NON E’ MAI TROPPO ICARDI! LA PAZZA OFFERTA DELLA JUVE: HIGUAIN PIÙ 50 MILIONI PER STRAPPARE MAURITO ALL’INTER - IL "PIPITA" PIACE ANCHE AL CHELSEA – SACRIFICARE L’ARGENTINO PUÒ ESSERE LA SOLUZIONE DEI GUAI PER LA SOCIETÀ NERAZZURRA: L'ENTOURAGE DI ICARDI SI SENTE TRADITO...
Timothy Ormezzano per il Corriere della Sera
Che abbiano alzato il telefono prima da casa Juve (come dicono a Milano) o dall' Inter (come raccontano a Torino), è al massimo una colpa di cui rispondere davanti al tribunale del popolo (tifoso), ma certo non cambia la sostanza dell' affare: si discute del futuro di Mauro Icardi, anche se nessuno vuole appiccicare alle chiacchiere l' etichetta di trattativa. Smentita, fino a ieri.
Quando è spuntata pure una prima formula di scambio: Maurito alla Juve per Gonzalo Higuain e 50 milioni di euro. Il Pipita piace anche al Chelsea, ed è valutato sui 60 milioni, cifra per la quale peserebbe sul prossimo bilancio, al capitolo ammortamenti. Non è questione di tango delle punte, grande classico del mercato, ma di fatti e dettagli: la Juve ha chiesto a uno studio legale di analizzare la clausola rescissoria di Icardi, l' Inter accetta di parlarne, l' agente anche. Che poi l' affare si farà, come sempre nei mesi dello shopping, è tutt' altra storia.
Ma ce n' è pure un' altra, di storia: la Juve guarda a Icardi da un paio d' anni, dall' estate dei 90 milioni sborsati per il Pipita. Come, l' ottobre seguente, confermò Wanda Nara: «Ad Ausilio portai le offerte di Juve, Napoli e Psg». All' epoca, l' Inter neppure si mise a sedere, e lo stesso fece con De Laurentiis, alla ricerca di un attore protagonista al posto di Higuain. E poi, Icardi ha un debole per la Signora, nel senso di Juve: tra Samp e Inter, ha segnato ai bianconeri otto gol in 12 partite.
Del resto, prendersi i migliori nemici è una strategia di mercato che l' ad Beppe Marotta ha spesso seguito: da Pjanic a Higuain, appunto. Compra et impera. Allora fu questione di clausola rescissoria, forse non stavolta: prevista nel contratto tra Icardi e l' Inter - esercitabile tra il primo e il 20 luglio - è di 110 milioni, ma valida solo per l' estero. Nel dubbio, la Juve ha chiesto agli avvocati di darci un' occhiata: le vie dei cavilli sono infinite.
Ed eviterebbero una rischiosa trattativa, chissà se appesa pure al gradimento della piazza. Nel gennaio 2014, lo scambio Vucinic-Guarin, già oltre le visite mediche, saltò per veto popolare: come fosse un incarico da premier, con riserva.
Il baratto Higuain-Icardi farebbe rispolverare quello dell' estate 1976, tra Anastasi e Boninsegna, costretti a scambiarsi la maglia del (loro) cuore. Storie di centravanti, quattrini ed età: dai 31 anni che Higuain compirà a dicembre, ai 25 che Icardi ha fatto a febbraio. Dopodiché, più che l' Europa, con il ritorno nerazzurro in Champions, potrebbe l' euro, se Wanda Nara ha più volte chiesto il ritocco dell' ingaggio: quello che, tra i 7 e gli 8 milioni, può concedere la Juve, specialmente una volta levato dal monte ingaggi lo stipendio di Higuain.
Per dirla con Agnelli, quella potenza di fuoco (in buste paga), che i bianconeri hanno e gli altri club italiani non ancora. «Noi vogliamo restare, ma dovremo parlare con la società», aveva detto qualche giorno fa la moglie-manager. La Juve, come sempre di questi tempi, ha fatto altre chiamate, ad Alvaro Morata per esempio, incontrato la scorsa settimana a Milano dal ds juventino Fabio Paratici. «Casualmente» pianificato dieci giorni prima.
2. LA SUA CESSIONE ALLARGA I CONFINI DEL MERCATODEI NERAZZURRI
Guido De Carolis per il Corriere della Sera
Ci è rimasto male Mauro Icardi. Non si aspettava che l' Inter potesse aprire una trattativa proprio con la Juventus, dopo quanto successo un mese fa. Il k.o. di San Siro contro i bianconeri, il contestato arbitraggio di Daniele Orsato e più di tutto le parole dell' amministratore delegato Alessandro Antonello: «Nel mondo del calcio molte cose stanno cambiando ma sembra che alcune di queste rimangano invariate». Un attacco frontale alla Juve, un richiamo alle vicende di Calciopoli.
I soldi non hanno però colore né odore, il bilancio reclama 45 milioni di plusvalenze entro il 30 giugno e il mercato nerazzurro è assetato di fondi.
Nonostante i rapporti tesi e pessimi tra i club, sacrificare Icardi può essere la soluzione dei guai per la società di Zhang. Una scelta non dettata dal giocatore, né dalla moglie-agente Wanda Nara, irritata però per il comportamento dell' Inter che da mesi posticipa il rinnovo e poi discute un clamoroso accordo con la Juventus: cedere Icardi per rimpiazzarlo con Gonzalo Higuain e incassare in più 50 milioni.
La plusvalenza sarebbe enorme: circa 100 milioni.
Un colpo di bacchetta magica sul bilancio, da far però digerire alla tifoseria nerazzurra, la stessa che protestò in modo feroce per molto meno: lo scambio (poi saltato) Guarin-Vucinic. Chissà come reagirebbe davanti all' addio del 25enne capocannoniere della serie A per avere in cambio il 30enne Higuain.
L' entourage di Icardi è scioccato, si sente tradito, anche perché il capitano dopo la partita con la Lazio ha mandato un segnale. «Ci siederemo e pianificheremo bene il futuro, cercando di capire cosa è meglio per l' Inter». Spalletti ha fiutato l' aria, da giorni ripete la filastrocca «Icardi vuole restare, ma poi ci sono club che se decidono di portarti via ti trascinano».
Wanda da otto mesi tratta il rinnovo del contratto di Icardi, in scadenza nel 2021. Il bomber ha una clausola di 110 milioni valida solo per l' estero dall' 1 al 20 luglio. Non può essere quindi lei a cedere il giocatore ai bianconeri che parlano direttamente con i nerazzurri e poi, nel caso, dovranno accontentare la signora argentina. Con l' approdo in Champions, Icardi guadagnerà 6 milioni l' anno, Wanda ne chiede 8 più bonus per rinnovare, più o meno l' ingaggio di Higuain.
Wanda spinge per il ritocco dello stipendio perché sa che squadre come Real Madrid, Psg e Manchester United potrebbero pagare la clausola.
C' è però un problema temporale. Cedendolo alla Juve entro il 30 giugno, l' Inter aggiusterebbe il fair play finanziario, senza dover impazzire per ulteriori plusvalenze. Ai nerazzurri resterebbero 50 milioni da investire sul mercato più i 40 della Champions. Risorse per puntare al centrocampista assaltatore (Nainggolan) e all' esterno d' attacco (Chiesa o Politano): graditi a Spalletti.
«Se il bene dell' Inter è che resti, resterò, altrimenti andrò via», fu la profezia di Icardi dopo la sconfitta con il Sassuolo.
Si sa, i milioni fanno la felicità, soprattutto del club.