anna falchi

“NON VOGLIO SMETTERE DI SOGNARE” - LA LAZIO VINCE E ANNA FALCHI DELIZIA I FAN (BIANCOCELESTI E NON) CON UN’ALTRA FOTO HOT E C’E’ CHI LE CHIEDE: “IN CASO DI SCUDETTO, NUDA!” – MILINKOVIC, L’AMMAZZAGRANDI - “SOTTO DI UNA RETE, NELLO SPOGLIATOIO CI SIAMO DETTI: “QUESTA DEVE ESSERE LA NOSTRA PARTITA, ANDIAMO E PRENDIAMOCELA. NON ABBIAMO L' OBBLIGO DI VINCERE LO SCUDETTO, MA SE…” - VIDEO

Da corrieredellosport.it

anna falchi

 

Sempre a seguire la sua Lazio, Anna Falchi. L’attrice ed ex modella era all’Olimpico nel match vinto dai ragazzi di Inzaghi contro l’Inter. E a fine partita, dopo l’apoteosi biancoceleste, ecco lo scatto hot e la didascalia: “Non voglio smettere di sognare”. La Falchi, in intimo, coccola la sciarpa della Lazio, oggetto ormai protagonista in tantissimi scatti. I tifosi, scatenati, commentano: "Sogniamo insieme". Con questa squadra si può.

 

MILINKOVIC

Stefano Agresti per il Corriere della Sera

 

Lo voleva la Juve, e lui l' ha battuta segnando un gol decisivo. Anche l' Inter ha pensato di prenderlo, e stavolta Milinkovic-Savic ha piegato i nerazzurri. Alle avversarie della Lazio conveniva comprarlo, uno così; difficilmente avrebbero avuto la squadra di Inzaghi a giocarsi lo scudetto, senza questo gigante incredibilmente pieno di grazia quando danza sul pallone.

 

milinkovic

«La Juve, che è davanti a noi di un punto, deve sapere che noi siamo lì e non molliamo. Noi ci siamo, siamo pronti. Non ci siamo abbattuti neppure quando abbiamo subito il gol, anche se le occasioni migliori le avevamo avute noi». Soprattutto la sua traversa, con una grande conclusione da fuori area. «Siamo rientrati nello spogliatoio e ci siamo detti: questa deve essere la nostra partita, andiamo e prendiamocela. Non abbiamo l' obbligo di vincere lo scudetto, ma se siamo a questo punto allora ci proviamo. Il nostro obiettivo è la Champions, quella non possiamo fallirla. Se però si può fare di più, non ci tiriamo indietro».

lazio inter

 

Stessa area, sotto la curva Sud dello stadio Olimpico.

Stesso difensore, De Vrij. E stesso esito, calcio di rigore per gli avversari. Il 20 maggio del 2018, quando aveva la maglia della Lazio, a favore dell' Inter; stavolta, il contrario.

 

Ma se allora l' ingenuità era stata clamorosa ed evidente, e aveva lanciato i nerazzurri verso il sorpasso e la Champions, stavolta l' olandese ha solo provato a mettere una pezza al pasticciaccio brutto combinato da Skriniar e Padelli: ha toccato Immobile quando la stava per mettere dentro, s' è preso pure l' ammonizione.

 

Non è mai facile per De Vrij giocare Lazio-Inter. Ventuno mesi fa perché tutti sapevano che sarebbe diventato nerazzurro il giorno dopo, adesso perché - a causa di quella scelta - è stato contestato rumorosamente per tutta la partita. La gente della Lazio non ha dimenticato quanto è successo due anni fa, la firma promessa e la fuga all' Inter.

 

lazio inter coreografia

Toccava palla e lo stadio, 60 mila persone, delle quali solo 10 mila interiste, lo sommergeva di fischi, però lui se ne fregava: non ha sbagliato un controllo né un disimpegno, spesso è stato decisivo soprattutto per ribattere i tanti cross piovuti da ogni lato nell' area di Padelli. Fino a quando il danno non lo hanno combinato gli altri e lui ci è finito in mezzo. Da quel momento in avanti la sua partita all' Olimpico è diventata un percorso nell' incubo: sono cominciate le incertezze, fino al tracollo conclusivo, al sorpasso laziale che è doppio, in questo incontro e in classifica.

 

De Vrij era l' unico nemico individuato dai tifosi della Lazio nella fazione opposta, per il resto unita ai biancocelesti da un gemellaggio trentennale, come ricordava uno striscione esposto in curva Nord assieme a un ritratto che metteva assieme, uno abbracciato all' altro, Re Cecconi e Facchetti. Ci si può giocare lo scudetto anche in amicizia, De Vrij a parte.

lazio inter

 

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