ciro immobile

NON PRENDIAMOCI IN CIRO – ZAZZARONI: "CON IL BELGIO IMMOBILE NON NE HA FATTA UNA GIUSTA. I COMMENTATORI INGLESI L’HANNO PRESO PER IL CULO IN DIRETTA PER AVER SIMULATO L’INFORTUNIO SUL GOL DI BARELLA. SECONDO ALCUNI E’ L’ANELLO DEBOLE DELLA SQUADRA. MA I NUMERI PROMUOVONO IMMOBILE. NELLE PARTITE UFFICIALI, TRA IMPEGNI MONDIALI E EUROPEI, CIRO HA UNA MEDIA GOL DI 0,40 CHE NE FA UNO DEI PRIMI CENTRAVANTI DELLA STORIA DELLA NAZIONALE. E STASERA CONTRO LA SPAGNA…

Ivan Zazzaroni per corrieredellosport.it

 

immobile

Chissà se va, ha cantato e ballato per mezzo secolo Raffaella Carrà, la nostra stella più internazionale, capace di collegare con il talento, l’energia e l’allegria l’Italia alla Spagna (e ai Paesi latini) dove era popolarissima. Raffa è morta ieri pomeriggio a 78 anni. Il titolo che abbiamo scelto per questa prima pagina, tra le più importanti dell’anno, è un affettuoso omaggio a chi ha portato in giro per il mondo l’immagine migliore dell’Italia.

 

È un omaggio, ma anche un augurio che formuliamo agli azzurri, poiché la Carrà proseguiva così: ma sì che va/ ma sì che va/ e se va se va se va tutto cambierà/ forza ragazzi spazzola/ e chi mi fermerà».

 

 

immobile

Chi ci fermerà? Noi non vogliamo farlo proprio adesso, perciò speriamo che “vada” anche questa volta. Stasera saremo in venti milioni davanti alla tv per spingere la Nazionale in finale. E forza ragazzo spazzola è l’incoraggiamento che rivolgiamo a Ciro Immobile, l’azzurro che ha subìto più critiche durante la spedizione europea, secondo alcuni l’anello debole della squadra. «Abbiamo un problema di centravanti, ma non possiamo risolverlo in una settimana e nemmeno in sei mesi», ha scritto Sconcerti, uno che si fa leggere e che a settantadue anni studia ancora, pur se in orari da metronotte.

 

immobile mancini 16

Altri hanno ipotizzato addirittura l’impiego di un falso nove, e proprio contro la Spagna, che il falso nove ha presentato per prima sulla scena internazionale: ricorderete Cesc Fabregas, a Euro 2012, in una posizione decisamente innaturale. Anche Pep Guardiola ha fatto spesso ricorso al centrocampista avanzatissimo - in particolare nella stagione appena conclusa - rinunciando a Gabriel Jesus e Aguero. Confesso che quando sento o leggo che il centravanti è lo spazio, nello spazio manderei volentieri chi lo dice e scrive.

 

 

Ciro non è il problema, bensì la migliore soluzione possibile. Non sarà Lewandowski, né Benzema o Lukaku, né tantomeno Ronaldo: a differenza loro, però, è ancora in gara: significa che è funzionale a una squadra che non ha bisogno di un solo riferimento offensivo.

 

immobile mancini

Mancini non poteva scegliere che lui, visti i numeri che ha raccolto in campionato e la Scarpa d’oro che calza con merito. Venerdì sera con il Belgio Ciro non era sereno e si è notato: non ne ha fatta una giusta. Costretto a muoversi costantemente spalle alla porta, la condizione per lui peggiore, ma impostagli dalle caratteristiche di una squadra di palleggiatori, oltre che dall’atteggiamento di un avversario con la difesa bloccata, ha sbagliato appoggi elementari (sempre troppo lungo o troppo corto) e tentato il tiro anche dagli spogliatoi. Generoso perfino nell’errore. Ha inoltre confermato di essere fuori fase anche quando ha simulato l’infortunio e si è rialzato di scatto per andare a festeggiare Barella. I commentatori inglesi l’hanno preso per il culo in diretta, Lineker ancora ride.

 

ITALIA BELGIO - CIRO IMMOBILE SI RIALZA DOPO IL GOL DI BARELLA

Di Ciro colpiscono la spontaneità, la passione quasi adolescenziale per il calcio e l’ipersensibilità alle critiche: avrebbe sempre bisogno di essere coccolato (l’ha ammesso giorni fa). Per portarci all’ultimo atto dovrebbe tuttavia farsi meno pippe mentali, provando a divertirsi e a giocare in fiducia e leggerezza. Non ho mai dimenticato la definizione che Enzo Ferrari diede di Clay Regazzoni: “tormentato e tormentoso”. Due aggettivi che descrivono perfettamente anche il nostro nove vero.

 

I numeri, dicevo, promuovono Immobile. Nelle ultime sette partite da titolare, ovvero da quando Mancini ha compiuto la scelta definitiva, cinque gol e due assist più l’incrocio dei pali colpito contro l’Austria. Nelle partite ufficiali, tra impegni mondiali e europei, Ciro ha una media gol di 0,40 che ne fa uno dei primi centravanti della storia della Nazionale.

italia austria immobile

 

Avrei potuto risparmiare tante parole - e addirittura qualche pensiero, un lusso di questi tempi di memorabile stupidità digitale - se avessi tenuto conto di una ripetuta esposizione alla gogna degli azzurri quando le cose vanno bene, quando la Nazionale funziona e vince. Oddio, qualcosa dovrò pur dire, medita il critico. Nel 2006 la vittima preferita fu Buffon, non per il gioco in campo, ma per quello fuori campo - le scommesse - e illustri penne tentarono di mortificarlo fino a Berlino, e anche dopo, se è vero - com’è vero - che gli fu negato il Pallone d’oro toccato, nella storia, a un solo portiere, Jascin; fortuna che in seconda battuta ne risultò meritevole Cannavaro. Ciro è così, come inventare il capro espiatorio preventivo. Tocchiamoci. Un colpevole, un “l’avevo detto, io” ci sta sempre.

immobileUN PICCOLO CIRO IMMOBILEbelotti immobileitalia turchia immobileimmobile belotti 2jessica melena moglie di ciro immobilejessica melena e ciro immobile

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…