fassone milan

MILAN SPY - L’EX AD FASSONE ALL' ATTACCO: "I VERTICI SAPEVANO DEI PEDINAMENTI AI GIORNALISTI" -  4 INVESTIGATORI PRIVATI E DUE AUTO PER SCOPRIRE LA TALPA - PER IL LEGALE DI FASSONE SI TRATTÒ DI “UN' ATTIVITÀ DI INDAGINE DIFENSIVA LECITA". E POI CHIAMA IN CAUSA GLI ALTRI MEMBRI DEL CDA DI ALLORA, TRA I QUALI SPICCA IL NOME DELL' ATTUALE PRESIDENTE DEL CLUB, PAOLO SCARONI: “IL NOME DELLA STESSA SOCIETÀ DI INVESTIGAZIONE VENNE SUGGERITO DA QUALCUN ALTRO” (DA CHI?FUORI I NOMI!)

Ilaria Carra e Luca De Vito per ''la Repubblica''

 

fassone milan

 « La mia è stata una decisione che tutti in cda hanno condiviso». Questo il senso della difesa di Marco Fassone, ex amministratore delegato del Milan: la caccia alla talpa che dava informazioni ai giornalisti era stata concordata. 

 

Almeno è quello che sostiene attraverso il suo legale: insomma il manager estende a tutto il board del club, quello nominato ai tempi della proprietà cinese, la responsabilità della decisione di far pedinare quattro giornalisti delle più importanti testate nazionali e di mettere sotto controllo cellulari e tablet di alcuni dipendenti. «L' attività investigativa era nota a tutto il cda - ripete a nome di Fassone il suo avvocato, Francesco Rotondi - e quella decisione fu concordata e avallata dal consiglio per rispondere a una fuga di notizie. Una decisione collettiva, presa di comune accordo».

 

fassone

Le attività investigative sono venute alla luce dopo che la società incaricata di spiare cronisti e dipendenti, la Carpinvest, ha sollecitato il pagamento del lavoro svolto alla nuova gestione del club guidata dal fondo Elliott. E proprio l' incarico di spionaggio, secondo i nuovoi vertici, rientra tra i motivi del licenziamento del manager. Il contenzioso è in corso al Tribunale del lavoro. Il club contesta al manager di «aver dato mandato per un dossieraggio verso i giornalisti in assenza dei relativi obblighi normativi e senza finalità di difesa del patrimonio aziendale, facendo compiere al Milan un' attività fuori dalle sue legittime prerogative».

fassone esce dallo studio legale gattai minoli agostinelli

 

Per il legale di Fassone, invece, si trattò di « un' attività di indagine difensiva, lecita, normata dalla legge - dice Rotondi - Il mio assistito ha sempre riportato al cda, tanto che il nome della stessa società di investigazione venne suggerito da qualcun altro » . Fassone dunque chiama in causa gli altri membri del cda di allora, tra i quali spicca il nome dell' attuale presidente del club, Paolo Scaroni. Come dire, anche loro chiesero di far pedinare per undici giorni, dal 19 febbraio al 2 marzo 2018, quattro cronisti (due di Repubblica, Enrico Currò e Luca Pagni, Carlo Festa de Il Sole 24 ore e Tobia De Stefano di Libero).

fassone-li

 

Due auto, quattro investigatori sul campo, "monitoraggio dinamico" e una bonifica ambientale della sede del club per cercare cimici.

mister li fassoneYonghong Li Marco Fassone FASSONE LIfassone meme

(...)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…