luis suarez

LUISITO, UN UOMO, UN MITO! SE NE VA A 88 ANNI LUISITO SUAREZ, IL REGISTA DELLA "GRANDE INTER" - ARRIVÒ DAL BARCELLONA PER 300 MILIONI DI LIRE, VOLUTO A TUTTI I COSTI DAL "MAGO" HERRERA. CON I NERAZZURRI HA VINTO TRE SCUDETTI, DUE COPPE CAMPIONI E DUE COPPE INTERCONTINENTALI. È STATO PALLONE D'ORO NEL 1960 – IL PARAGONE CON PIRLO (“ABBIAMO IN COMUNE DIVERSE CARATTERISTICHE”), L’EUROPEO UNDER 21 VINTO CON LA SPAGNA CONTRO GLI AZZURRINI DI VICINI NEL 1986, IL LEGAME CON MORATTI E GLI ESILARANTI SIPARIETTI CON MAURIZIO MOSCA…

Nicola Cecere per gazzetta.it

 

luis suarez

Luis Suarez Miramontes ci ha lasciati stamattina presto. Il regista della Grande Inter si è spento a 88 anni dopo una breve malattia. Il mondo del calcio italiano si unisce nel cordoglio a quello catalano perché prima di sbarcare a Milano, Luisito era stato una colonna del Barcellona: 176 partite con 80 reti tra il 1954 e il 1961.

 

L’anno in cui, su insistita richiesta di Helenio Herrera, l’allenatore approdato all’Inter proprio da Barcellona, lo acquistò Angelo Moratti investendo una cifra record per l’epoca, 300 milioni. Il Barça la utilizzò per ampliare lo stadio Camp Nou, l’Inter presentò ai suoi tifosi il Pallone d’Oro di quell’anno. Con lui nelle vesti di centrocampista incursore la squadra catalana aveva vinto due volte la Liga, due volta la Coppa Nazionale e due volte la Coppa delle Fiere, progenitrice della Coppa Uefa. Mentre con la Nazionale Luis conquisterà l’Europeo 1964. In maglia nerazzurra Suarez venne trasformato nel secondo anno della gestione Herrera, il celebre Mago, in regista davanti alla difesa.

luis suarez

 

 In tutto nell’Inter ha disputato 333 partite realizzando 55 reti e vincendo tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Fu, insomma, un pilastro di quello squadrone. Elegante e preciso come un architetto (il soprannome che gli venne dato a quei tempi) Luisito era dotato di grande tecnica, ottima mobilità e riusciva a pescare con lanci millimetrici da quaranta-cinquanta metri, le due frecce offensive, Jair e Sandro Mazzola, che scattavano nella metà campo altrui.

 

Era uno schema, il contropiede, molto caro a Herrera che prediligeva farsi attaccare dall’avversario e poi lo trafiggeva con queste micidiali incursioni ispirate dalla maestria di Suarez. I più giovani, per avere una idea delle sue qualità devono pensare ad Andrea Pirlo, paragone che Luisito stesso autorizzava: “In effetti abbiamo in comune diverse caratteristiche”.

 

 

ALLENATORE

luisito suarez

La carriera da calciatore fu conclusa da un triennio alla Sampdoria, dove ritrovò da compagno colui che era stato il suo marcatore fisso nei derby milanesi, cioè Giovanni Lodetti: e lì, a Genova, nacque una bella e duratura amicizia. Da regista illuminato ad allenatore il passo divenne naturale ma l’esito non fu altrettanto fortunato.

 

La maggiore soddisfazione in panchina è stato il titolo di campione d’Europa Under 21 vinto ai rigori sull’Italia nel 1986. Luisito ha guidato pure la nazionale maggiore al nostro Mondiale 1990 (amara eliminazione agli ottavi) e si è tolto lo sfizio di cominciare la nuova attività di tecnico proprio dall’Inter, subentrando a Enea Masiero (suo ex compagno di squadra) nel campionato 1974-75, terminato però con un deludente nono posto. Le altre due esperienze sulla panchina nerazzurra, nel 1992 e nel 1995, furono di breve durata. Ma Massimo Moratti lo volle inserire nello staff della sua Inter tra gli osservatori di fiducia.

luis suarez

 

Zamorano e Recoba sono due dei giocatori visionati e consigliati da Luisito. Che intorno al Duemila viene invitato sempre più spesso da varie televisioni italiane e spagnole come opinionista. Dotato di un eloquio disinvolto era capace di sdrammatizzare le situazioni più delicate e le critiche più aspre con folgoranti battute di spirito. Questa sua attività davanti alle telecamere l’ha mantenuta sino a pochi mesi fa, ed era particolarmente fiero dell’incarico ricevuto da una seguitissima radio Catalana che voleva solo la sua voce per le partite del Barça e della Nazionale.

 

 

IMMAGINE—  Luisito lascia di sé l’immagine di un gran signore, una persona semplice, disponibile, affabile e mai sopra le righe, formatasi nella bottega di macellaio del papà, a La Coruna. Un tipo allegro, sempre pronto a regalare frasi scherzose, leggere. E del resto ha avuto una vita di successo, la sorte gli ha decisamente sorriso: rimarrà nella storia del calcio come uno dei più grandi giocatori degli anni Sessanta.

luis suarez

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…