AVIDITÀ IN STILE LIBERO - LA PELLEGRINI FRIGNA SUI SOLDI E LA FEDERAZIONE LA RIMETTE IN RIGA: “QUELLI ERA SOLDI PER LE SOCIETÀ. LEI HA GIÀ AVUTO I SUOI PREMI”

Giorgio Viberti per "la Stampa"

Acque agitate negli ambienti italiani del nuoto, anche se i Mondiali di Barcellona sono già un ricordo e si è conclusa pure la tappa estiva di Coppa del Mondo a Berlino. A scatenare la burrasca è stata la notizia secondo cui pochi giorni fa sarebbero stati ufficializzati ed erogati i premi agli atleti per i Mondiali di Roma 2009. Ed ecco la pietra dello scandalo: Federica Pellegrini, oro nei 200 e 400 sl in quella rassegna iridata (con tre record mondiali), avrebbe ricevuto solo 3 mila euro a fronte dei 20 mila euro percepiti da Alessia Filippi per l'oro nei 1500 sl e il bronzo negli 800 sl.

La notizia, subito rimbalzata su siti internet, sottolinea anche che la Filippi allora era tesserata per l'Aurelia (società fondata dall'attuale e riconfermato presidente federale Paolo Barelli), mentre la Pellegrini apparteneva (come oggi) al Circolo Aniene.

Il clamore della vicenda è giunto anche alle orecchie di Federica Pellegrini, che non ha mancato di rispondere polemicamente su twitter: «Non ne ero a conoscenza neanch'io!! Questo è quello che ho guadagnato vincendo 2 Mondiali con 3 record del mondo in una sola edizione!! Fate voi!!! Sono felice che sia ufficiale! Mi spiegheranno anche perché!!!».

Il presidente federale Paolo Barelli, da noi contattato telefonicamente, si è schermito di fronte a quella che ha definito «una notizia infondata nata da una notizia fondata». Le cifre che hanno scatenato la polemica si riferiscono infatti a premi destinati alle società e non agli atleti.

«La Federazione Italiana Nuoto - si legge in una nota della stessa Fin -, in ragione dell'andamento finanziario e al fine di premiare e incentivare le società per i risultati ottenuti dai propri atleti tesserati, ha riconosciuto anche per gli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 contributi alle società per l'attività di "alto livello" riferiti ai risultati dei loro atleti tesserati».

Gli importi sono minori se gli stessi atleti risultano tesserati anche per una società militare (dalle quali ricevono uno stipendio) o se utilizzato strutture dei centri federali (e dunque costano meno ai propri club). «Alla Pellegrini ha aggiunto Barelli -, come agli altri nuotatori azzurri, sono già stati versati i premi previsti dalle tabelle federali per i risultati conquistati fino ai Giochi 2012». E si tratta di cifre ufficiali.

Ai recenti Mondiali 2013, per esempio, erano di 35 mila euro per l'oro, 18.750 per l'argento, 11.250 per il bronzo, quindi a scalare dai 4 mila per il 4º posto ai mille per l'8º (i premi Coni per le Olimpiadi sono invece di 140 mila euro per l'oro, 75 mila per l'argento e 50 mila per il bronzo). «È gravissimo - ha detto ancora Barelli - mettere in giro notizie senza fondamento che hanno solo l'effetto di destabilizzare l'ambiente del nuoto e gli atleti».

Giudicato dunque dal presidente federale «infondato e ingiustificato» il clamore suscitato dalla notizia sui premi, desta tuttavia qualche perplessità il fatto che - nei contributi versati alle società - sia nettamente in testa l'Aurelia Roma, cioè proprio la società cara a Barelli. «Ma vi sembra possibile che io, come presidente federale, nella distribuzione dei premi sia così sciocco da privilegiare arbitrariamente un club rispetto a un altro? Se l'Aurelia ha ricevuto un certo importo è perché, in base a criteri precisi e certificati, se l'è meritato».

 

 

PELLEGRINI pellegrini resizer ALESSIA FILIPPI E PAOLO BARELLIAlessia Filippi

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