neymar al psg nel 2017

MEZZO MILIARDO DI EURO PER NON VINCERE UNA MAZZA - IL “MUNDO” HA SVELATO I DETTAGLI DEL MEGA CONTRATTO CHE IL PSG HA FATTO A NEYMAR PER STRAPPARLO AL BARCELLONA NEL 2017: 222 MILIONI DI COSTO DEL TRASFERIMENTO, AL CALCIATORE 185 MILIONI NETTI DI STIPENDIO PER TUTTA LA DURATA DELL’ACCORDO, MA CON LA CESSIONE DEI DIRITTI DI IMMAGINE AL QATAR - I PARIGINI PERÒ NON HANNO ANCORA PORTATO A CASA LA CHAMPIONS (E L’ANNO SCORSO NEMMENO IL CAMPIONATO…)

Carlos Passerini per www.corriere.it

 

neymar al psg nel 2017

C’è un prima e un dopo. Nulla dopo quel contratto è stato più lo stesso. Mezzo miliardo di euro: tanto al Psg è costato l’affare Neymar. Una cifra pazzesca, praticamente l’intero valore di un grande club che gioca la Champions, una soglia mai raggiunta prima di allora. E per un giocatore solo. Era il 3 agosto 2017 e quell’irruzione del Qatar, un club-stato, ha stravolto per sempre le regole stesse del calcio, mandando all’aria ogni equilibrio economico.

 

il contratto fatto dal psg a neymar 1

A svelare i dettagli di quel contratto è stato per primo El Mundo, quotidiano spagnolo del gruppo Rcs. Diciannove pagine fitte di cifre, postille, obblighi, diritti e allegati vari che anche il Corriere ha potuto esaminare. E che suggeriscono una domanda inevitabile, soprattutto dopo un’estate in cui a Parigi sono arrivati anche Messi, Hakimi e il nostro Donnarumma: il Psg, con le sue immense risorse, gioca davvero lo stesso campionato di tutti gli altri?

 

il contratto fatto dal psg a neymar 3

Neymar-Psg, un affare che sfiora i 500 milioni. Oltre al pagamento del più costoso trasferimento della storia calcio, 222 milioni, il club francese ha garantito al calciatore nell’agosto 2017 «lo stipendio di 43.334.400 euro lordi per anno» e di 50.556.117 euro sempre lordi «come premio fedeltà» nel caso in cui si fosse fermato anche il sesto, fino al 2023, come avverrà.

 

il contratto fatto dal psg a neymar 2

La società del Qatar — proprietario del club attraverso il fondo sovrano Qatar Investment Authority — garantisce al brasiliano «il pagamento di 3.611.200 al mese» e — altro dettaglio interessante che emerge dal contratto — si riserva lo sfruttamento di «tutti i diritti di immagine del calciatore», con tanto di dettagli: «audio, video, telefono, poster, striscioni, tessuti per la casa o articoli da spiaggia».

 

CRISTIANO RONALDO CON MESSI E NEYMAR

L’accordo prevede che, qualunque cosa accada, O Ney riceverà 185 milioni netti durante la durata dell’accordo — quindi un fisso di 30 netti annui — e che ogni contingenza fiscale e legale sarà a carico del Psg.

 

Sul contratto compaiono anche i doveri spettanti al fuoriclasse: deve pagare tutte le sue tasse in Francia e non deve commettere reati, «che non saranno tollerati». Facendo due conti, solo il suo vecchio-nuovo compagno di squadra Messi ha guadagnato di più giocando a calcio: 74,9 milioni a stagione al Barça, netti. Neymar ha rinnovato il suo contratto la scorsa stagione, con poche variazioni negli importi, al di là degli adeguamenti fiscali e dei tagli collettivi dovuti alla pandemia di Covid.

 

neymar

Nel 2017 strappare il brasiliano al Barcellona sembrava un’operazione irrealizzabile, invece è riuscita e di fatto ha rivoluzionato la storia del calcio moderno, gonfiando a dismisura i prezzi del mercato e contribuendo ad alimentare una rischiosissima bolla finanziaria che ora rischia di scoppiare.

 

neymar 2

Non è affatto un caso che solo tre mesi dopo l’affare Neymar sia stato firmato il contratto più costoso nella storia dello sport, quello dell’argentino Lionel Messi con il Barça, che ammontava a 555.237.619 euro. Dopo Neymar, come detto, nulla è stato più lo stesso: le cifre delle operazioni nel mondo del calcio sono schizzate alle stelle.

 

psg bayern neymar

Troppo potenti i mezzi delle «squadre-Stato», come le ha definite Javier Tebas, presidente della Liga spagnola, a partire proprio dal Psg, una scommessa dell’emiro Tamin bin Hamad Al-Thani per dare visibilità mondiale al suo Paese.

 

psg bayern neymar

Il fatto che il Qatar ospiterà il Mondiale nel novembre del prossimo anno non è ovviamente un dettaglio: l’obiettivo è rendere il Psg il migliore spot possibile in vista dell’evento. Vedremo se sarà davvero così: oltre a Neymar, il tecnico dei parigini Pochettino può contare su Messi e Mbappé, rimasto controvoglia sotto la torre Eiffel nonostante l’offerta choc da 200 milioni del Real Madrid. Il Qatar ha detto no. Ma basterà per portare finalmente a casa la Champions?

Ultimi Dagoreport

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…