villa medici mostra epopee celesti

L'ARTE DEI MATTI È TROPPO AVANTI! – A VILLA MEDICI, SEDE DELL’ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA, LA MOSTRA “EPOPEE CELESTI” ESPONE OPERE DI ARTISTI AUTODIDATTI AFFETTI DA PSICOLOGIE FISICHE O MENTALI – ANTINIO RIELLO: “NON È SOLO UNA CURIOSA E DIROMPENTE NICCHIA CREATIVA CHE SAREBBE PIACIUTA A NIETZSCHE. IN QUESTI ‘IRREGOLARI’ CI SONO I SEMI DELLA RIVOLUZIONE CHE È IN CORSO NELLE ARTI. LA DIMENSIONE ‘ANTROPOLOGICA’ STA PREPOTENTEMENTE PRENDENDO IL SOPRAVVENTO SU QUELLA ‘ARTISTICA’...”

Antonio Riello per Dagospia

 

villa medici 02

Villa Medici è uno splendido pezzettino di Francia naufragato nel cuore di Roma e rinchiuso da alte mura. Siamo sulla sommità del Pincio, letteralmente a due passi dalla Scalinata di Trinità dei Monti. L'edificio (dotato di un parco degno dei racconti di Alice nel Paese delle Meraviglie) è una di quelle tipiche stratificazioni storiche che si trovano nella capitale. Prima una suntuosa villa Romana (pare sia stata proprietà anche della famosa Messalina). Poi sulle sue rovine (inglobate ed integrate) sorge una costruzione voluta dal Cardinale Ricci.

 

epopee celesti villa medici

Nel 1576 il Cardinale Ferdinando de' Medici costruisce una importante villa che in gran parte coincide con l'attuale struttura. Infine (dopo che Leopoldo di Lorena l'ha svuotata dei notevoli pezzi archeologici che ospitava, quasi tutte le sculture antiche che ornano attualmente la Villa sono delle copie). Napoleone nel 1803 la compera e ne fa l'Académie de France.

 

I direttori che si sono avvicendati nel tempo hanno lasciato il loro segno con modifiche più o meno rilevanti. Quelle più durature e decisive sono opera del leggendario Balthus (al secolo Balthasar Klossowski de Rola, 1908-2001, pittore ed intellettuale di stampo surrealista) che ha diretto Villa Medici dal 1961 al 1977.

 

balthus 02

Per i romani è una realtà così ovvia e acquisita che a volte si corre quasi il rischio di trascurarla. Vedi il famoso "Paradosso della Muraglia Cinese": a dispetto degli innumerevoli visitatori che fanno migliaia di chilometri per vederla, la Muraglia per chi abita nelle vicinanze - a causa un automatico eccesso di familiarità - finisce spesso per essere una presenza semi-invisibile.

 

In questi giorni qui si può visitare (fino al 19 maggio) una mostra molto interessante: "EPOPEE CELESTI" - Art Brut nella collezione Decharme. I curatori sono Bruno Decharme, Barbara Safarova, Caroline Courrioux, Sam Stourdzé. In tempi poco politically correct - di ispirazione Lombrosiana - si sarebbe sinteticamente definita l'Art Brut come "Arte dei Matti". Oggi si parla, senz'altro più correttamente, di "espressioni artistiche non-professionali maturate in situazioni estranee al sistema dell'arte e prodotte da soggetti emarginati spesso affetti da patologie fisiche o mentali".

 

epopee celesti villa medici 1

Persone autodidatte che sfuggono (per necessità o per scelta) ai codici e ai linguaggi dell'Arte Contemporanea riconosciuta. Fu Jean Dubuffet (collezionista-pioniere del genere oltre che artista) a coniare l'espressione Art Brut nel 1949.

 

Geografie fantastiche (Aloise Corbaz, 1886-1964), scienze eterodosse (Fleury-Joseph Crepin, 1975-1948), talismani politici (Alexander Lobanov, 1924-2003), maschere tragiche (Masao Obata, 1943), architetture impossibili (Achilles Rizzoli, 1896-1982), paesaggi scomposti (A.C.M.,1951-2023),  ritratti sfregiati (Marie Bodson, 1992), (Jorge Alberto Hernandez Cadi, 1963). Sono solo un brevissimo elenco delle tante opere che si possono ammirare in mostra.

 

Ma questa non è solo una curiosa e dirompente nicchia creativa che sarebbe certo piaciuta a Friedrich Nietzsche. In questi "irregolari" dell'Arte ci sono i semi della rivoluzione che è in corso nelle Arti da qualche anno. La dimensione "antropologica" sta infatti prepotentemente prendendo il soppravvento su quella "artistica" e la figura del "dilettante" (parola una volta usata per schernire gli artisti-non-di-successo) è diventata centrale nella pratica e nella sensibilità curatoriale avanzata. In una parola: in genere non erano artisti "fuori", ma piuttosto artisti - quasi sempre - "troppo avanti".

epopee celesti villa medici 2

 

Villa Medici, oltre a un minuscolo ma prezioso omaggio al limone dipinto di Edouard Manet, ospita anche una altro raffinato progetto espositivo. Nell'ambito della rassegna Art Club, curata da Pier Paolo Pancotto, si possono vedere le opere del pittore torinese Guglielmo Castelli (sempre fino al 19 Maggio).

 

Sono sei (cinque quadri e un arazzo) le opere di Castelli presenti che intrecciano un dialogo azzeccato e raffinatissimo con alcuni degli spazi più iconici dell'Accademia di Francia: lo studio di Balthus (luogo che gode di una sorta di celebrata sacralità), l'enigmatica gipsoteca e il fascinoso Studiolo di Ferdinando de' Medici. Un'esperienza fatta di delicati e sottili equilibri.

 

le citron di edouard manet villa medici

N.B. Per ragioni di sicurezza la visita a questi ambienti della villa necessita la partecipazione a una visita guidata. Mentre per la mostra sull'Art Brut c'è un ingresso autonomo a parte.

 

VILLA MEDICI

Accademia di Francia a Roma

Viale della Trinità dei Monti 1

Roma 00187

villa medici 07villa medici 01alexander lobanov 01epopee celesti villa medici 4alexander lobanov 02bruno decharmecastelli villa medici 05balthusepopee celesti villa medici 6epopee celesti villa medici 8fleury crepinguglielmo castelli gipsoteca villa mediciguglielmo castelli villa medici 01gugliemo castelli villa medici 02le citron di edouard manet villa medici 1le citron di edouard manet villa medici 4gugliemo castelli villa medici 04jean dubuffetmarie bodsonle citron di edouard manet villa medici 5masao obata 01masao obata 02art brut istruzioni per una macchina da disegno automatico

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...