dybala meme

“IL NO ALL’ARABIA? PER PRENDERE UNA DECISIONE SI METTONO TANTE COSE SUL TAVOLO, NON SOLO I SOLDI” – PAULO DYBALA PARLA DEL RIFIUTO AI 75 MILIONI OFFERTI DAL CLUB SAUDITA DELL'AL-QADSIAH: “SONO TANTI SOLDI E NON DIRÒ CHE NON CI SI PENSA: HO GUADAGNATO TANTO NELLA MIA CARRIERA, NE HO PARLATO CON LA MIA FAMIGLIA, POSSO TORNARE IN NAZIONALE E VOGLIO ANCORA COMPETERE. TUTTE QUESTE COSE MI HANNO PORTATO A PRENDERE QUESTA DECISIONE. HO 30 ANNI, MI SENTO BENE, ANCHE SE VEDO TANTE CRITICHE PER GLI INFORTUNI..."

 

paulo dybala

(ANSA) - "La cifra economica è quello di cui si parla di più, sono tanti soldi e non dirò che non ci si pensa, ma per prendere una decisione si mettono tante cose sul tavolo, non solo i soldi. Ho guadagnato tanto nella mia carriera, ne ho parlato con la mia famiglia, posso tornare in nazionale e voglio ancora competere. Tutte queste cose mi hanno portato a prendere questa decisione e ringrazio i miei compagni e la gente per l'affetto".

 

Paulo Dybala si presenta anche nella sala stampa dello stadio Olimpico pr parlare della sua decisione e dei motivi che lo hanno portato a rifiutare i 75 milioni che gli aveva offerto il club saudita dell'Al-Qadsiah. Alla fine, gli chiedono, perché hai detto no a 75 milioni di euro?

 

paulo dybala con la moglie oriana e la madre alicia

"Tutti guardano quello, io ho messo tante cose sul tavolo per scegliere - ribadisce -. C'era la mia famiglia, mia moglie in particolare, la città, la squadra, il voler tornare in nazionale: ho 30 anni, mi sento bene, anche se vedo tante critiche per gli infortuni. Io cerco di lavorare al massimo e curarmi bene, per rendere al meglio. Ci sono tante cose, poi si parla solo dei soldi: quando uno vede quelle cifre, non posso negare che ci pensi. Però metti tante cose sul tavolo, alla fine mi hanno fatto prendere la scelta di rimanere". Ma come hanno reagito i sauditi e anche il procuratore della Joya?

dybala meme

 

"Per il mio procuratore non cambiava niente - risponde Dybala -, io ho sentito dire in giro che avrebbe preso tanti soldi e non è vero. Per lui la cosa più importante è che io sia felice: è una persona a cui voglio tanto bene, con cui lavoro da tanto tempo. Non è vero quello che è uscito sui giornali. Quanto agli arabi non lo so, non ho parlato con loro".

 

Poi, sulle sensazioni provate il campione del mondo argentino specifica come "quando siamo entrati per il riscaldamento è stato come se fosse la prima partita. Per me è stata una settimana lunga, non facile. E' giusto che ognuno di noi si debba guadagnare la maglia da titolare il mister deve fare le scelte migliori. La titolarità non è stato uno dei motivi per cui ho riflettuto sull'andare via".

dybala de rossi

 

Infine sul rapporto con De Rossi, Dybala sottolinea di non "essermi mai sentito fuori. Se il mister decide che io giocherò 30 minuti, lo farò. Sarà una scelta sua e tutti dovremmo pensarla così. Ci sono tanti ragazzi nuovi, dobbiamo farlo in fretta e non c'è tempo. Abbiamo già perso 5 punti, dobbiamo cercare di migliorare vedendo gli errori commessi perché la prossima partita sarà ancora più dura", conclude.

Articoli correlati

I RETROSCENA DELLA PERMANENZA A ROMA DI DYBALA: LA MOGLIE, LA MADRE, I COMPAGNI E L\'OFFERTA...

'NON POTEVO TRADIRE I TIFOSI DELLA ROMA'- I RETROSCENA SUL NO DI DYBALA AI 75 MILIONI DEGLI ARABI

dybalacagliari roma dybaladybala paredesdybala meme

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NIN CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...