maurizio sarri

NAPOLI E LO PSICODRAMMA “SARRISTA” - RUOTOLO: “SARRI SI ERA TRASFORMATO IN UN MITO. PERCHE' ERA UN 'COMPAGNO', ERA L'ALLENATORE 'OPERAIO'. IN QUESTA SUBLIMAZIONE COLLETTIVA ERA RAPPRESENTATO COME UNO DI NOI MA SONO SOLO FARNETICAZIONI SUBLIMINALI” - ZAMBARDINO: “AVER VOLUTO FARE DI SARRI UN ALTRO CHE GUEVARA È STATO UN TRAGICO E FORSE RIDICOLO ERRORE, UNO SPRECO DI ENFASI...”

sarri

1 - SIAMO AGLI ULTIMI CONATI DELLA RIVOLUZIONE SARRISTA. PER FORTUNA, DE LAURENTIIS NON TRADISCE

Guido Ruotolo per https://www.ilnapolista.it

 

Ah, che sollievo. Finalmente la telenovela sul Comandante degradato sul campo a ragioniere piccolo piccolo, è arrivata all’ultima puntata. È questione ormai di ore e sapremo che fine farà. Che vada alla Juventus è certo, a meno di clamorosi colpi di scena. Azzardo che a questo punto diventa persino secondario l’approdo juventino perché si è già consumato il divorzio sentimentale con la città tradita, sedotta e abbandonata.

 

Quanti orfani si è ritrovata Napoli sul groppone. Davvero c’era qualcuno – erano in molti per la verità – che aveva dichiarato amore eterno per il Comandante Maurizio Sarri. Che da sublime allenatore di calcio si era trasformato in un mito. Perché era un “compagno”, era l’allenatore “operaio” intossicato dalla nicotina. In questa sublimazione collettiva paradossalmente Sarri era rappresentato come uno di noi.

sarri

 

FARNETICAZIONI SUBLIMINALI

Farneticazioni subliminali. Ci hanno davvero creduto che potesse guidare il grande riscatto di una città perduta. Questa follia ha portato la Napoli sarrista a sognare la presa del Palazzo d’Inverno. La nostra San Pietroburgo è in un buco di Roma, la Filmauro. Che scandalo, una società sportiva che non ha sede nella sua Napoli ma nella capitale.

 

il cardinale sarri e il sangue di san gennaro

Ecco, la Rivoluzione sarrista doveva portare alla decapitazione del tiranno, il presidente  Aurelio De Laurentis, il “pappone”. Solo la Rivoluzione avrebbe giustificato il “golpe” societario. Ma oggi, con il traditore Sarri passato al nemico, alla Juventus, la Rivoluzione traballa, si affloscia, si spegne. Come in un incubo collettivo c’è ancora chi sussurra “a morte il Pappone”. Ma sono gli ultimi conati di una Napoli lazzarona. Speriamo che l’Illuminismo torni a risplendere in una capitale che ha bisogno di una stagione di speranze e vittorie.

 

2 - QUELLI CHE (COME CLEMENTE DI SAN LUCA) AVEVANO VISTO IN SARRI LA RIVALSA ANTROPOLOGICA

Estratto dell’articolo di Vittorio Zambardino per https://www.ilnapolista.it

 

[…] Ora, e lo dico senza nessuna arroganza, gli amici che si sono fatti illudere da Sarri, Falso Bagnolese, potrebbero fare uno sforzo importante per loro e per la cultura del tifo napoletano, e dico seriamente, per dire a se stessi e a noi di essersi sbagliati. La cultura del dileggio a noi non appartiene. Siamo stati dileggiati noi […]

 

sarri

Cari amici, si tratterebbe di capire quale catena perversa di errori si è attorcigliata attorno alla vicenda Sarri. Professionalità è termine pieno dei criteri che regolano i comportamenti dei professionisti moderni. “Fluido”, nel senso di “in perenne trasformazione” è la nostra condizione contemporanea. Nella quale le bandiere hanno un valore relativo. Ed è anche possibile piangere di commozione quando una bandiera tramonta, a patto di sapere che la bandiera è una finzione che ci aiuta a vivere: come quando si piange al cinema. La modernità va interiorizzata, a secolo ventunesimo inoltrato, noi amiamo i nostri miti non riamati.

 

SARRI

Aver voluto fare di Maurizio Sarri un altro Che Guevara è stato un tragico e forse ridicolo errore, uno spreco di enfasi. Il ragioniere toscano non meritava tanto affetto e tanto peso sulle spalle, ci ha manipolati tutti, solleticando il desiderio di identità e rivalsa di Napoli. Che è come la bandiera, un sentimento relativo, finisce col film. Puoi anche sentirlo sacro come quello verso la mamma. Ma anche le mamme e gli eroi hanno difetti e falsità, e i miti sono fake news che hanno avuto successo. Saperlo è il segno che si è adulti.

 

UN GIOVANE MAURIZIO SARRIla mossa del comandante sarri

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...