stato commovente.

francia marocco 5

 

croazia brasile livakovicITALIA BRASILE BAGGIOfrancia marocco 4

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…