agnelli ceferin 9

LA RABBIA DI CEFERIN CONTRO AGNELLI: “ANCHE LE ORGANIZZAZIONI MAFIOSE HANNO UN CODICE…” - IL "NEW YORK TIMES" SCODELLA LA SPY STORY DELLA SUPERLEGA – IL NUMERO UNO DELLA JUVE STACCA IL TELEFONO, CEFERIN, PADRINO DEL FIGLIO PIÙ PICCOLO DI AGNELLI, MANDA UN SMS ALLA MOGLIE DI ANDREA: “FAMMI RICHIAMARE” - IL RACCONTO DAL QUALE AGNELLI ESCE COME “UN DOPPIOGIOCHISTA”. “HA PROTETTO IL SEGRETO DEI RIBELLI PER SETTIMANE, OSCURANDO LA VERITÀ, O PEGGIO, NEI COLLOQUI CON AMICI E ALLEATI”.

Da ilnapolista.it

 

agnelli ceferin

Ormai della Superlega fallita si sa praticamente tutto. Nel minimo dettaglio, quasi. Anche perché il presidente dell’Uefa Ceferin ha raccontato per filo e per segno il tradimento del suo ex amico Andrea Agnelli, pubblicamente.

 

Il New York Times ricostruisce tutta la faccenda, raccontandola come una spy story. Con Ceferin protagonista. Molto interessante la parte riguardante il presidente dalla Juventus, che ne esce come un doppiogiochista senza remore. Dal pezzo è abbastanza palese che la fonte principale del racconto sia lo stesso presidente dell’Uefa.

 

ceferin

 

 

La storia comincia a tavola, il 15 aprile, in Spagna, col boss della Liga Tebas e il neopresidente del Barcellona Laporta. Lì vien fuori per la prima volta l’imminenza della rivolta. Tebas avverte Ceferin.

 

 

Uefa, il duro attacco di Ceferin ad Agnelli

 

agnelli ceferin

“Il tam tam delle voci continua, e Ceferin sente di dover essere sicuro che non stia avvenendo davvero. Così, sabato scivola sul sedile anteriore della sua Audi Q8 per parte per un viaggio di otto ore da casa sua a Lubiana, al suo ufficio in Svizzera. Ha deciso di andare a fondo. Chiama Agnelli. Il suo amico non risponde“.

 

“Ceferin – il padrino del figlio più piccolo di Agnelli – manda un messaggio alla moglie dell’italiano e le chiede se può convincerlo a richiamarlo con urgenza. E’ in viaggio da tre ore quando squilla il cellulare. Con disinvoltura, Agnelli rassicura Ceferin, ancora una volta, che va tutto bene. Ceferin suggerisce di emettere un comunicato congiunto che ponga fine alle voci. Agnelli acconsente. Ceferin redige il comunicato della sua macchina e lo invia ad Agnelli. Un’ora dopo, Agnelli chiede tempo per rispedire una versione modificata. Passarono le ore. I due si scambiano più telefonate. Alla fine, Agnelli dice a Ceferin che ha bisogno di altri 30 minuti. E poi spegne il telefono“.

ceferin agnelli

 

“Al suo arrivo in Svizzera, Ceferin fa altre due chiamate che gli chiariscono quanto è diventata reale la minaccia. Due squadre, una inglese e una spagnola, lo informano di essere state pressate per iscriversi al campionato separatista. Hanno deciso di accettare, ma vogliono rimanere in buoni rapporti con l’organo di governo del calcio europeo. La risposta di Ceferin è gentile, ma schietta. Se si sono alleati con i ribelli, devono prepararsi a un attacco a tutto campo”.

ceferin agnelli

 

“Con la sua cerchia ristretta, Ceferin si mette al lavoro. Danno la notizia ad alcuni membri del consiglio della European Club Association, il gruppo ombrello di circa 250 squadre europee. Il suo presidente, Agnelli, e alti dirigenti come Ed Woodward del Manchester United li hanno fregati”.

 

“Erano indignati, non potevano crederci”, racconta Ceferin in un’intervista. “Anche le organizzazioni mafiose hanno una sorta di codice…”.

agnelli florentino perez

 

Entra in gioco l’asse franco-tedesco. Il ruolo di Bayern Monaco e Paris St.-Germain è fondamentale. Forniscono alla Uefa alcune delle informazioni che permettono di pianificare il contrattacco. La sequela di pressappochismo ed errori strategici dei 12 club ribelli innesca il fallimento. Il New York Times sottolinea stupito che “il co-presidente del Manchester United Joel Glazer, il miliardario russo del Chelsea Roman Abramovich, e Stan Kroenke dell’Arsenal, che controlla quasi una dozzina di squadre professionistiche, non parlano mai pubblicamente. Il proprietario del Manchester City, lo sceicco Mansour bin Zayed al-Nahyan, membro della famiglia reale di Abu Dhabi, non parla”.

agnelli ceferin perez 4

 

“La strategia di comunicazione dei ribelli – guidata da Katie Perrior, vicina a Boris Johnson – è troppo concentrata sull’ottenere il sostegno del governo, piuttosto che quello popolare. Nessuno sforzo per consultare, coinvolgere o conquistare tifosi, giocatori o allenatori”.

ceferin

 

“Agnelli, teoricamente rappresentante di tutti i club europei e amico intimo di Ceferin, sente la tensione di essere un doppiogiochista. Ha protetto il segreto dei ribelli per settimane, oscurando la verità – o peggio – nei colloqui con amici e alleati”.

 

“Era già tutto finito alle 11:10 di lunedì”, dice un dirigente coinvolto nel piano. E’ stato subito chiaro che il golpe dei 12 non aveva quasi nessun supporto.

 

andrea agnelli deniz akalin

Il New York Times racconta di Ceferin che “nel frattempo è tornato a consumare i telefoni per radunare l’opposizione. Ha cercato e ottenuto l’appoggio di Gianni Infantino, il presidente della FIFA col quale non ha ottimi rapporti. Ha anche avuto una lunga telefonata con Oliver Dowden, il legislatore responsabile dello sport e della cultura in Gran Bretagna. Dowden gli dice che il governo britannico farà tutto quanto in suo potere per impedire ai club separatisti di “prendersi” il calcio”.

 

Il resto è la storia di un fallimento precipitoso.

deniz akalin e andrea agnelli

 

Dopo sole 48 ore dall’inizio della tempesta “Ceferin torna in Slovenia. Resta sveglio fino alle 2 del mattino circa. Inizia a rispondere alle migliaia di messaggi che avevano sommerso il suo telefono nei due giorni precedenti. Quindi chiude il portatile e si serve un doppio whisky”.

Karl-Erik Nilsson CeferinANDREA AGNELLI - DENIZ AKALINandrea agnelli deniz akalin john elkann lavinia borromeoceferin gravina

 

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…